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FONDI SAFE PER LA DIFESA: 18 PAESI, ITALIA COMPRESA, CHIEDONO PRESTITI PER 127 MILIARDI. M5S E AVS: “PARLAMENTO TAGLIATO FUORI, MELONI RIFERISCA”. Diciotto Paesi hanno fatto richiesta di accesso ai fondi Safe, per un somma attorno ai 127 miliardi, sui 150 messi a disposizione dall’esecutivo Ue. Oltre l’Italia, le richieste arrivano da Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Finlandia. Safe è uno dei punti centrali del piano ReArm Europe/Prontezza per il 2030, lanciato da Bruxelles rispetto alla prospettiva di un disimpegno americano sulla difesa dell’Europa, con la guerra in Ucraina in corso. L’obiettivo dell’Italia è quello di finanziare i programmi di difesa pianificati nel quinquennio 2026-2030. L’opposizione però esorta la premier Meloni a riferire in parlamento: “Chiedo un’informativa urgente a Meloni o a Giorgetti. Siamo preoccupati perché c’è uno storico: il ministro Giorgetti si è sempre dichiarato contrario a questo strumento e invece il nodo è venuto al pettine perché ieri c’era la scadenza di mezzanotte per chiedere l’attivazione di questo fondo, e guarda caso è avvenuto” dichiara Arnaldo Lomuti (M5S). Sulla stessa linea Marco Grimaldi (Avs): “La prima cosa grave di tutto questo è che si annunci un programma Safe fuori da una discussione da quest’Aula”. Sul Fatto di domani leggerete altri dettagli sull’accesso ai fondi e le polemiche in Italia.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, IL CREMLINO METTE NELLA LISTA NERA IL PRESIDENTE MATTARELLA. MOSCA REPLICA A TRUMP SULLA MINACCIA DI SANZIONI: “SIAMO IMMUNI”. Il presidente della Repubblica Mattarella è finito nella lista nera del Cremlino fra gli “esempi di manifestazione di russofobia”. Il riferimento è al discorso del Capo dello Stato pronunciato all’Università di Marsiglia quando gli fu conferita la laurea honoris, il 5 febbraio 2025. In quell’occasione Mattarella, parlando delle dinamiche aggressive della Germania nazista disse: “Questo era il piano del Terzo Reich in Europa. L’attuale aggressione russa contro l’Ucraina è di questa natura”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani e la premier Meloni parlano di una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano. Per quel che riguarda il conflitto, dopo le recenti dichiarazioni del presidente americano Trump su sanzioni da avviare entro 10/12 giorni per la mancanza di volontà della Russia di giungere ad una tregua, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov glissa: il Cremlino “tiene conto delle dichiarazioni di Donald Trump sulle minacce di sanzioni e non prevede di fornire commenti dettagliati in questo momento. Stiamo vivendo da molto tempo sotto un’enorme quantità di sanzioni; la nostra economia funziona e abbiamo già acquisito una certa immunità”. Sul giornale di domani leggerete altre notizie sul conflitto e sull’incidente diplomatico che coinvolge il presidente Mattarella.

L’ISTAT CERTIFICA:, ECONOMIA IN CALO, FLESSIONE DELL’INDUSTRIA ITALIANA. DAZI, MACRON CRITICA LA TATTICA DI BRUXELLES CONSIDERATA ARRENDEVOLE, TRUMP ANNUNCIA TARIFFE AL 25% PER L’INDIA, I numeri snocciolati dall’Istat parlano chiaro. Il Pil cala dello 0,1% e a maggio il fatturato dell’industria italiana, al netto dei fattori stagionali, è diminuito in termini congiunturali del 2,2% in valore, e del 2,3% in volume. E all’orizzonte ci sono i dazi al 15% imposti all’Ue dagli Stati Uniti, che preoccupano non poco. Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, dice così: “Istat certifica che nel secondo trimestre del 2025 l’economia italiana è in flessione. Nonostante i soldi del PNRR, abbiamo segno negativo davanti al Pil; nessuno fa peggio di noi e consideriamo che ancora l’impatto dei dazi non c’è”. Il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, aggiunge: “Come dimostra l’Istat, l’Italia non ha ancora recuperato il 9 per cento valore reale dei salari rispetto al 2021. In quasi tre anni il Governo Meloni non ha mosso un dito per migliorare la situazione, compreso un no pregiudiziale al salario minimo. Di fronte alla novità dei dazi ribadiamo la necessità di uno scudo sui salari”. Sul Fatto di domani potrete approfondire questo tema e aggiornarvi sulla contesa dei dazi a livello internazionale; il presidente francese Macron critica l’approccio della presidente von der Leyen, considerato troppo arrendevole, Bruxelles intende congelare i contro-dazi agli Usa per un periodo iniziale di sei mesi, a partire dal 4 agosto, mentre il presidente americano Donald Trump annuncia che imporrà dazi del 25% all’India per contrastare le sue “fastidiose” politiche commerciali.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Milano, aggressione a padre e figlio ebrei: si indaga su 15 persone, tre già identificate. La Digos ha identificato tre persone che avrebbero preso parte all’aggressione del turista francese (52 anni) di religione ebraica e del figlio di 6, avvenuta domenica sera nell’autogrill “Villoresi” lungo la Milano-Laghi. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il procuratore di Milano Marcello Viola, stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare 14-15 persone attive negli insulti e nell’aggressione fisica a padre e figlio: l’accusa è percosse fisiche aggravate dall’odio razziale.
Mediterraneo, Sea Watch denuncia: “Due bambini morti e un adulto disperso al largo della Tunisia, Frontex non è intervenuta”. L’organizzazione che si dedica al soccorso civile nel Mediterraneo racconta: “Due bimbi sono morti e una persona è dispersa dopo che lunedì un natante si è capovolto durante il soccorso in zona Sar tunisina da parte di un mercantile. Avevamo visto la barca in difficoltà con 90 persone a bordo in mare da 3 giorni. Abbiamo chiesto aiuto. Frontex è arrivata 6 ore dopo, ha visto il natante e se n’è andata”.
Roma, il Senato salva l’ex ministro Sangiuliano: niente processo per peculato. L’aula del Senato ha votato a maggioranza contro l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, per il presunto reato di peculato in merito alla vicenda della chiave d’oro della città di Pompei. Sono stati 112 voti favorevoli e 57 contrari.
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