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il Fatto Quotidiano
3 Settembre 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GLOBAL SUMUD FLOTILLA, A BORDO 4 POLITICI ITALIANI. ISRAELE MANDA I C-130 A SIGONELLA E FA ESERCITAZIONI MILITARI IN MARE. La partenza da Tunisi della Global Sumud Flotilla, prevista per domani, è stata rinviata al 7 settembre. Lo hanno annunciato gli organizzatori, spiegando che lo slittamento è dovuto al maltempo che ha ritardato il convoglio salpato dalla Spagna e alla necessità di coordinare partenze simultanee dai diversi porti del Mediterraneo. L’iniziativa navale che punta a sfidare il blocco della Striscia per consegnare aiuti fa discutere anche in Italia. Quattro parlamentari italiani – l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, il deputato Pd Arturo Scotto, l’europarlamentare dem Annalisa Corrado e il senatore M5s Marco Croatti – saranno a bordo di una delle imbarcazioni. “La Spagna ha deciso di dare protezione diplomatica a chi sarà su quelle imbarcazioni. Noi chiediamo al governo italiano di fare lo stesso”, è l’appello del leader del M5s Giuseppe Conte. “La Flotilla è una missione che ha il nostro pieno sostegno e che il Pd sosterrà concretamente”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. “Chiediamo immediate spiegazioni al governo su quanto accaduto nelle ultime ore – denuncia Angelo Bonelli -: tre aerei militari israeliani hanno sorvolato la Sicilia e sono atterrati nella base militare di Sigonella. Uno di questi velivoli, un KC-130H, è decollato ieri dalla base aerea di Nevatim in Israele alle 15:10 ed è atterrato a Sigonella alle 18:40, per poi ripartire. È inaccettabile che basi italiane vengano utilizzate da aerei militari di uno Stato che sta conducendo un massacro contro il popolo palestinese”. “Il governo deve dirci chiaramente – prosegue il leader di Alternativa Verdi Sinistra -: questi aerei sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che in questi giorni si sta muovendo nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza, oppure sono venuti a caricare materiale bellico?”. Intanto “la Marina israeliana e la divisione di Gaza hanno svolto lunedì un’esercitazione congiunta per rafforzare la difesa lungo il confine marittimo con l’enclave”, hanno comunicato le Israel Defense Forces. Sul Fatto di domani la cronaca e l’analisi di quanto sta accadendo.


“IL PONTE SULLO STRETTO NON VA CONTEGGIATO NEL 2% DELLE SPESE PER LA NATO”. GLI USA ORDINANO, IL GOVERNO OBBEDISCE. Gli Stati Uniti non approvano contabilità creative degli alleati Ue per centrare l’obiettivo di spesa Nato, “mettendo così in guardia l’Italia mentre il governo valuta se conteggiare il ponte sullo Stretto come spesa militare”. Lo scrive Bloomberg citando un’intervista all’ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker. “Ho avuto conversazioni anche oggi con alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa”, ha detto il rappresentante diplomatico statunitense a Roma, ed è “molto importante” che l’obiettivo del 5% si riferisca specificamente alla difesa e alle spese correlate e che l’impegno sia “assunto con fermezza”. “Seguo con molta attenzione”, ha aggiunto Whitaker. “Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa – ha replicato il Mit, rassicurando l’alleato -. Al momento, l’eventuale utilizzo di risorse Nato non è all’ordine del giorno e, soprattutto, non è una necessità irrinunciabile. L’opera non è in discussione”. “Il becero tentativo di inserire l’opera come investimento militare strategico per il raggiungimento del 5% sul Pil di spesa per la difesa – attacca la senatrice M5S Ketty Damante – ha trovato le porte chiuse degli amici americani, che hanno fatto sapere ai nostri capitani coraggiosi che non amano la finanza creativa”. “i nostri eroi”, scrive sui social Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, “si ritrovano con le pezze al sedere: gli ‘amici non abboccano e li gelano con un secco ‘il ponte non è una portaerei”. Sul Fatto di domani la cronaca dei fatti.


XI ACCOGLIE PUTIN E KIM A PECHINO. TRUMP: “COSPIRATE CONTRO GLI USA”. IL LEADER RUSSO: “SE ZELENSKY VUOLE VEDERMI VENGA A MOSCA”. Xi Jinping, per la terza volta dalla salita al potere di fine 2012, ha presieduto la parata militare in Piazza Tienanmen a Pechino per gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Prima della cerimonia, il presidente cinese ha accolto il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. “Il mondo si trova di fronte a una scelta tra la pace e la guerra”, ha detto Xi. “La Cina è per una forza di pace e di sviluppo. Nessun bullo potrà intimidirci”, ha aggiunto con un’espressione in cui diversi commentatori hanno letto un riferimento a Donald Trump. Negli stessi minuti il presidente americano ha puntato il dito contro i tre: “Portate i miei più sentiti saluti a Vladimir Putin e Kim Jong Un, mentre cospirate contro gli Stati Uniti d’America”, ha scritto Trump su Truth Social rivolgendosi a Xi. “Il presidente degli Stati Uniti non è privo di umorismo, è chiaro, lo sanno tutti”, ha commentato il leader russo. In questa cornice, Putin è tornato a parlare di un possibile faccia a faccia con Volodymyr Zelensky: “se è pronto” il presidente ucraino “può venire a Mosca”. “Ne ho già parlato. In generale, non ho mai escluso la possibilità di un incontro del genere”, ha aggiunto domandandosi però anche se “questi incontri hanno senso”. “Putin continua a giocare con tutti avanzando proposte palesemente inaccettabili”, la risposta del ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Parigi, gli europei parleranno con Trump dopo il vertice dei volenterosi. I leader europei e quello ucraino Volodymyr Zelensky parleranno telefonicamente con Donald Trump dopo il vertice di Parigi di giovedì, incentrato sulle garanzie di sicurezza per Kiev. Lo rende noto l’Eliseo. Il vertice sarà co presieduto dai leader di Francia e Regno Unito, con alcuni leader presenti di persona e altri in collegamento video. “La Russia non mostra di voler fermare la guerra e l’Europa in questo scenario deve aumentare il sostegno a Kiev, finanziario e militare”, ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas.

Via libera all’accordo Ue-Mercosur. Commissione: “Tutelato il settore agricolo”. Via libera della Commissione all’accordo Ue-Mercosur, che sarà quindi presentato ai 27 Paesi membri e all’Eurocamera. L’intesa è stata approvata con l’aggiornamento dell’intesa tra Ue e Messico. “Questi accordi storici costituiscono una parte fondamentale della strategia dell’Ue volta a diversificare le sue relazioni commerciali. L’accordo garantisce una protezione completa e globale per ogni aspetto sensibile nel settore agricolo”, ha commentato la Commissione.

Libia, ieri incontro a Roma tra il nipote di Dbeibah e il figlio di Haftar. Il nipote del premier della Tripolitania Ibrahim Dbeibah ha incontrato a Roma il figlio leader della Cirenaica, Saddam Haftar, erede designato del generale Haftar. Il meeting si è svolto a tre anni dall’ultimo incontro ad Abu Dhabi fra Haftar e Dbeibah. I due emissari hanno avuto colloqui anche con l’inviato Usa Boulos, che oggi ha visto il ministro degli Esteri Tajani.

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