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GUERRA ISRAELE-HAMAS, GIORNATA DI PROTESTA CONTRO IL GOVERNO NETANYAHU: “CHIEDIAMO IL RITORNO DEGLI OSTAGGI”. L’IDF SUI COLPI SPARATI ALL’OSPEDALE NASSER: “C’ERA UNA TELECAMERA DEGLI ISLAMISTI”. “L’uccisione di cinque giornalisti, quattro operatori sanitari e diversi civili” di ieri a Gaza “è del tutto inaccettabile. Civili e giornalisti devono essere protetti dalle leggi internazionali”. Così Anouar El Anouni, portavoce della Commissione Ue, è tornato sulla tragedia avvenuta ieri a Khan Younis: l’Idf ha aperto il fuoco per due volte nella zona dell’ospedale Nasser uccidendo 20 persone, tra cui cinque operatori dell’informazione. Il portavoce dell’ Idf ha pubblicato un rapporto preliminare nel quale si afferma che la brigata Golani ha colpito la telecamera sull’ospedale Nasser ritenendo che “fosse stata piazzata lì da Hamas per monitorare i movimenti dei combattenti”.: inoltre, tra le 20 vittime “sono stati identificati sei terroristi”. Oggi, secondo fonti palestinesi, altri 75 morti (qui gli aggiornamenti). Sulla nuova fase del conflitto nella Striscia si mobilita la società israeliana sollecitata dal “Forum delle famiglie degli ostaggi”: chi è contrario alla strategia del primo ministro Netanyahu partecipa alla mobilitazione iniziata stamane alle 6,29 – la stessa ora in cui il 7 ottobre 2023 Hamas diede il via al massacro – e che proseguirà sino a stasera, con il blocco dell’autostrada di Tel Aviv e altre iniziative. Su una possibile tregua, il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha ricordato che si attende la risposta di Tel Aviv e che l’offerta sul tavolo “corrisponde al 90% di ciò che Israele desidera”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità sul conflitto nella Striscia, e le decisioni di Netanyahu che oggi ha convocato il gabinetto di sicurezza.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, IL CANCELLIERE MERZ ACCUSA MOSCA DI “STRATEGIA DILATORIA” PER NON ARRIVARE ALLA PACE. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz accusa Mosca di “strategia dilatoria” – (qui gli aggiornamenti odierni) – per non giungere ad un confronto con il presidente ucraino Zelensky, e chiudere la guerra iniziata tre anni e mezzo fa: “Putin ritiene sia giusto subordinare questo incontro a precondizioni che, secondo la prospettiva ucraina, e anche nostra e mia personale, sono completamente inaccettabili”. Merz ha ribadito: “Se Mosca non riuscirà a compiere questo passo, sarà necessaria una pressione ancora maggiore”, aggiungendo che l’Ue è al lavoro per ulteriori sanzioni. Sul giornale di domani troverete altri dettagli, sia sulla fase diplomatica che quella militare – per la prima volta Kiev ha ammesso che i russi sono entrati nella regione strategica di Dnipropetrovsk – e uno spazio dedicato alla vicenda del regista americano Woody Allen, criticato per aver accettato un invito a Mosca.

REGIONALI IN PUGLIA, IL CENTROSINISTRA ALLA PROVA DEI TRE CONTENDENTI: RISCHIO VIETNAM. Non si preannuncia semplice la riunione della segreteria pugliese del Pd, oggi a Bari: all’ordine del giorno un solo punto, le candidature per le Regionali d’autunno. La partita, come sappiamo, è tutta interna al centrosinistra: candidato in pectore alla guida della Regione è Antonio Decaro, ex sindaco del capoluogo, attuale europarlamentare Pd e “figlioccio” politico di Michele Emiliano, attuale governatore, che invece non vuole rinunciare a candidarsi in Consiglio. Terzo incomodo, l’ex presidente Nichi Vendola, che naturalmente correrà con Avs. Nei giorni scorsi Decaro ha posto una sorta di ultimatum agli altri due, e pure al Nazareno: o me o loro. Ciò che teme è ritrovarsi a dover prendere decisioni dissonanti rispetto al passato proprio di fronte a coloro che lo hanno preceduto. Una presenza in Consiglio, quella di Emiliano e Vendola, che di fatto rischierebbe di indebolire il ruolo di Decaro. Insomma, un bel rebus. Inutile, finora, l’intervento di Roma: la riunione della settimana scorsa col braccio destro di Schlein, Igor Taruffi, non ha portato a nulla. Così il segreterio regionale dem, Domenico De Santis, è chiamato a un’importante azione di ricucitura interna. Oltre alla segreteria è in programma, ma non certa, anche una cena, alla quale potrebbero partecipare Decaro e Vendola. Sul Fatto di domani vedremo come andrà a finire questa partita, che in origine sarebbe stata una vittoria sulla carta del centrosinistra,ma che rischia di trasformarsi in un Vietnam. Il nodo dovrà essere sciolto entro il 5 settembre, data in cui Elly Schlein dovrebbe annunciare ufficialmente il candidato alla festa dell’Unità a Bisceglie.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Parma, quindicenne morì per una dose di Mdma: quattro indagati. L’autopsia ha stabilito che la vittima perse la vita per una ipotermia maligna causata da Mdma “con principio attivo in concentrazione letale”. La Procura ha messo sotto accusa l’amico che ospitava la minorenne: è indagato per omicidio preterintenzionale (in subordine da riqualificare come morte in conseguenza di altro reato, ossia della cessione di droga), omissione di soccorso e spaccio. Altri due ragazzi sono sotto inchiesta anche per omissione di soccorso, e uno dei due per spaccio, così come una quarta persona.
Milano, Alessia Pifferi fece morire di stenti la figlioletta: per la perizia la sua immaturità affettiva non è invalidante. Depositata la perizia psichiatrica su Alessia Pifferi, al processo d’appello: la donna in primo grado è stata condannata all’ergastolo con l’accusa di omicidio volontario aggravato; fece morire di stenti la figlioletta. Secondo gli esperti, la donna è affetta da un “disturbo del Neurosviluppo” che comporta immaturità affettiva, ma che non è invalidante “sul funzionamento psicosociale”. Per cui Pifferi non aveva perso la “capacità di intendere e volere”, non solo in quei sei giorni in cui lasciò sola la figlia Diana, ma anche negli altri fine settimana precedenti in cui aveva avuto lo stesso comportamento.
Roma, donna violentata in un parco, arrestato il responsabile: ha confessato. I carabinieri hanno arrestato un gambiano di 26 anni, in relazione alla violenza sessuale subita da una donna di 60 anni, all’alba di domenica scorsa nel parco di Tor Tre Teste. L’immigrato, irregolare, è stato fermato nella zona della Stazione Termini, in base alle immagini ricavate da alcune telecamere nella zona del parco; avrebbe confessato di aver aggredito la donna, raccontando che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
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