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il Fatto Quotidiano
2 Settembre 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

PUTIN VEDE FICO A PECHINO: “MAI DETTO NO ALL’UCRAINA IN UE”. E APRE SULLE GARANZIE DI SICUREZZA A KIEV: “CI PUÒ ESSERE ACCORDO”. “Non siamo mai stati contrari all’adesione dell’Ucraina all’Ue. Per quanto riguarda la Nato, è una questione completamente diversa, poiché riguarda la sicurezza a lungo termine della Russia”. Lo ha detto Vladimir Putin incontrando a Pechino il premier slovacco Robert Fico e assicurando che Mosca non ha alcuna intenzione di attaccare l’Europa. “Si tratta di una totale assurdità, priva di qualsiasi fondamento”, la liquida il capo del Cremlino, per il quale è invece possibile “trovare un consenso” sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina in caso di fine del conflitto. Bruxelles, da parte sua, si rivolge al governo cinese: “Il sostegno della Cina alla guerra di aggressione russa continua a influire negativamente sulle nostre relazioni, anche perché Pechino contribuisce. Lo abbiamo chiarito anche a loro”, ha detto una portavoce della Commissione europea. Nella capitale cinese il presidente della Federazione russa è stato ricevuto dal presidente cinese Xi Jinping a testimonianza degli stretti rapporti che i due leader hanno sviluppato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Xi ha accolto Putin nella Grande sala del popolo definendolo un “vecchio amico” e spiegando che “le relazioni Cina-Russia hanno resistito alla prova delle mutevoli circostanze internazionali”. Le due delegazioni hanno firmato 20 accordi bilaterali su energia, aerospazio, intelligenza artificiale, agricoltura e istruzione.


UE, LA SPESA PER LE ARMI E’ DA RECORD: 343 MILIARDI NEL 2024. LA RUSSIA NE HA INVESTITI 234. La guerra in Ucraina e la svolta bellicista della Commissione spingono la spesa militare europea a un record storico: 343 miliardi di euro nel 2024, con un balzo del 19% sull’anno precedente. Un livello che, certifica il nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per la Difesa (EDA), è già superiore a quello della Russia valutato a parità di potere d’acquisto, che si è attestato a 234 miliardi. Una corsa al riarmo senza precedenti con gli investimenti in nuove attrezzature che per la prima volta superano i 100 miliardi, raggiungendo l’1,9% del Prodotto Interno Lordo combinato. Secondo il report, l’aumento è stato trainato in gran parte da “livelli record di acquisti di attrezzature e dai crescenti investimenti in ricerca e sviluppo“. Per la prima volta da quando vengono raccolti i dati, gli investimenti nella difesa hanno toccato i 106 miliardi, il 31% della spesa totale, la quota più alta mai registrata. Questa impennata, spiega l’Agenzia, “riflette la determinazione degli Stati membri a rafforzare le capacità militari dell’Europa in risposta all’evoluzione del contesto di sicurezza”. “L’Europa sta spendendo cifre record per la difesa al fine di garantire la sicurezza dei nostri cittadini, e non ci fermeremo qui”, il commento dell’Alta Rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas.


“ISRAELE SPARA SULLE PERSONE IN FILA PER L’ACQUA: 7 MORTI”. IL BELGIO RICONOSCERA’ LO STATO DI PALESTINA. Almeno 7 persone, fra cui 5 bambini che erano in coda per l’acqua, sono rimaste uccise in un attacco israeliano con droni avvenuto nella zona di al Mawasi, nel sud di Gaza, vicino Khan Younis. Lo riferisce Al Jazeera citando una fonte dell’ospedale Nasser. “Erano in fila per riempire delle taniche d’acqua nella zona di al Mawasi, descritta come ‘sicura’, quando le forze di occupazione li hanno presi direttamente di mira, trasformando la loro ricerca di vita in un nuovo massacro”, ha affermato il portavoce della Protezione civile di Gaza Mahmoud Basal, che sui social ha pubblicato una foto dei corpi di cinque bambini, insieme a un’immagine della macchia di sangue nel luogo in cui sono stati uccisi. L’altra notizia di giornata sul fronte mediorientale è che il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. “E sanzioni severe verranno imposte al governo israeliano”, ha annunciato il ministro degli Esteri belga Maxime Prevot. A fine luglio il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che Parigi procederà al riconoscimento durante l’Assemblea generale dell’Onu che si terrà dal 9 al 23 settembre a New York. In seguito a ciò più di una decina di paesi occidentali hanno invitato altre nazioni in tutto il mondo a fare lo stesso. In serata il capo di Stato maggiore Eyal Zamir ha annunciato: “E’ iniziata l’operazione a Gaza City”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Un 45enne residente a Firenze dietro il sito Phica.eu. C’è un uomo di 45 anni che risiede a Firenze dietro il sito Phica.eu, finito al centro dello scandalo delle foto rubate anche a politiche, influencer e attrici. La notizia è stata pubblicata dal Domani, che rivela il nome dell’uomo: Vittorio Vitiello. Il 45enne su cui si stanno concentrando le indagini è già stato ascoltato a Firenze dopo la denuncia presentata dalla sindaca Sara Funaro. Foto della prima cittadina erano finite sul sito con commenti sessisti e volgari. Vertice in Procura a Roma sul caso. Gli investigatori della polizia postale hanno visto per due ore il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini che a breve acquisirà una prima informativa. Poi verrà aperto un fascicolo.

Terremoto in Afghanistan, salgono a oltre 1.400 le vittime. Il bilancio del terremoto nell’Afghanistan orientale è salito ad oltre 1.400 morti ed è destinato a peggiorare ancora. Lo fa sapere il portavoce del governo talebano Zabihullah Mujahid, secondo cui almeno 1.411 persone sono decedute nella sola provincia di Kunar, la più colpita dal sisma di magnitudo 6.0, e 3.124 sono rimaste ferite. Cordoglio è stato espresso tra gli altri anche dal presidente della Repubblica Mattarella. “Addolorati dalle notizie che giungono dalle province afghane colpite nelle scorse ore da un devastante terremoto, prevalgono sentimenti di profondo cordoglio per le numerosissime vittime”, scrive il capo dello Stato in una nota.

Emilio Fede, ex direttore del Tg4, è in ospedale in gravi condizioni. Emilio Fede, l’ex direttore del Tg4, 94 anni, è in condizioni critiche alla Residenza San Fedele di Segrate, centro alle porte di Milano. Con lui sarebbero presenti le due figlie Simona e Sveva. Fede si trovava in questa residenza da pochi giorni, dopo una permanenza più lunga in un’altra struttura.

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