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MONACO, ZELENSKY: “TRUMP VEDA ME PRIMA DI PUTIN”. GLI USA: “L’UE NON SARA’ AL TAVOLO DEI NEGOZIATI”. Poche ore dopo che il vicepresidente J.D.Vance e il segretario alla Difesa Pete Hegseth hanno invitato l’Europa a una maggiore autonomia nella difesa dei propri confini, alla Conferenza per la sicurezza di Monaco ha preso la parola Volodymyr Zelensky. Kiev, ha detto il presidente ucraino, deve lavorare a stretto contatto con Washington: “Trump mi ha detto che dobbiamo vederci. Io gliel’ho confermato e ho detto che per noi è importante che ci incontriamo prima noi due”, rispetto a bilaterale con Putin. L’Ue potrebbe invece non essere della partita: Rbc-Ukraine ha riferito che l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, non crede che l’Europa sarà al tavolo dei negoziati. A Monaco è arrivata anche la risposta di Berlino a Vance, che ieri invitare la politica tedesca a dialogare con l’AfD: “Non accetteremo che persone dall’esterno intervenga nelle nostre elezioni”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Sul Fatto di domani il resoconto del vertice in corso in Baviera.
GAZA, HAMAS LIBERA TRE OSTAGGI. ISRAELE RILASCERA’ 369 DETENUTI PALESTINESI. Dopo alcuni giorni di tensione che ha rischiato di far saltare la tregua a Gaza, il sesto round di scambi ha avuto luogo. Sono tornati in libertà Aleksandr Sasha Trufanov, russo-israeliano di 29 anni, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano 36enne, e il 46enne Yair Horen. I tre erano stati presi in ostaggio il 7 ottobre 2023 nel kibbutz di Nir Oz. In cambio lasceranno le carceri israeliane 369 detenuti palestinesi, 36 dei quali stanno scontando condanne all’ergastolo, mentre altri 333 erano stati arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre. Si tratta del numero più elevato di palestinesi che escono dalle celle in una sola tornata nella prima fase dell’accordo di 42 giorni. Come già visto nelle precedenti occasioni, prima della liberazione gli ostaggi – fatti uscire da un furgone bianco da uomini armati di Hamas – sono stati fatti salire sul palco della cerimonia allestita a Khan Yunis, nel sud della Striscia, prima di essere consegnati alla Croce Rossa.

CASO CLOSTEBOL, SINNER PATTEGGIA TRE MESI DI SQUALIFICA: RESTERA’ FERMO FINO AL 4 MAGGIO. L’Agenzia Mondiale Antidoping e Jannik Sinner hanno raggiunto un accordo: il tennista numero uno del mondo “ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi (…) dopo essere risultato positivo al Clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024”, recita il comunicato della Wada. A settembre, la Wada aveva presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) dopo che l’altoatesino era stato giudicato da un Tribunale Indipendente come non responsabile né negligente. Ora la Wada “riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al Clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del CAS, un‘atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourag”. Sinner sconterà il suo periodo di ineleggibilità dal 9 febbraio fino alle 23:59 del 4 maggio e potrà riprendere ufficialmente l’attività di allenamento dal 13 aprile. Sul Fatto di domani tutti i particolari della vicenda.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Draghi: “I dazi? L’Ue se li è autoimposti. Ora più investimenti e meno barriere interne” – Nell’Ue, ha avvertito questa mattina il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, si faranno sentire in misura maggiore in Italia e in Germania. Ma l’Europa deve fare mea culpa perché “ha imposto con successo dazi su se stessa“. E’ la “sentenza” emessa sul Financial Times da Mario Draghi. “E’ necessario un cambiamento radicale“, scrive l’ex premier ed ex presidente della Bce. Un cambiamento che consiste in un uso più proattivo delle politiche fiscali e un abbattimento delle barriere interne per favorire l’innovazione e ridurre la dipendenza dalle esportazioni.
Papa Francesco, notte tranquilla al Gemelli. Suor Petrini a capo del Governatorato. Papa Francesco ha trascorso “una notte tranquilla” al Policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato per una infezione alle vie respiratorie. La Santa Sede, intanto, ha annunciato la nomina, a partire dal primo marzo 2025, di suor Raffaella Petrini, finora Segretario generale del medesimo Governatorato, a presidente della pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, nonché Presidente del Governatorato.
L’Italia è il paese del G20 più colpito da inquinamento luminoso. Domani è la giornata nazionale sull’inquinamento luminoso e secondo l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, in Italia il firmamento è “in via di estinzione”. La causa: la notevole quantità di luce artificiale immessa in eccesso nell’ambiente notturno e mal direzionata. “L’Italia – spiega – è il Paese del gruppo G20 in assoluto più inquinato di luce artificiale, a pari merito con la Corea del Sud”.
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