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GAZA, LA PACE A RISCHIO: HAMAS GIUSTIZIA GLI AVVERSARI PER RIAFFERMARE IL SUO POTERE E NEL CONTEMPO ACCUSA ISRAELE DI VIOLARE LA TREGUA. LO STATO EBRAICO, PER LA MANCATA RESTITUZIONE DEI CORPI DEGLI OSTAGGI, LASCIA CHIUSO IL VALICO DI RAFAH. “Sono iniziate le difficili discussioni su come sarà la fase 2, la messa in sicurezza di Gaza, la sua amministrazione e la garanzia che non ci sarà più una guerra”. Così il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, in un’intervista a Fox News, inquadra la situazione nella Striscia, che non appare così semplice come indicata dal presidente Trump dopo il summit di ieri a Sharm. Hamas giustizia gli avversari, con cui ingaggia scontri a fuoco tra le macerie di Gaza, e nel frattempo accusa Israele per aver aperto il fuoco, uccidendo diversi palestinesi. L’Idf sostiene che le vittime si erano avvicinate in modo pericoloso ad aree vietate. Resta aperta la questione che riguarda la restituzione dei corpi degli ostaggi da parte di Hamas. Israele ha fissato oggi come termine ultimo, dopo aver accusato la fazione armata di non aver rispettato gli impegni; e in risposta a questo ritardo ha deciso non aprire il valico di Rafah fino a domani e di ridurre il flusso di aiuti verso l’enclave. Si parla anche di ricostruzione. Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) afferma che oltre l’80% degli edifici nella Striscia è distrutto o danneggiati, mentre a Gaza City la percentuale arriva al 92%. Sul Fatto di domani troverete altri approfondimenti con interventi degli inviati in Medio Oriente.

GUERRA IN UCRAINA, MOSCA ATTACCA UNA MISSIONE ONU A CUI PARTECIPAVA UN FUNZIONARIO ITALIANO: NESSUN FERITO. IL COMANDANTE NATO: “PIÙ FLESSIBILITÀ NELLE REGOLE D’INGAGGIO CON LA RUSSIA”. I soldati russi hanno preso di mira con droni e artiglieria quattro veicoli che facevano parte di una missione umanitaria dell’Onu diretta a Bilozerka, nella regione di Kherson. “Condanno con forza l’attacco russo al convoglio del World Food Programme in Ucraina, su cui era presente anche un funzionario italiano, rimasto fortunatamente illeso”, ha detto il ministro degli Esteri, Tajani. Altro obiettivo dei russi è stato l’ospedale di Kharkiv: sette feriti e 50 pazienti evacuati. Resta aperta la questione delle forniture belliche a Kiev. Il Financial Times scrive che gli Stati Uniti potrebbero fornire all’Ucraina solo 20-50 missili Tomahawk, il che non inciderebbe in modo significativo sulle dinamiche della guerra. L’Europa continua a discutere del muro anti-drone proposto da Ursula von der Leyen e indicato come un progetto prioritario dalla Roadmap Ue sulla difesa, che verrà presentata giovedì. Sul Fatto di domani potrete leggere altri particolari sul conflitto nell’Est: il comandante in capo della Nato, il generale americano Alexus Grynkewich, ha chiesto agli alleati “più flessibilità” nelle regole d’ingaggio, in modo da gestire meglio la difesa del fianco europeo, alla luce dell’operazione Sentinella Est.

VERONA, UNA FAMIGLIA SI OPPONE ALLO SFRATTO E FA ESPLODERE LA CASA: TRE CARABINIERI PERDONO LA VITA, 13 FERITI. “L’arresto è per omicidio premeditato, per noi e per i carabinieri su questo non c’è alcun dubbio. Stiamo valutando anche il reato di strage”. Raffaele Tito, procuratore di Verona, si esprime così in merito alle responsabilità di Maria Luisa, Dino e Franco Ramponi, che vivevano in un casolare fatiscente a Castel D’Azzano, dove è avvenuta l’esplosione all’alba di oggi. Tragico il bilancio: tre carabinieri morti e il ferimento di altre 13 persone tra le forze dell’ordine. “Era una casa disastrata, fatiscente e non c’era nemmeno l’allaccio della corrente elettrica. Carabinieri, Prefettura e Comune si erano dati da fare, c’era già anche un alloggio alternativo, ma era una situazione molto difficile che andava avanti da tempo”, ha proseguito Tito. Le tre vittime appartenevano al Nucleo Radiomobile di Padova e alla Squadra operativa supporto del Battaglione mobile di Mestre: Valerio Daprà, 56 anni,Davide Bernardello, di 36 anni, e Marco Piffari, 56 anni. I tre fratelli Ramponi avevano già resistito un anno fa a un tentativo di sfratto, sostenendo di essere stati raggirati in merito ad un prestito su cui non avevano mai apposto la firma; tuttavia, sia il casolare che i campi attorno erano sotto ipoteca. Sul giornale di domani leggerete una cronaca degli eventi e i ritratti dei protagonisti.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Femminicidio Cecchettin, Turetta rinuncia al processo di appello: ma il procedimento si terrà ugualmente. Filippo Turetta, detenuto dal 25 novembre 2023, intende rinunciare al processo d’appello che tratterà la sua condanna all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Cecchettin. La decisione è stata comunicata dallo stesso Turetta con una lettera che ha inviato alla Procura Generale, alla Corte d’Assise e alla Corte d’Appello, dove il processo di secondo grado è stato fissato per novembre. Nonostante la rinuncia, il procedimento si terrà comunque, in quanto la Procura di Venezia ha presentato ricorso per ottenere il riconoscimento di ulteriori aggravanti, come la crudeltà e lo stalking.
Genova, tragedia del Ponte Morandi: chiesta una condanna a 18 anni per Castellucci, ex ad di Autostrade. Il pubblico ministero di Genova, Walter Cotugno, ha chiesto la condanna a 18 anni e sei mesi per l’ex Ad di Autostrade, Giovanni Castellucci, tra i 57 imputati per il collasso del ponte Morandi che il 14 agosto 2018 causò 43 vittime. A Castellucci sono contestati i reati di omicidio colposo e di crollo. La Procura ha chiesto l’assoluzione per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti e per l’aggravante relativa al monitoraggio.
Francia, il premier Lecornu annuncia la sospensione della riforma delle pensioni fino al 2027. Il primo ministro Sébastien Lecornu ha annunciato durante il suo discorso di politica generale in Assemblée Nationale la “sospensione della riforma delle pensioni fino alle elezioni presidenziali del 2027”; una condizione richiesta dal Partito socialista per non votare la sfiducia al governo, tanto che il capogruppo dei deputati socialisti, Boris Vallaud, ha confermato in serata questa posizione: “Si tratta di una vittoria per migliaia di francesi, il riconoscimento di una battaglia e il primo passo verso il blocco di questa riforma e la sua abrogazione”.
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