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il Fatto Quotidiano
14 Luglio 2025
Il fatto di domani
La giornata in cinque minuti

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, TRUMP: “TREGUA IN 50 GIORNI O SANZIONI DEL 100% A MOSCA”. GERMANIA E NORVEGIA SI OFFRONO DI COMPRARE TRE SISTEMI PATRIOT PER KIEV. “Sono scontento con la Russia, imporremo severe tariffe se non avremo un accordo entro 50 giorni, sanzioni secondarie del 100%” per chi commercia con Mosca. Lo ha annunciato Donald Trump incontrando nello Studio Ovale il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Il presidente americano conferma la ripresa dei rifornimenti bellici a Kiev: “Manderemo il meglio alla Nato e sarà un’operazione coordinata con la Nato” (qui gli aggiornamenti). Il New York Times però racconta che a pagare saranno le singole nazioni; al momento la Germania si è offerta di comprare due sistemi Patriot, e la Norvegia uno. Qualche ora prima il media Axios ha rivelato che durante una telefonata avvenuta il 3 luglio, il presidente Putin avrebbe detto a Trump di essere pronto a una offensiva nell’Ucraina dell’Est entro due mesi, per mettere le mani sui confini amministrativi di quelle regioni in cui i russi hanno già guadagnato molto. A Kiev il presidente Zelensky ha incontrato l’inviato speciale americano Kellogg e sul fronte della politica interna ha proposto all’attuale ministro dell’Economia, Yulia Svyrydenko di guidare l’esecutivo al posto di Denys Shmyhal, in carica dal 2020. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est – un raid russo su Sumy ha causato almeno quattro morti – e altri particolari sulle dichiarazioni di Trump “deluso” da Putin.


DAZI, IL COMMISSARIO SEFCOVIC (UE): “PRONTO UN PACCHETTO DA 72 MILIARDI PER RISPONDERE ALLE TARIFFE AMERICANE”. Borse europee incerte nella prima seduta dopo l’annuncio del presidente Usa Donald Trump di dazi al 30% da agosto: Milano (-0,02%), Londra (+0,41%), Francoforte (-0,76%), Parigi (-0,34%) e Madrid (-0,14%). Leopoldo Rubinacci, vicedirettore della Direzione Generale per il Commercio della Commissione Ue avverte: “I dazi colpiscono il 70% delle esportazioni dell’Ue verso gli Stati Uniti, pari a 380 miliardi di euro. L’amministrazione Usa sta però conducendo delle indagini sui prodotti dell’aviazione, farmaceutici, minerali critici, legname, rame e altri beni. Se l’amministrazione Trump decidesse di imporre dazi anche su questi prodotti, la quota delle esportazioni colpite salirebbe al 97%”. La trattativa è ancora in corso (qui gli aggiornamenti odierni): il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic conferma che il pacchetto di contro-dazi per rispondere alle tariffe americane “vale 72 miliardi di euro”. L’Europa di divide. Italia e Germania sono per il dialogo con il presidente Trump – che però sul suo social Truth continua a sostenere che nel commercio gli Stati Uniti sono stati “derubati per anni da amici e nemici”- nel tentativo di raggiungere l’obiettivo zero dazi. Chi pensa già alle contromisure è il presidente francese Macron, che vorrebbe utilizzare il meccanismo “anti coercizione”, come spiega in questo articolo Chiara Brusini. Sul Fatto di domani potrete approfondire il tema dei dazi con le ultime notizie.


GAZA, FONTI ISRAELIANE: “IL PREMIER NETANYAHU PRONTO A UN ACCORDO”. HAMAS SOSTIENE IL CONTRARIO. RAID IN SIRIA PER PROTEGGERE I DRUSI. I colloqui indiretti a Doha, in Qatar, per giungere ad una tregua nella Striscia, sono in una fase incerta, ma fonti del governo israeliano affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu è “determinato a raggiungere un accordo” con Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. In particolare, Netanyahu sarebbe disposto a mostrare flessibilità riguardo al ritiro dell’esercito israeliano (Idf) dall’asse Morag. “Se si raggiunge un accordo – dicono le fonti – non ci sarà alcuna città umanitaria a Rafah. Netanyahu è disposto a scendere a compromessi”. Diversa la lettura che fornisce la fazione armata palestinese: “Netanyahu è abile nel bloccare un ciclo di negoziati dopo l’altro”. Nella Striscia la guerra prosegue: da un lato l’Idf annuncia di aver eliminato con “metodi di combattimento unici” oltre 100 esponenti di Hamas nella zona di Jabaliya, a nord della Striscia; dall’altro però il numero delle vittime civili si allunga: è di ieri la notizia di un bombardamento nei pressi di un sito di distribuzione dell’acqua, nel quale sono morti otto bambini. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulla crisi del Medio Oriente, con raid israeliani in Siria per proteggere la comunità drusa ed esplosioni in Iran.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Milano, la società Loro Piana sotto amministrazione giudiziaria: “sfruttamento del lavoro”. Il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per un anno nei confronti della società Loro Piana, uno dei brand di moda di lusso e che ha come presidente del Cda Antoine Arnault in rappresentanza del gruppo Lvmh. Il provvedimento dei giudici della sezione misure di prevenzione riguarda una indagine del pm Paolo Storari, che ha appurato come Loro Piana abbia affidato la produzione di capi di abbigliamento, tra cui giacche, all’esterno e che la loro realizzazione sarebbe avvenuta in contesti lavorativi di “sfruttamento del lavoro”.

Processo a Grillo Junior e a tre amici per violenza sessuale di gruppo: sentenza rinviata a settembre. È stata rinviata al settembre la sentenza del tribunale di Tempio Pausania nel processo a carico di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese e di una sua amica. Concluse le arringhe della difesa, si dovrà attendere settembre per le repliche del procuratore Gregorio Capasso e le eventuali controrepliche. La Procura al termine della requisitoria ha chiesto la condanna a nove anni di carcere per ciascuno dei quattro imputati.

Ferrara, incidente mortale sul lavoro: donna schiacciata da un trattore. La vittima, 44 anni, è morta in una azienda agricola a Lagosanto. Secondo una prima ricostruzione la donna per curare alcune piantine era scesa dal trattore lasciando però inserita la retromarcia; il mezzo pesante l’avrebbe travolta, senza che lei potesse scappare.

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