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DRONI RUSSI SULLA POLONIA, TUSK: “MAI COSI’ VICINI A UN CONFLITTO MONDIALE”. TROVATI 7 VELIVOLI. LA RUSSIA: “NON SONO NOSTRI”. MATTARELLA: “SI RISCHIA IL BARATRO DEL 1914”. Varsavia lancia un allarme sul rischio di una guerra mondiale dopo che almeno 19 droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco. “Questa situazione ci pone tutti più vicini ad un conflitto aperto, più vicini che mai dalla Seconda guerra mondiale”, ha detto il premier Donald Tusk, che ha annunciato che la Polonia invocherà l’articolo 4 della Nato, richiedendo una consultazione formale all’interno dell’alleanza. Le autorità polacche finora hanno identificato 7 droni e “resti di un missile di origine non identificata”. “La Russia ha messo in pericolo vite umane in uno Stato membro della Nato e dell’Ue. Questa azione sconsiderata si inserisce in una lunga serie di provocazioni nella regione del Mar Baltico e sul fianco orientale della Nato”, ha detto il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. “Putin ha raggiunto un nuovo livello di ostilità nei confronti dell’Europa”, ha detto il ministro della Difesa britannico John Healey nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice del gruppo E5 a Londra coi rappresentanti della Difesa di Regno Unito, Francia, Germania, Polonia e Italia. Roma “conferma l’offerta” fatta alla coalizione dei volenterosi a garanzia della sicurezza dell’Ucraina, “con i nostri caveat” che escludono una presenza militare sul terreno, ha detto Guido Crosetto, dopo la riunione di Londra in cui si è discusso anche di “guerra ibrida”. “La Russia è in guerra anche con noi” sotto questo profilo, ha aggiunto il ministro della Difesa. Mosca respinge le accuse: “I vertici di Ue e Nato accusano quotidianamente la Russia di provocazioni. Il più delle volte senza nemmeno provare a presentare argomentazioni”. “Quello che crea allarme è che ci si muove in un crinale in cui anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Lubiana nella prima tappa della sua visita in Slovenia. Il capo dello Stato ha ricordato quanto avvenne nel 1914 con l’inizio della prima guerra mondiale spiegando che “l’imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze anche se non sono scientemente volute”.

VON DER LEYEN: “L’EUROPA E’ IN LOTTA, COSTRUIREMO UN MURO DI DRONI CON KIEV. SANZIONI AL GOVERNO ISRAELIANO”. L’Europa è “in lotta” per il proprio “futuro”. Sono le parole utilizzate da Ursula von der Leyen in apertura del suo discorso sullo stato dell’Unione a Strasburgo. E’ “una lotta per un continente unito e in pace, per un’Europa libera e indipendente. Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie. Una lotta per la nostra libertà e la nostra capacità di determinare autonomamente il nostro destino”, ha detto la presidente della Commissione Ue. “Non c’è dubbio – ha proseguito -: il fianco orientale dell’Europa protegge tutta l’Europa. Dal Mar Baltico al Mar Nero. Per questo motivo dobbiamo investire nel suo supporto attraverso un sistema di sorveglianza del fianco orientale. Ciò significa dotare l’Europa di capacità strategiche indipendenti. Dobbiamo investire nella sorveglianza spaziale in tempo reale affinché nessun movimento di forze passi inosservato. Dobbiamo ascoltare l’appello dei nostri amici baltici e costruire un muro di droni”. Von der Leyen ha affrontato anche la questione mediorientale: “Ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile. Ma la situazione è bloccata senza una maggioranza. Dobbiamo superare questa situazione. Non possiamo permetterci di rimanere paralizzati. Per questo proporremo di sospendere il nostro sostegno bilaterale a Israele, di interrompere tutti i pagamenti in questi settori, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem. Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. Proporremo anche una sospensione parziale dell’Accordo di Associazione sulle questioni commerciali”.

“BLOCCHIAMO TUTTO”, PROTESTE IN FRANCIA: SCONTRI IN STRADA E OLTRE 300 ARRESTI. IL NEO PREMIER LECORNU: “SERVE UN CAMBIAMENTO”. “Ce la faremo”. È il messaggio che il neo premier francese Sébastien Lecornu, nominato ieri dal presidente Emmanuel Macron, ha rivolto ai francesi durante la cerimonia di passaggio delle consegne con il suo predecessore François Bayrou a Palazzo Matignon, sede del primo ministro a Parigi. Il primo ministro in pectore ha illustrato brevemente il suo “metodo” e il “cambiamento” che intende imprimere all’azione di governo. Poi ha ringraziato Bayrou per l’aiuto che quest’ultimo gli ha offerto. Intanto la protesta denominata “Bloquons Tout” infiamma le strade. Alle 11 erano state segnalate 430 mobilitazioni, tra cui 273 raduni e 157 azioni di blocco alla presenza di 29mila persone. Un totale di 327 persone sono state fermate e controllate, 200 delle quali nella regione parigina. In diverse città sono stati registrati tafferugli fra polizia e manifestanti. Dopo la chiusura del centro di Les Halles, a Parigi, gli agenti hanno lanciato lacrimogeni e hanno fatto arretrare i manifestanti, poi la tenda di un ristorante ha preso fuoco e le fiamme si sono propagate a buona parte del locale e al palazzo sovrastante. L’edificio è stato evacuato. Chiuso il Museo d’Orsay e parte del Louvre. Quattro membri delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, ha reso noto il ministero dell’Interno.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Global Sumud Flotilla, gli attivisti: “Attaccata un’altra barca”. “Un drone è arrivato e ha sganciato un altro ordigno incendiario”. Lo ha raccontato l’attivista brasiliano Thiago Avila, uno dei portavoce della Global Sumud Flotilla, riguardo al secondo attacco con drone che gli attivisti della missione hanno denunciato in acque tunisine, questa volta contro l’imbarcazione “Alma” battente bandiera britannica. “Fortunatamente, l’incendio è stato domato senza danni strutturali alla nostra imbarcazione e senza feriti tra il nostro team. Continuiamo la nostra missione per rompere l’assedio di Gaza”, ha aggiunto Avila. La delegazione tunisina del Global Movement to Gaza ha annunciato che la Flotilla ripartirà da Sidi Bou Said, vicino Tunisi alle 16 ora locale, le 17 in Italia. Anche le autorità locali del porto tunisino hanno riferito che le Flotilla prevede di salpare nel pomeriggio.
Dal 2021 boom dei prezzi alimentari: +30% rispetto al 2019. I prodotti alimentari costano oggi in Italia quasi un terzo in più del 2019, sottolinea l’Istat nella Nota sull’andamento dell’economia pubblicata oggi, evidenziando che l’aumento è comunque inferiore alla media della Ue 27: “In conseguenza della forte impennata registrata tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2023 e al successivo perdurare di una significativa, seppure più moderata, tendenza alla crescita (fenomeni che hanno riguardato l’intera Europa), i prezzi al consumo dei beni alimentari risultano in Italia avere raggiunto a luglio 2025 un livello più elevato del 30,1% rispetto a quello medio del 2019”.
Corruzione, Montante si costituisce nel carcere di Bollate. Si è costituito nel carcere milanese di Bollate Antonello Montante, ex leader di Confindustria Sicilia condannato per corruzione. La Procura generale di Caltanissetta ha messo in esecuzione la sentenza d’appello senza attendere il ricalcolo della pena disposto dalla Corte di Cassazione che aveva annullato la decisione di secondo grado imponendo un nuovo giudizio limitatamente, però, al ricalcolo della condanna. Il processo che dovrà essere celebrato stabilirà infatti esclusivamente l’entità della pena che non potrà essere comunque inferiore a 4 anni e 5 mesi. All’imprenditore era stato contestato l’aver creato una rete di informatori e l’aver dato vita a una attività di dossieraggio per condizionare la vita politica siciliana.
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