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il Fatto Quotidiano
6 Gennaio 2022
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 71. Questa settimana iniziamo dall’Abruzzo dove, come ci racconta Maria Cristina Fraddosio, a occuparsi del futuro di orsi e aquile, invece di esperti di flora e fauna, c’è un’equipe di geometri: tutto regolare? Secondo gli ambientalisti no. E infatti presentano un dossier da consegnare alla commissione europea per l’apertura di una procedura di infrazione. Vincenzo Iurillo torna a parlarci di Castellammare di Stabia: la Corte Costituzionale ha annullato una norma scritta dalla lobby affaristica-edilizia stabiese vicina alla camorra. Con Lucio Musolino ci occupiamo invece di ‘ndrangheta: nei prossimi giorni i pm chiederanno condanne pesantissime nel processo Epicentro (75 imputati) per il gotha delle cosche reggine. Continua in Puglia, con nuove perquisizioni della Guardia di Finanza, l’inchiesta sulle tangenti per l’ospedale Covid di Bari: Francesco Casula ci racconta a che punto è l’indagine. Infine, Lucio Musolino ci porta nel carcere di Rebibbia: le rivelazioni dell’ex assistente capo della polizia penitenziaria Antonio Ciliegio ai magistrati sulla morte sospetta di Nino Gioé, avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 luglio 1993 nel carcere di Rebibbia, trovato impiccato con i sui lacci di scarpe.

Buona lettura.

A cura di Antonio Massari

In barba alle regole

In Abruzzo i geometri decidono sul futuro di orsi e aquile

Per realizzare un'opera serve il parere di esperti che si occupano di flora e fauna, ma questo compito è svolto da impiegati comunali. Gli ambientalisti preparano un dossier da consegnare alla Commissione europea per l'apertura di una procedura di infrazione

di Maria Cristina Fraddosio

Cemento selvaggio

Castellammare, la Consulta annulla una norma del piano casa

La legge era stata scritta dalla lobby affaristica-edilizia stabiese vicina alla camorra, ora stracciata dalla Corte Costituzionale

di Vincenzo Iurillo

Mafia “destefanocentrica”

A Reggio l'”Epicentro” della ‘ndrangheta che regna da 30 anni

Dei 75 imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio, 59 hanno scelto il rito abbreviato. Nella prossima udienza i pm  chiederanno condanne pesantissime per il gotha delle cosche reggine

di Lucio Musolino

Affare pandemia

Mazzette per l’ospedale Covid di Bari, il cerchio si stringe

Nuove perquisizioni della Finanza nell’inchiesta sulle tangenti versate all’ex dirigente della Protezione Civile della Regione Puglia Mario Lerario, finito in carcere il 23 dicembre scorso. I filmati della consegna dei soldi

di Francesco Casula

Mafia & servizi

Il misterioso suicidio del boss in carcere, l’agente: “Voleva collaborare”

Le rivelazioni dell’ex assistente capo della polizia penitenziaria Antonio Ciliegio ai magistrati sulla morte sospetta di Nino Gioé, avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 luglio 1993 nel carcere di Rebibbia, trovato impiccato con i lacci delle sue scarpe

di Lucio Musolino

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