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il Fatto Quotidiano
30 Giugno 2022
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 96. Questa settimana partiamo da un’inchiesta della Gdf su un maxi racket di finti contratti messo in piedi da un consulente del lavoro di Mola Di Bari, che “vendeva” ai migranti assunzioni fasulle per migliaia di euro. Dieci arresti e quasi 500 indagati. Ce la racconta Francesco Casula. In Calabria, invece, i Nas hanno scovato una vera e propria casa di riposo dell’orrore, dove gli ospiti, non autosufficienti e con gravi patologie, subivano maltrattamenti continui: l’articolo è di Lucio Musolino.

Saul Caia ci fa leggere in esclusiva alcuni stralci del processo sui depistaggi seguiti alla strage di via D’Amelio, di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario, mentre Maria Cristina Fraddosio raccoglie l’entusiasmo dei familiari dei militari vittime di amianto, a cui la Corte d’Appello di Venezia ha dato ragione ribaltando l’assoluzione di primo grado per i vertici delle Marina. Concludiamo con l’aggiornamento della conta dei femminicidi realizzato da Elisabetta Reguitti.

Buona lettura.

A cura di Antonio Massari

L'indagine

Finte assunzioni per migranti: fino a 6 mila euro per un contratto di lavoro

Dieci arresti e quasi 500 indagati nella maxi inchiesta della Procura di Bari contro un “sistema” messo in piedi da un consulente del lavoro di Mola di Bari. Secondo i pm, in alcuni casi le assunzioni fittizie sono state usate per richiedere la cittadinanza italiana

di Francesco Casula

Reggio Calabria

Farmaci, sporcizia, abbandono: la casa (degli orrori) per anziani

Sette indagati e arresti domiciliari per le titolari della “Casa del Sole”. Gli ospiti, non autosufficienti e con gravi patologie, subivano maltrattamenti continui. Cibo scaduto, niente riscaldamento e acqua calda, psicofarmaci somministrati senza prescrizione medica

di Lucio Musolino

Traditi dallo Stato

Via D’Amelio, al processo per depistaggio le ombre sulle indagini

A trent'anni dalla strage di via d'Amelio, durante il dibattimento in corso a Caltanissetta il legale della famiglia Borsellino ha lanciato un atto di accusa pubblico contro “l’insipienza e l’incapacità professionale” di quei magistrati che non hanno raggiunto la verità sulla strage

di Saul Caia

In appello

Vittime di amianto in Marina: la Corte di Venezia dà ragione ai familiari

Assegnate pene tra uno e due anni a quattro e risarcimenti da 50 mila euro a quattro imputati. La causa riguarda la morte di sei militari che avevano prestato servizio sulle navi della Marina, esposti alle fibre cancerogene senza protezioni. Una nuova perizia ha confermato il nesso di causalità  

di Maria Cristina Fraddosio

I numeri

Una donna uccisa ogni 3 giorni: l’implacabile conto dei femminicidi

Il fenomeno è complesso e a volte i numeri divergono: ne sono un esempio due lanci di agenzia della settimana scorsa

di Elisabetta Reguitti

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