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il Fatto Quotidiano
29 Ottobre 2020
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°18. Il diritto penale è davvero uguale per tutti? Dopo due mesi di inchiesta sulla questione amianto in Italia Maria Cristina Fraddosio tira le somme. Parafrasando la celebre parabola… è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago piuttosto che un industriale, accusato di omicidio colposo in un processo per vittime di amianto, venga condannato. E Fraddosio ci spiega perché.

Se pensassimo che tutto questo riguarda solo l’amianto però prenderemmo un abbaglio: la regola – ci racconta Fraddosio in un altro articolo – vige molto spesso in tutto il diritto ambientale. E siccome il rapporto tra diritto e ambiente è al centro della nostra attenzione sin dalla prima puntata continueremo ad analizzarlo anche nei prossimi mesi.

Si conclude oggi il nostro approfondimento mensile che ha riguardato tutti i guai giudiziari della Lega: Davide Milosa ci racconta come nasce – e a che punto è – l’inchiesta sugli ormai famosi 49 milioni di rimborsi elettorali incassati e poi spariti dalle casse della Lega.

Passiamo al capitolo discriminazioni. Vincenzo Bisbiglia continua a monitorare, consultando fonti aperte, il numero dei casi emersi in questo 2020: secondo il suo conteggio, questa settimana, siamo saliti a quota 117 e ci racconta quello che è accaduto (non sono mancati persino i colpi di machete).

Questa settimana ci occupiamo anche di Università: Ilaria Proietti ci spiega in che modo (e soprattutto perché) il Tar Toscana si è nei fatti sostituito all’università di Pisa, creando un precedente clamoroso, nel conferire una cattedra. Mafie in crescita: Francesco Casula si occupa questa settimana di quella foggiana e ci spiega come era organizzata e composta una “batteria” che ha seminato il terrore per anni, imponendo il pizzo, fino al salto di qualità che le ha consentito di mettere le mani su 13 milioni di fondi comunitari.

Infine i nostri Insider. All’interno dell’Arma non tutti sono contenti degli incarichi conferiti al colonnello Corrado Scattaretico e al generale Claudio Domizi. Come mai? Antonella Mascali ci racconta quel che accade invece all’interno del Csm. È stata bloccata, almeno per il momento, la nomina (chiesta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede) di Massimo Antonio Orlando, presidente del tribunale di Livorno e capo, in pectore, del Dipartimento organizzazione giudiziaria. Il motivo? Mettiamola così: il caso Palamara e le sue chat colpiscono ancora. E non solo nella questione Orlando. Per la sostituzione di Marco Mancinetti al Csm l’ufficio studi si è spaccato. Buona lettura.

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A cura di Antonio Massari

Uccisi due volte

Amianto, una strage che resta impunita: giustizia con le armi spuntate

Eternit, Ferriera di Trieste, Montefibre, Fibronit, Olivetti: le procure hanno avviato indagini finite nel vuoto. E' difficile stabilire il nesso tra morte e esposizione e intanto i malati sono (e sono stati) decine di migliaia. Il presidente dell'Osservatorio nazionale amianto: "Ottenere giustizia è molto difficile"

di Maria Cristina Fraddosio

 

L’Italia degli impianti che uccidono, dalla Ue 24 procedure di infrazione

Dall'ex Ilva di Taranto, all'impianto tessile di Praia a Mare, passando per il mega gasdotto Tap, le situazioni a rischio (e con inchieste in corso) sono molte nel nostro Paese

di Maria Cristina Fraddosio

 
L'inchiesta del mese

Sulle tracce dei 49 milioni: dal Lussemburgo a Bondeno, dove sono finiti i soldi della Lega

Nell'estate 2018, le condanne per truffa a carico di Umberto Bossi e dell’ex tesoriere Francesco Belsito finiscono prescritte. Secondo la procura di Genova, i vertici del partito avrebbero ottenuto i rimborsi elettorali con documentazioni artefatte. I fondi poi sarebbero stati utilizzati in gran parte per spese non istituzionali. “Ovunque venga rinvenuta e presso chiunque”, sentenzia la Corte di Cassazione: è l'avvio delle due indagini per rintracciare il denaro scomparso

di Davide Milosa

Caccia al nero

Violenza razzista a Modena, un 22enne del Burkina Faso aggredito col machete

La spedizione punitiva di tre sinti finiti in carcere. Ma c'è anche un giovane calciatore squalificato per aver insultato con epiteti "di stampo razzista" un altro giocatore e un consigliere della Lega per i suoi post sessisti contro la Azzolina.  le discriminazioni sono sempre più frequenti

di Vincenzo Bisbiglia

Meritocrazia

Concorsi e cattedre: così il Tar della Toscana si è sostituito all’Università di Pisa

Un professore di Storia della Lingua italiana si era visto scavalcare da una collega che giocava in casa. I giudici si sono dovuti pronunciare ben due volte per assegnare il posto al primo, che aveva più titoli

di Ilaria Proietti

L'operazione "Grande carro"

Killer, politici e colletti bianchi: tutti gli uomini della “società foggiana”

Dalla mole di documenti e intercettazioni raccolti dai carabinieri del Ros di Bari nell’inchiesta antimafia che ha smantellato la “batteria Sinesi Francavilla”, emergono le numerose figure che coadiuvavano il boss Francuccio Delli Carri nelle attività illecite

di Francesco Casula

Insider

Da Levante al Mali: nuovo incarico per l’ex comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza

Il colonnello Corrado Scattaretico è indagato per favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta sulla caserma in cui sarebbero avvenuti violenza, tortura, spaccio ed estorsione. Adesso è in forze alla Farnesina e sarà addetto militare per la difesa nell'ambasciata africana. Nulla di illecito, ma qualcuno nell'Arma borbotta

di Giustizia di Fatto

 

Il Csm blocca la nomina di Orlando al ministero. Era stata chiesta da Bonafede

Il presidente del tribunale di Livorno sarebbe dovuto andare al Dipartimento organizzazione giudiziaria, personale e servizi del ministero della Giustizia. A chiedere una rivalutazione anche Nino Di Matteo

di Antonella Mascali

 
 

Una questione “politica”: come si sostituisce nel Csm un togato dimesso dopo lo scandalo Palamara?

L'ex consigliere di Unicost Marco Mancinetti ha lasciato a settembre, ma non è ancora stato sostituito. Adesso il plenum, sentiti i pareri di maggioranza e di minoranza, dovrà decidere se deve subentrare il primo dei non eletti delle suppletive del dicembre 2019 o devono essere indette nuove elezioni. La decisione è tutt'altro che tecnica

di Antonella Mascali

 
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