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il Fatto Quotidiano
15 Luglio 2021
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°52. Partiamo come sempre dal conteggio dei nuovi indagati per corruzione e reati di mafia. Dal primo gennaio 2021 il numero degli indagati per corruzione sale a 353 mentre quello per reati di mafia (incluso il favoreggiamento) è a quota a 1.402. Ilaria Proietti ci spiega qual è la posizione della corrente Autonomia e Indipendenza sul progetto di riforma della giustizia: “Mette a rischio anche i processi di mafia ”e potrebbe non garantire “in molti casi la possibilità di dare una risposta di giustizia ai cittadini”. Giustizia di Fatto recensisce Santa Suerte, romanzo di Mauro Armuzzi, scritto in carcere mentre sta scontando una pena per narcotraffico. Un romanzo che Antonio Padellaro, nella sua prefazione, definisce “brutale e autentico come una coltellata”. Con Saul Caia ci spostiamo in Sicilia dove sono state chiuse le indagini sull’altro ramo del “Sistema Siracusa”: nel mirino della Procura di Messina operazioni bancarie sospette, bonifici milionari e consulenze “false” da usare contro Bankitalia e il Tar del Lazio. Infine, con Lucio Musolino, vediamo a che punto è il maxi processo alla ’Ndrangheta Rinascita-Scott.

Buona lettura.

A cura di Antonio Massari

L'intervento

Autonomia e Indipendenza: la riforma Cartabia mette a rischio anche i processi di mafia

La corrente dei magistrati critica pesantemente, nel metodo e nel merito, il testo licenziato qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri, che potrebbe non garantire “in molti casi la possibilità di dare una risposta di giustizia ai cittadini”

di Ilaria Proietti

Il libro

“Santa Suerte”, un romanzo al di là del bene e del male nato dalla penna di uno scrittore carcerato

Mauro Armuzzi ha scritto un libro che Antonio Padellaro, nella sua presentazione, definisce “brutale e autentico come una coltellata”. E il penitenziario diventa il luogo in cui l'uomo ha saputo dar valore a se stesso e alle persone che ha amato e che lo hanno amato

di Antonio Massari

Oscure trame

L’altro ramo del “Sistema Siracusa”: chiuse le indagini sull’ex pm Longo e sui suoi consulenti

Nel mirino della Procura di Messina operazioni bancarie sospette, bonifici milionari e consulenze “false” da usare contro Bankitalia e il Tar del Lazio. Anche questo filone d'inchiesta è partito dalla fitta rete di relazioni dell'avvocato Piero Amara

di Saul Caia

Il maxi processo alla 'Ndrangheta

Rinascita-Scott: non solo Pittelli, in aula il pentito Mantella tira in ballo anche Scopelliti

I fatti riguarderebbero le elezioni regionali del 2010. L’ex presidente della Regione Calabria non è indagato, ma durante l'udienza il collaboratore di giustizia riferisce che l’indicazione di voto sarebbe arrivata direttamente dal clan Mancuso. Secondo il racconto, i boss calabresi avrebbero sostenuto anche un altro assessore regionale di Forza Italia

di Lucio Musolino

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