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il Fatto Quotidiano
14 Aprile 2022
Giustizia di fatto

Benvenuti a Giustizia di Fatto n° 85. Questa settimana cominciamo dal caso Cucchi. La settimana scorsa sono stati condannati in primo grado gli otto carabinieri responsabili, secondo i giudici, di aver depistato le indagini sulla morte del geometra romano. Poco prima la Cassazione aveva messo la parola fine ai procedimenti sulle botte ricevute da Stefano (che poi ne provocarono il decesso). Ma ci sono ancora molti interrogativi ai quali non è stata data risposta. Quali? Ce lo spiega Saul Caia con il suo approfondimento sulla vicenda.

Passiamo poi alla storia dell’ex direttore del quotidiano La Nuova Basilicata Beppe Lopez: non sa se lamentarsi di più per la lentezza della giustizia – 23 anni per un paio di sentenze – o per l’esito dei processi collegati al suo licenziamento. Ma nel frattempo, a 75 anni, ogni mese gli tocca pagare un bonifico da 500 euro. Perché? Ce lo racconta Vincenzo Iurillo.

E proprio Iurillo è il protagonista del terzo articolo di questa settimana: tra le vittime di centinaia di querele infondate e ritorsive, fatte dall’avvocato napoletano Lucio Varriale, con lo scopo di intimidire e ostacolare la giustizia, c’era anche lui. Anche questa settimana continuiamo ad analizzare il processo a Mimmo Lucano confrontando le posizioni dell’accusa e della difesa: l’ex sindaco di Riace è stato condannato a 13 anni e due mesi per aver consentito ai migranti non aventi diritto di rimanere nei progetti di accoglienza. Lucio Musolino ci riporta la posizione della difesa: obietta che non viene spiegato chi siano i migranti in questione e quale sia stato il danno economico. Saul Caia ci riporta la posizione dell’accusa con particolare attenzione all’uso delle intercettazioni.

Per quanto riguarda l’ambiente Maria Cristina Fraddosio torna a occuparsi di trivelle e Piano per transizione energetica: 24 Comuni hanno presentato ricorso al Tar contro i ministeri. Infine Antonella Mascali ci spiega perché i magistrati hanno deciso di scioperare per la riforma dell’ordinamento giudiziario. Con le nuove regole sulle sanzioni ai pm, sottolinea Eugenio Albamonte di Area, nessuna procura avrebbe riaperto il caso Cucchi.

A cura di Antonio Massari

Oltre l'aula

Caso Cucchi, tutti i dubbi che processi e sentenze non hanno sciolto

La settimana scorsa sono stati condannati in primo grado gli otto carabinieri responsabili, secondo i giudici, di aver depistato le indagini sulla morte del geometra romano. Poco prima la Cassazione aveva messo la parola fine ai procedimenti sulle botte ricevute da Stefano (che poi ne provocarono il decesso). Ma ci sono ancora molti interrogativi ai quali non è stata data risposta

di Saul Caia

Informazione

L’odissea di Lopez, il giornalista che paga pure la lentezza giudiziaria

L'ex direttore de “La Nuova Basilicata” ogni mese paga 500 euro alla curatela fallimentare della società editrice del giornale che fondò nel 1998. Ha perso due cause davanti al Tribunale di Potenza, ma è ancora in attesa dell'appello

di Vincenzo Iurillo

Il metodo

Querele a raffica, l’ossessione di Varriale per i pm che lo hanno indagato

Lo scopo delle denunce contro magistrati, investigatori e giornalisti, secondo il Gip, era quello di ostacolare la macchina della giustizia messasi in moto contro l’avvocato-editore “già noto alla Procura  in quanto indagato e imputato in vari procedimenti per violazioni fiscali, tentata estorsione, diffamazione, calunnia e falso”

di Giustizia di Fatto

La difesa di Mimmo

Migranti e soldi, la sentenza Lucano non fa chiarezza su chi e quanto

L’ex sindaco di Riace è stato condannato a 13 anni e due mesi per aver consentito ai migranti non aventi diritto di rimanere nei progetti di accoglienza. Ma secondo i legali che hanno fatto ricorso nel verdetto non viene spiegato chi sono i migranti e qual è stato il danno economico

di Lucio Musolino

Le accuse a Mimmo

Chi restava “troppo”, le intercettazioni e la truffa: i delitti di Lucano

L'ex sindaco di Riace è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere. In questa seconda puntata, ci soffermeremo sul tema dei lungopermanenti, sull’uso delle intercettazioni e infine sulla modifica del capo di imputazione

di Saul Caia

Trivelle

Pitesai, 24 Comuni presentano ricorso al Tar contro i ministeri e contro Eni

Alcuni degli enti locali di Abruzzo, Campania, Basilicata, Piemonte e Sicilia contestano il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. E adducono quattro motivazioni che renderebbero il documento illegittimo

di Maria Cristina Fraddosio

Insider

Magistrati e Csm, riforma nel caos: perché i pm scelgono lo sciopero

Con le nuove regole sulle sanzioni ai pm per le richieste che riguardano la libertà degli indagati, sottolinea Eugenio Albamonte di Area, nessuna procura avrebbe riaperto il caso Cucchi

di Antonella Mascali

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