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il Fatto Quotidiano
13 Agosto 2020
Giustizia di fatto

Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto numero 6. Lucio Musolino continua a raccontarci il processo ’Ndrangheta stragista che il mese scorso si è concluso a Reggio Calabria con la condanna all’ergastolo di Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone per l’omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. Questa settimana ci parlerà di un’ambasciata che nei primi anni Novanta Cosa nostra inviò alle cosche calabresi, che riguardava i figli di Silvio Berlusconi.

Maria Cristina Fraddosio continua a occuparsi di giustizia e ambiente e del rischio che in tutto il mondo corrono gli ambientalisti: quante sono le vittime ogni anno?

Infine l’Insider di Antonella Mascali sul Csm. Questa settimana si occupa di Piercamillo Davigo, della sua pensione e della permanenza al Csm.
Buona lettura a tutti.

A cura di Antonio Massari

L’inchiesta del mese

Quando ’Ndrangheta e Cosa nostra dicevano: “Abbiamo il paese nelle mani”

Dopo la condanna all’ergastolo del boss  Giuseppe Graviano e di Rocco Santo Filippone il 24 luglio, le indagini proseguono sulle tracce di “altri soggetti” che, secondo gli inquirenti, avrebbero collaborato al “disegno di destabilizzazione del paese”. In primo piano nelle dichiarazioni dei pentiti il “patto” tra Berlusconi e Cosa nostra, attraverso Dell’Utri, di cui la mafia avrebbe informato i calabresi.

di Lucio Musolino

Il dossier

Nel mondo crescono i conflitti ambientali e le minacce agli attivisti. L’Italia “paese dei Fuochi”

Sono 212 le persone morte nel 2019 per difendere la loro terra dall’inquinamento o dalla speculazione, secondo l’ultimo rapporto dell’ong Global Witness. Quattordici omicidi a settimana, la maggior parte in Colombia, Filippine e Brasile. In Italia e in Europa non si spara, ma le vertenze ambientali sono più di 150.

di Maria Cristina Fraddosio

Insider

Il dilemma Davigo, in pensione ma in carica al Csm: cosa farà “Autonomia e Indipendenza”?

A ottobre compirà 70 anni e in base alla legge Renzi dovrà dismettere la toga in autunno, ma il suo mandato scade fra due anni. Abbandonerà la carica prima del termine? Questione determinante, visto che fa parte del Collegio disciplinare del Csm che nello stesso periodo giudicherà sul caso Palamara e Ferri. Magistratura democratica chiede che lasci, AeI sembra orientata a tenerlo in carica.

di Antonella Mascali

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