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il Fatto Quotidiano
9 Gennaio 2024
Fatto for future

Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Riccardo Antoniucci ci riporta i nuovi dati sul riscaldamento globale: dopo un 2023 pessimo, il 2014 sarà ancora peggiore, visto che supereremo il limite di 1,5 gradi. Elisabetta Ambrosi ha realizzato una lunga inchiesta sui rischi del piano per il nuovo porto a Fiumicino (Roma), previsto per il Giubileo.

Nello spazio dedicato alle associazioni, Ultima Generazione elenca i propositi per l’anno appena iniziato e lo fa con una metafora: saliamo sulle spalle dei giganti. Mentre Mountain Wilderness presenta una ricerca sui rifiuti abbandonati in montagna: mezzo kg per ogni chilometro di sentiero.

La rubrica Verdi si diventa si occupa dell’atteggiamento da seguire nei confronti della deriva ambientale: perché è importante partecipare in prima persona (e come).

Buona lettura


Riscaldamento globale, dopo il 2023 dei record le previsioni per il 2024 sono peggiori: “Supereremo +1,5° C”

di Riccardo Antoniucci

Il 2024 sarà l’anno in cui sperimenteremo cosa vuol dire un riscaldamento globale di +1,5° C. La previsione ormai circola tra scienziati climatologi. L’ultimo in ordine di tempo è stato James Hansen, lo scienziato della Nasa che fu tra i primi, negli anni 1980, a mettere in guardia la politica mondiale contro i rischi del cambiamento climatico. Intervistato dal quotidiano britannico Guardian, Hansen ha dichiarato che il riscaldamento globale causato dalla combustione di combustibili fossili, amplificato dall’evento climatico El Niño che si ripete naturalmente, entro maggio spingerà le temperature fino a picchi temporanei di 1,7° C sopra la media del periodo preindustriale (cacolata sulle temperature registrate tra il 1850 e il 1900). Ovviamente, la causa è essenzialmente l’attività umana.

(continua a leggere)


Il libro

Come si cambia idea. Credenze, opinioni, persuasione: un sorprendente approccio scientifico

Euro 28, pagine 360

di David McRaney

Cosa spezza la resistenza al cambiamento con tanta forza non solo da indurci a vedere le cose in modo completamente diverso ma anche da farci chiedere come potessimo vederle altrimenti?
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David McRaney è un autore, giornalista, conferenziere e creatore di “You Are Not So Smart”, un blog sul pensiero irrazionale diventato poi un saggio tradotto in diciassette lingue.


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Lavori deliranti

Piano per il nuovo porto a Fiumicino (che apre alle grandi navi): tutti i rischi ambientali

L'opera prevista nell'ambito del Giubileo attende la valutazione d'impatto. Il comitato “I Tavoli del Porto”: “C’è un precedente con gli antichi romani perché il porto di Traiano e Claudio si insabbiava continuamente. Insomma, dopo due millenni ricadiamo nello stesso errore?”. Per non parlare dell'inquinamento e dei problemi di sicurezza provocati dalle imbarcazioni da crociera all'aeroporto

di Elisabetta Ambrosi

Gli attivisti

Ultima Generazione: per questo 2024 facciamoci un regalo, saliamo sulle spalle dei giganti

Il dramma, in tempi di crisi ambientale, è che la vita delle nuove generazioni è nelle mani di persone più vecchie

di Miriam Falco (Ultima Generazione)

Escursionisti incivili

Montagne come discariche: mezzo kg di rifiuti ogni chilometro di sentiero

La fotografia impietosa regalata dai primi due anni del progetto CleanAlp, il primo al mondo a studiare l'inquinamento da plastica (e non solo) sui luoghi più selvaggi delle Alpi: mutande e biancheria intima, pneumatici, preservativi, lattine e confezioni risalenti agli anni ’70, cotton fioc, puntine da disegno, sacchetti con le feci dei cani

di Franco Borgogno (Mountain Wilderness Italia)

Verdi si diventa

Voto, boicottaggio, eco-attivismo: ecco perché è importante partecipare

Secondo il ricercatore canadese Seth Wynes: “Più proteste per l’ambiente ci sono in un Paese e più persone elargiscono donazioni alle associazioni ambientaliste, più le emissioni di gas tendono a diminuire”

di Elisabetta Ambrosi

Sos clima

Passato il dicembre più caldo, “Charlotte” rinfresca la Befana

In Italia – La perturbazione atlantica di San Silvestro ha chiuso il 2023 con più di 30-50 mm di pioggia in Liguria di Levante e sull’alto Friuli, allontanandosi a Est a Capodanno. In seguito correnti occidentali molto miti hanno reso di nuovo primaverili le temperature nei primi giorni del 2024, dapprima tra la penisola e […]

di Luca Mercalli

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