Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi torna su un tema molto dibattuto: eolico e fotovoltaico sono sufficienti a sostituire l’energia tradizionale? Secondo il ricercatore Leonardo Setti, dobbiamo fare un passo indietro: “Prima di puntare a pieno sulle rinnovabili – ci spiega –, andrebbe riformato il mercato della rete elettrica, onde evitare di pagare l’ultimo miglio come tutto il resto”.

Sentiamo poi Greenpeace, che interviene sul riarmo: non è vero, sostengono gli ambientalisti, che l’aumento della spesa militare ci renda più sicuri e aiuti la crescita economica, anzi. Sarebbe molto più efficace investire sul welfare e sul Green Deal.

Per la rubrica La voce dei buoni, andiamo a conoscere l’associazione “Figli in cielo”, che aiuta i genitori nell’elaborazione e nel superamento del lutto più grande.

Nello spazio dedicato alle associazioni, ospitiamo l’appello di un gruppo di attivisti affinché si ripensi il modo di raccontare giornalisticamente la crisi climatica, istituendo regole e controlli, e la riflessione di un medico dell’Isde sugli impianti nucleare di nuova generazione: un “progetto pericoloso e inutile”.

Buona lettura.

Il ricercatore Leonardo Setti: “Per puntare sulle rinnovabili, bisogna prima cambiare il mercato della rete elettrica”

di Elisabetta Ambrosi

“Si parla tanto di sbloccare gli impianti di produzione, tra parchi fotovoltaici ed eolici, per 180 GW di potenza ai fini della transizione ecologica: ma la realtà è che le persone non sanno neanche come funziona la rete elettrica. Forse bisognerebbe partire prima da come funziona la rete elettrica, per poi capire se questi impianti ci servono o meno, come devono essere fatti, come costruirli e come portarli sul territorio”. Leonardo Setti, chimico esperto di energia e ricercatore dell’Università di Bologna, interviene sulla querelle che divide il mondo ambientalista, tra chi spinge per l’installazione di pale eoliche e chi, invece, vuole frenare questi impianti sul territorio. “La mia posizione vorrebbe far riflettere sul fatto che chi installa le pale eoliche è normalmente un soggetto che fa business vendendo energia elettrica alla rete al prezzo più alto; al contrario chi utilizza l’energia, parlo dell’impresa o della singola famiglia, ha bisogno di comprare energia al prezzo più basso. Questi due mondi non si parlano”.

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Il libro

Vivere a spese degli altri. Elogio del parassitismo

di Claudia Bordese

Castelvecchi, pp 200, euro 17,5

Vivere a spese degli altri può sembrare moralmente discutibile, eppure oltre la metà delle specie ha scelto proprio questo stile di vita. Dalle cimici agli insetti succhiasangue, dalle cicale ai funghi, il parassita è un protagonista silenzioso ma costante della storia evolutiva. Questi “imbucati” alla festa della natura hanno sviluppato un arsenale ingegnoso per infiltrarsi tra le pieghe dell’organismo ospite. Sottovalutarli sarebbe un errore, ignorarli un dramma. Con passione e ironia, Claudia Bordese ci guida alla scoperta di questo universo nascosto, rivelando come il parassitismo non sia un’eccezione, ma una regola diffusa.

Claudia Bordese. Biologa e insegnante, racconta la scienza con ironia in libri, articoli e conferenze. Per Castelvecchi ha pubblicato Sesso selvaggio. Le strategie riproduttive dei viventi (2024).