Per visualizzare nel browser clicca qui
il Fatto Quotidiano
6 Aprile 2021
Fatto for future

Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, un’inchiesta sugli investimenti della Bce, con il quantitative easing. Acquisti di obbligazioni di aziende che di ecologico hanno ben poco. Mentre il professor Frey lancia la formazione green per creare i lavori del futuro. Il Wwf denuncia la deforestazione selvaggia provocata dalle coltivazioni di zucchero, specie in Brasile. Mentre un gruppo di scienziati importanti scrive a Draghi per proporre un Consiglio scientifico nazionale che dialoghi con la politica sui temi ambientali. Per finire la rassegna stampa internazionale.

Buona lettura


Transizione ecologica? La Bce investe su industria “sporca” e società che usano i fossili

di Nicola Borzi

Il cambiamento climatico è la principale minaccia per la sopravvivenza della specie umana e per l’intero pianeta. Il tema sta innescando un dibattito serratissimo anche all’interno del sistema delle banche centrali, le istituzioni finanziarie che regolano l’economia mondiale attraverso gli strumenti della politica monetaria. Ma quanto sono realmente “verdi” la Bce e gli altri istituti finanziari globali? A giudicare dalla discussione in atto, ancora troppo poco. Eppure al loro interno c’è anche chi ritiene che l’ambiente non sia tra i compiti prioritari da affrontare.

Il programma di acquisto di obbligazioni societarie (Cspp) della Banca centrale europea è uno degli strumenti di politica monetaria utilizzati per il quantitative easing, l’intervento della Bce a sostegno dell’economia reale. Ma secondo un intervento pubblico tenuto il 3 marzo da Isabel Schanbel, membro del direttorio della Bce, il Cspp sinora ha concentrato i suoi acquisti di corporate bond più a sostegno delle imprese nei settori meno ecosostenibili, quelli a maggiori emissioni di carbonio, come utilities, industria “sporca”, trasporti e agricoltura, ai danni dei settori ecosostenibili, come ad esempio i servizi. Lo testimonia uno studio degli economisti Melina Papoutsi, Monika Piazzesi e Martin Schneider, pubblicato a gennaio che ha esaminato i dati sul Cspp della Bce: gli investimenti per l’acquisto di titoli societari dei settori che impattano peggio sul clima sono superiori alla quota sul mercato globale di questi settori. Perché ciò avviene? È “colpa” forse della Bce? La ricerca risponde che non è solo così: influisce il fatto che i settori meno ecosostenibili sono quelli che fanno più ricorso alla finanza e che raccolgono più fondi con le emissioni di obbligazioni. Dunque il quantitative easing rischia di divenire un sussidio implicito per i combustibili fossili e altre industrie “sporche”. Come risolvere il problema?

(continua a leggere)


“Ecotoni”: il primo podcast sulle foreste italiane

Il 21 marzo, in occasione della Giornata internazionale delle foreste, ha debuttato “Ecotoni”, il podcast sui boschi italiani prodotto da Compagnia delle Foreste, creato e condotto da Ferdinando Cotugno e Luigi Torreggiani. Al ritmo di una puntata al mese, Ecotoni sarà un viaggio nel mondo forestale italiano, per raccontare il suo enorme patrimonio nascosto. La prima stagione di Ecotoni sarà un viaggio nelle foreste italiane, regione per regione, e funzione per funzione. Si parlerà dei boschi come strumento di protezione idrogeologica, come luogo della memoria, come fonte di turismo e benessere, del rischio incendi, di biodiversità, di educazione ambientale, del ruolo del legno e delle sue potenzialità. La ricchezza del patrimonio forestale sarà esplorata anche geograficamente, dal Piemonte alla Sardegna, ogni puntata racconterà le specificità regionali dei boschi italiani, degli alberi che le popolano, la loro storia e la loro prospettiva. L’ecotono, in ecologia, è la zona di passaggio fra due o più comunità biologiche, il confine tra due ecosistemi, come la foce di un fiume, il margine dei campi coltivati o il limite del bosco. È il luogo dove si posiziona questo nuovo podcast, al confine del mondo forestale italiano, per raccontarne vita, problemi e storie a chi vive al di fuori e frequenta i boschi solo occasionalmente, per turismo e passione. Anche i conduttori vivono su un ecotono.

Gli ospiti della prima puntata – Preparare lo zaino – sono il climatologo e divulgatore Luca Mercalli e il ricercatore forestale Giorgio Vacchiano, autore del libro “La resilienza del bosco”.

La sigla di Ecotoni è una canzone di Francesco Camin – a sua volta cantautore e dottore forestale – intitolata “Vorrei vivere sopra gli alberi”. Il progetto grafico è stato invece curato da Chiara Mori.

Ecotoni può essere ascoltato su Spreaker, Spotify, Apple Podcast, Google Podcast.


Scopri le nostre newsletter. Clicca qui

Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it

L'intervista

Il professor Frey: “Il Recovery punti sulla formazione green per creare i lavori del futuro”

Le indicazioni dell'ordinario di Economia e gestione delle imprese e direttore del Laboratorio di Management della Sostenibilità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “Le università e le scuole professionali hanno fortemente accresciuto la loro offerta di corsi e master atti a formare le nuove figure, che nel mercato del lavoro godono di opportunità occupazionali più qualificate e stabili”

di Elisabetta Ambrosi

L'amaro in bocca

Brasile ma non solo: così le piantagioni di zucchero stanno distruggendo la foresta

Nel 2018 e 2019 la deforestazione è aumentata del 44% e nel 2019 il presidente Bolsonaro ha annullato il divieto, approvato 10 anni prima, di coltivazione della canna da zucchero nelle aree vulnerabili della foresta pluviale così come nel Pantanal. L'Europa è il primo importatore al mondo

di Wwf Italia

La lettera

Gli scienziati: “Caro Draghi, serve un Consiglio scientifico nazionale per un dialogo con la politica”

L'appello degli scienziati al Presidente del Consiglio, per non sprecare l'occasione del Recovery: "Serve un Comitato per il clima, l’ambiente e la salute, l’energia e la transizione ecologica"

di un gruppo di scienziati

Usa, 2 mila miliardi per le infrastrutture green. Proposto il servizio civile ambientale: la stampa internazionale

Notizie e denunce La fioritura precoce dei ciliegi legata al cambiamento climatico La fioritura precoce dei ciliegi in Giappone è effetto del cambiamento climatico, come ha spiegato Yasuyuki Aono, professore di scienze ambientali presso la prefettura di Osaka, che ha compilato un database di registrazioni delle fioriture complete nel corso dei secoli. I registri dell’Università […]

di Elisabetta Ambrosi

 

Le follie di aprile: dal caldo sahariano al freddo invernale

In Italia – Un tenace anticiclone ha determinato tempo soleggiato e molto caldo in vista della Pasqua, con temperature fino a 10 °C sopra media al Centro-Nord. Mercoledì 31, nuovi record di caldo per marzo all’osservatorio di Pontremoli, in Lunigiana (25,8 °C, serie di dati dal 1929), a Firenze (28,2 °C, dal 1931) e Arezzo […]

di Luca Mercalli

 
Scopri l'offerta
Per disiscriverti da questa newsletter clicca qui