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il Fatto Quotidiano
5 Novembre 2025
Fatto for future

Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, con Luisiana Gaita andiamo in Brasile, dove sta per cominciare (il 10 novembre) la COP30, la Conferenza delle Parti sul Clima, a dieci anni dagli Accordi di Parigi. Vedremo quali sono gli obiettivi e quali, in numero maggiore, i punti di scontro. Nel frattempo, va registrato che i ministri dell’Ambiente dell’Ue hanno raggiunto a Bruxelles l’accordo sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040, con un super compromesso.

A proposito di crisi climatica, Elisabetta Ambrosi intervista Umberto Tecchiati, ecologo della preistoria, che ci spiega come le popolazioni antiche avessero un legame fisico con la Natura, quel legame che noi abbiamo perso e che dovremmo recuperare.

Nella rubrica La voce dei buoni, raccontiamo la storia di Ennio, un volontario siciliano del Wwf che dedica la sua vita alla lotta al bracconaggio, alle discariche abusive e al caporalato.

Nello spazio dedicato alle associazioni, ospitiamo gli interventi di WWF, Lipu, Greenpeace e Legambiente che tornano sulla bocciatura da parte della Corte dei Conti del progetto per il Ponte sullo Stretto, e una recensione della prima mostra in Italia di Chris Soal, artista che ridefinisce la scultura con gli scarti.

Buona lettura

Cop30 in Brasile, dalle fonti fossili alla finanza, gli obiettivi e i ruoli delle super potenze: Usa defilati, Pechino a dominare sui dossier. Per l’Ue un bivio

di Luisiana Gaita

Passare da impegni e negoziazioni alle azioni concrete. È questo l’arduo compito che avrà la Cop 30, Conferenza delle Parti sul Clima che inizierà ufficialmente il 10 novembre a Belém, in Brasile. Preceduta, questa volta, dal summit dei leader che si svolgerà tra il 6 e il 7. I tavoli sono tanti, i punti di scontro pure. Si ruota intorno a tre obiettivi principali: arrivare a 1300 miliardi da mobilitare entro il 2035 per i Paesi in via di Sviluppo, mettere in primo piano le risorse per l’adattamento e dare seguito all’impegno di avviare una transizione che porti all’abbandono dei combustibili fossili. Quello preso a Dubai, nel 2023 e che molti Paesi vorrebbero far dimenticare. Perché questo è un momento storico di attaccamento (se non potenziamento) delle fonti fossili. Non è una Cop qualunque, perché si organizza a dieci anni dall’Accordo di Parigi e perché si terrà in un territorio indigeno, nel bel mezzo dell’Amazzonia, uno dei maggiori bacini di assorbimento di anidride carbonica, dove le attività umane (prima ancora del cambiamento climatico) ha gli effetti più devastanti.

(Continua a leggere)


Il libro

La fragilità del mondo

Joan-Carles Mèlich

Il Saggiatore, pp. 240 euro 19

La fragilità del mondo è un invito ad abbandonare l’ossessione per la perfezione da cui siamo attanagliati da secoli e ad abbracciare, al contrario, la nostra essenza di creature vulnerabili, gettate in una realtà con cui non siamo più in grado di entrare in contatto. Dobbiamo imparare, cioè, a sostituire alla logica di un progresso cieco una «ragione inerme», inoffensiva e pacifica perché aperta alla possibilità dell’errore e della vergogna. Questo libro traccia una strada per tornare ad abitare il mondo.

Joan-Carles Mèlich insegna Filosofia dell’educazione presso l’Università autonoma di Barcellona. Il Saggiatore ha pubblicato Essere fragili (2024).

Ue, accordo raggiunto sul target climatico al 2040: il super compromesso indebolisce il taglio delle emissioni al 90%

Come chiesto dall'Italia durante il consiglio Ue con i ministri dell'Ambiente, si potranno contabilizzare fino al 5% di crediti internazionali di carbonio extra Ue e un altro 5% potrà essere acquistato dai Paesi

di Luisiana Gaita

Crisi climatica, lo storico Tecchiati: “Le società preistoriche avevano un legame fisico con la Natura, che noi abbiamo perso”

L'esperto interverrà il prossimo 11 novembre a Bookcity Milano: "Gli antichi avevano una saggezza che abbiamo perso, la saggezza dell’equilibrio, quella che porta a non segare il ramo su cui siamo seduti"

di Elisabetta Ambrosi

Ennio, volontario siciliano del Wwf: “La mia vita contro bracconaggio, discariche e caporalato. In assenza dello Stato”

Il lavoro è tantissimo: dal controllo sul rispetto delle norme ambientali alla segnalazione degli incendi: “Facciamo inoltre tanti recuperi di fauna selvatica ferita”

di Elisabetta Ambrosi

WWF, Greenpeace, Lipu e Legambiente: “Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti sostiene le nostre motivazioni”

Le quattro associazioni, legandosi al parere negativo dei magistrati contabili sull'opera, ricordano che avevano inviato due memorie per evidenziare vizi e forzature messe in atto dal governo

di F. Q.

Lo spillover in mostra al Maxxi di Roma: un paesaggio di forme che nasce dagli scarti

Nella capitale la prima personale in Italia di Chris Soal, autore di un "ecosistema poetico" che ridefinisce il rapporto con la scultura

di Elisabetta Ambrosi

Sos clima

L’uragano “Melissa”: un record con venti da oltre 400 km/h

In Italia – La pausa soleggiata seguita alla burrasca “Benjamin” ha lasciato spazio, a metà settimana, al ritorno di correnti umide atlantiche. Tra notte e mattino di giovedì una perturbazione ha prodotto piogge al Centro-Nord, molto intense tra Toscana e vallate emiliane, con apporti – per lo più in una dozzina d’ore – fino a […]

di Luca Mercalli

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