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il Fatto Quotidiano
4 Ottobre 2022
Fatto for future

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi, dopo la vittoria di Meloni, Salvini e Berlusconi, analizza l’ambientalismo di destra che, come vedremo, soffre di molte contraddizioni. Guido Biondi ha letto per noi il libro del reporter del Financial Times Simon Mundy: un viaggio tra i più particolari e bizzarri “soldati” impegnati nel salvataggio del Pianeta.

Nello spazio delle associazioni, Mountain Wilderness Italia denuncia la follia del taglio dei boschi per ricavare energia alternativa in periodi di crisi del gas e del petrolio. Mentre l’Associazione Terrapreta ci racconta del bosco spontaneo nato a due passi dal centro di Milano. Un fenomeno da studiare e replicare.

La nostra rubrica “Verdi si diventa” parla dell’auto, in particolare di come quella elettrica sia l’unica soluzione percorribile.

Buona lettura


L’ambientalismo di destra: niente movimenti, globalismo e conservazione della natura

di Elisabetta Ambrosi

“L’ambiente non è di destra né di sinistra. E se è vero che è mancata una collaborazione tra destra e i temi ambientali, etichettare i conservatori come negazionisti del cambiamento climatico è sbagliato”. Francesco Giubilei, scrittore e giornalista, è autore di un libro che ha fatto molto discutere, Conservare la natura. Perché l’ambiente è un tema caro alla destra e ai conservatori (Giubilei Regnani editore), una sorta di “summa” del pensiero di destra sull’ambiente. Pensiero che parte “dalle singole persone, dalle piccole comunità, dalla consapevolezza individuale prima che collettiva”.

(continua a leggere)


Il libro

Guida rapida alla fine del mondo. Tutto sulla crisi climatica e come risolverla

Castelvecchi, euro 22, pagine 216

A cura di Lorenzo Tecleme

Emergenza climatica, transizione ecologica, crisi energetica: termini ormai sulla bocca di tutti. Ma quanti, tra opinionisti e politici, sanno davvero di cosa parlano? Questa è la guida per non sentirsi persi di fronte alle sfide più grandi del nostro secolo. I contributi di accademici, attivisti e analisti affrontano punto per punto il riscaldamento globale e le sue soluzioni, cercando di rispondere alle domande che animano il dibattito pubblico. A che punto è oggi la transizione? Chi la ostacola? Come si può creare consenso attorno alle politiche verdi? Come legare la lotta per il clima a quelle per la giustizia sociale, di genere, etnica? Scelte politiche, grandi e piccole, da intraprendere ogni giorno, che potranno rivoluzionare la nostra vita nel prossimo futuro.

Lorenzo Tecleme: Membro del movimento Fridays For Future, ha scritto per diverse testate tra cui la Repubblica, Domani e Jacobin Italia. Ha partecipato come giornalista alla COP26 di Glasgow.

Il libro

Il viaggio del reporter del FT tra i bizzarri salvatori della Terra

Perché uno scienziato anticonformista sta costruendo una casa per mammut ingegnerizzati nel nord-est della Siberia? Anche se il mondo deciderà di ignorarlo, continuerà a elaborare teorie scientifiche sul riscaldamento globale in quella parte dimenticata e ostile del Pianeta. Il racconto di Simon Mundy

di Guido Biondi

Motoseghe selvagge

Crisi energetica, la (dannosa) follia del taglio dei boschi

La legna è vista come una parziale soluzione all'aumento dei prezzi dei fossili. L'approccio produttivistico è alla base della fragilità delle nostre foreste che, anche se gli alberi vengono ripiantati, perdono la biodiversità

di Paola Favero (Mountain Wilderness Italia)

La natura che avanza

A Milano una foresta spontanea a due passi dal centro

L'associazione segue il caso della Goccia: 50 anni fa è iniziato a crescere un bosco nell'area dismessa delle Officine del Gas, a 5 km dal Duomo. Ora l'area è vasta 16 ettari. Un modello da studiare

di Associazione Terrapreta

Verdi si diventa

Ecco perché l’auto elettrica è l’unico mezzo sostenibile

L'esperta: "Le ibride hanno 4 volte le emissioni dichiarate, le diesel Euro 6 sono basate sul fossile. Le macchine a corrente abbattono il CO2 sensibilmente, ma hanno costi elevati. E il governo continua a incentivare tutti"

di Elisabetta Ambrosi

Sos clima

Che cortocircuito: prima la siccità, adesso le alluvioni

In Italia – La perturbazione atlantica di una settimana fa ha prodotto gli effetti più notevoli a partire dalla Toscana, dove la sera di sabato 24 settembre piogge di inconsueta intensità (fino a 144 mm in 3 ore nel Grossetano) hanno fatto straripare corsi d’acqua minori inondando strade e intrappolando automobilisti. Tra domenica 25 e […]

di Luca Mercalli

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