Ben tornati al consueto appuntamento con la nostra newsletter ambientalista Fatto for future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi approfondisce tutti fallimenti del Pnrr nel campo della riduzione delle diseguaglianze e della mancata transizione ecologica, con un’intervista ad Adriana Maestro, direttrice della Scuola per l’Economia Trasformativa dell’Università per la Pace delle Marche.

Attraversiamo l’Oceano per analizzare con la lente ambientalista il ritorno di Trump alla Casa Bianca: insieme allo scrittore e docente universitario Stefano Rizzo cerchiamo di capire come mai il più grande piano ecologico, firmato da Biden nei primi due anni del mandato, non sia bastato alla rielezione. E ora The Donald appare più pericoloso rispetto al primo mandato, circondato solo da fedelissimi (molti senza alcuna competenza). Le politiche per favorire carbone e petrolio, secondo il Comitato scientifico Associazione Medici per l’Ambiente, faranno aumentare il costo delle assicurazioni e i rischi di malattie legate all’inquinamento.

Torniamo in Italia, con il racconto in prima persona dello scienziato Gianluca Grimalda, il lavoratore licenziato per essersi rifiutato di prendere l’aereo appellandosi all’emissioni nocive per l’ambiente. Lui si è rivolto ad un tribunale: sconfitto in primo grado, l’appello ha ribaltato il verdetto dandogli ragione. Ora ha annunciato la donazione di 75 mila per la causa green.

Per cambiare i nostri stili di vita, può essere utile ascoltare le maestre dello spirito, donne di diverse religioni che hanno dedicato la loro vita alla pratica meditativa. Lo ha fatto Erica Bassanini, fondatrice del Women Awakening Project e autrice del libro Donne che esplorano il divino (TerraNuova editore).

Buona lettura.

Il fallimento del Pnrr, l’economista Maestro: “Una visione tecnocratica che va contro le disuguaglianze e la transizione ecologica”

di Elisabetta Ambrosi

Era un cambio di passo evidente, perché affrontava gli effetti della crisi economica con grandi investimenti invece che con l’austerità. Serviva a dare una risposta solidale agli effetti della pandemia e, per quanto riguarda l’Italia, una risposta ai suoi problemi cronici: dal tasso di persone sotto la soglia di povertà assoluta, alle donne e giovani esposti a esclusione e disoccupazione, al declino del mezzogiorno, alla vulnerabilità del nostro paese ai cambiamenti climatici, ai rischi di frane e alle alluvioni nel degrado generale dei territori.

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Il libro

Contro i mercanti del clima

Di Giacomo Pellini

Left edizioni, pp. 108, euro 14.80

In un mondo sempre più caldo, c’è chi sceglie di alimentare il freddo del dubbio. Contro i mercanti del clima svela i meccanismi dietro il negazionismo climatico, analizzando dichiarazioni, battute e strategie di politici e giornalisti che negano il cambiamento climatico. Un viaggio nella macchina del negazionismo, dove la disinformazione si intreccia con l’interesse economico, minacciando il nostro futuro.

Giacomo Pellini. Laureato in cooperazione internazionale, è un giornalista ed esperto dei temi dell’ambiente e del clima.