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il Fatto Quotidiano
22 Giugno 2021
Fatto for future

Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Riccardo Antoniucci ci parla della tecnica, sempre più diffusa sulle Alpi, di coprire i ghiacciai con dei teli di plastica per ridurre lo scioglimento della neve in estate. Sempre sullo stesso tema, un’indagine sulle microplastiche, che sono aumentate vertiginosamente nel mondo anche a causa dei dispositivi di protezione individuale (leggi: le mascherine), ma l’Italia è indietro su norme e limitazioni. Legambiente lancia l’allarme sui nostri parchi urbani, diventati discariche a cielo aperto, mentre Fabio Valentini dell’associazione Mountain Wilderness accende i riflettori sul progetto della centrale a gas di Sulmona, che sorgerebbe su una zona a rischio sismico. Per finire l’appuntamento con i consigli di Elisabetta Ambrosi per vivere green: questa settimana parliamo di acque aromatizzate (spoiler: meglio evitarle).

Buona lettura

I ghiacciai “salvati” dalla plastica: quanto è sostenibile il geotessile usato in alta quota?

di Riccardo Antoniucci

Cime innevate impacchettate in teli di plastica. Sulle Alpi, dove ai ritmi attuali due terzi dei ghiacciai sono a rischio estinzione entro la fine del secolo, per combattere lo scioglimento si fa anche questo. Coperture di polipropilene geotessile bianco, spesso circa 4 millimetri e in grado di schermare i raggi solari, vengono installate d’estate su alcuni ghiacciai per ridurne la fusione.

Ad accendere i riflettori sulla pratica è stata di recente un’installazione della 17a Biennale di Architettura di Venezia. Il lavoro, intitolato Invisible mountain e visibile nel padiglione italiano curato da Alessandro Melis (più precisamente nella sezione “Sud globale”, a cura di Paola Ruotolo), è realizzato dagli architetti Giovanni Betti e Katharina Fleck, in collaborazione con l’Università delle Arti di Berlino.

(continua a leggere)


Il libro

La vita e i segreti delle farfalle

Scienziati, ladri e collezionisti che hanno inseguito e raccontato l’insetto più bello del mondo

(Aboca editore, pp. 300, euro 24)

di Wendy Williams

Le farfalle sono gli insetti più amati al mondo, fra i pochi a cui abbiamo permesso di entrare nelle nostre vite: le ammiriamo, le collezioniamo, siamo affascinati dalla loro bellezza. Ma cosa sappiamo realmente di loro? Da dove vengono? Qual è il loro ruolo? Cos’hanno di così magico da indurre alcuni a rischiare – e perdere, a volte – il patrimonio o la vita pur di catturarne una? L’autrice e giornalista scientifica Wendy Williams ha scritto un saggio unico nel suo genere, in cui ci svela i segreti di queste creature, veri e propri “fiori volanti”, molto più intelligenti e forti di quanto pensiamo. Ci insegna che le farfalle comunicano attraverso i loro splendidi e abbaglianti colori, che nel XVII secolo il loro studio rivoluzionò la nostra comprensione della natura ponendo le basi dell’ecologia, che la loro alleanza con altri esseri viventi è alla base della vita sul nostro Pianeta e che possono addirittura migliorare la nostra esistenza in molti modi concreti offrendo nuovi e sorprendenti modelli alla tecnologia medica. Scopriremo tante curiosità interessanti – le farfalle monarca, ad esempio, migrano per migliaia di chilometri ogni anno dal Canada al Messico, altre specie, invece, hanno imparato a ingannare le formiche in modo che queste si prendano cura di loro – ma purtroppo impareremo anche quanto le popolazioni di farfalle e falene siano in declino, un processo che ha cause diverse e noi potremmo fare molto per fermarlo…

Wendy Williams è una giornalista scientifica. Ha collaborato con il New York Times, il Wall Street Journal e il Boston Globe. Ha trascorso la sua vita all’aria aperta, attraversando l’Africa, passeggiando nei campi e nelle foreste dell’Europa ed esplorando le catene montuose e le praterie nordamericane. Vive a Cape Cod, in Massachusetts. È autrice del bestseller internazionale The Horse.

Il Covid ha aumentato i rifiuti di plastica, ma in Italia le lobby frenano le norme

Una stima al ribasso sostiene che gli adulti assumano 50.000 particelle di microplastica l’anno, mentre i bambini 40.000. Un report del Wwf lancia l'allarme sugli scarti di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale. Ma sulla Direttiva europea che limita l'uso dei derivati del petrolio il nostro Paese ha fatto scelte diverse, mettendo in primo piano gli interessi di fabbricanti e produttori

di Elisabetta Ambrosi

La campagna

Tre rifiuti ogni metro quadrato esaminato: i nostri parchi sono discariche a cielo aperto

Legambiente lancia il progetto “Bellezza al quadrato: un gesto che dà spazio alla natura”, con L’Oréal Paris e Garnier: per ogni prodotto* acquistato (*escluse le salviette struccanti) fino al 30 settembre, cinque metri quadri di verde saranno ripuliti in tutta Italia dai volontari dell'associazione

di Legambiente

Alla faccia della transizione ecologica

Mountain Wilderness: il gas non ci serve, ma autorizzano la centrale di Sulmona (zona a rischio sismico)

L'impianto dovrebbe essere utilizzato per il futuro gasdotto “Linea Adriatica”, che a dispetto del suo nome attraverserebbe da sud a nord le aree appenniniche. Il sito scelto è nei pressi di una faglia attiva. Ora la popolazione si sente minacciata

di Fabio Valentini, Associazione Mountain Wilderness

Verdi si diventa

Acque aromatizzate, un business che inquina e costa. Meglio il rubinetto, e qualche ricetta

L’Italia è il secondo consumatore di bottigliette al mondo: come documenta l’osservatorio Water Grabbing, che ha lanciato la campagna #stopacquainbottiglia, ogni italiano ne beve in media 208 litri l’anno, un’enormità, pagandola mille volte più dell’acqua di rubinetto

di Elisabetta Ambrosi

 

Solstizio d’estate, oggi è il giorno più lungo dell’anno (e arriva la prima ondata di calore): ecco 5 curiosità sul 21 giugno

Poi dal 22 giugno le giornate cominceranno ad accorciarsi gradualmente

di F. Q.

 
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