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il Fatto Quotidiano
15 Settembre 2020
Fatto for future

Con il Lockdown ci siamo illusi che l’inquinamento potesse fermarsi. L’aria pulita che abbiamo respirato quei giorni nelle nostre città già non c’è più. È stata solo una breve tregua. Ma l’emergenza pandemia è stata anche un’occasione per riflettere sul nostro stile di vita. Ora che tutto sta tornando alla normalità è ancora più importante concentrarsi sulla difesa dell’ambiente. Il Fatto si occuperà di tutto ciò che c’è da sapere sul cambiamento climatico, sulle nuove iniziative per un mondo più sostenibile, sui movimenti e le idee che circolano nel mondo. Con questa newsletter, che riceverete ogni martedì, prosegue l’appuntamento settimanale di Fatto for future. Buona lettura e buon clima.

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L'intervista

Daniele Quattrocchi (Extinction Rebellion): “Il mio sciopero della fame, da Bologna per il Pianeta”

L'attivista: "Il Comune non ha mai dato seguito a una dichiarazione di emergenza climatica votata dalla maggioranza a fine settembre. I politici continuano a ragionare su tempistiche quotidiane e non si rendono conto che è in ballo il futuro di tutti"

di Elisabetta Ambrosi

Effetti collaterali

La denuncia di 128 Ong: “300 milioni di indigeni cacciati in nome dell’ambiente”

Nel ridefinire le nuove zone protette del Mondo la bozza Onu rischia di ignorare i diritti umani che, secondo centinaia di associazioni, andrebbero tutelati al pari dell'ambiente.  Molti indigeni delle aree in questione rischiano di essere allontanati dalle zone in cui vivono. Ne è un esempio la vicenda del Wwf in Congo

di Maria Cristina Fraddosio

Fridays For Future: clima impazzito, incendi record in California. E in Italia che si fa?

Il governatore dello Stato Usa parla di eventi dovuti al Climate Change, ma poi incrementa del 190% le concessioni per l'estrazione del petrolio e del gas. E in Italia non si discute abbastanza

di Fridays For Future Italia

Surriscaldamento

Virus più resistenti e più morti, le conseguenze del clima impazzito: la stampa internazionale

Alcuni ricercatori svvizzeri hanno creato due popolazioni di enterovirus diverse, incubandole in acque calde e fredde. Esposti ai disinfettanti, i primi si sono dimostrati più forti dei secondi. Come se non bastasse, 400 mila decessi in Europa sarebbero da ricollegarsi alle condizioni ambientali

di Elisabetta Ambrosi

 

Clima ed ecosistemi al collasso, ma noi guardiamo altrove

In Italia – Dopo la breve rottura di fine agosto l’estate si è risollevata nella prima decade di settembre con temperature complessivamente sopra media di 1-2 °C, e punte di 34,2 °C a Napoli e 35,0 °C a Latina martedì 8. Intensi temporali tuttavia lunedì 7 tra Nord-Est, Emilia e Liguria e giovedì 9 in […]

di Luca Mercalli

 
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