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Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, con Elisabetta Ambrosi ci occupiamo della polemica che sta spaccando il mondo ambientalista: transizione energetica a zero consumo di suolo o impianti eolici e fotovoltaici industriali su aree agricole, selvatiche e montane?
Intervistiamo, poi, il climatologo e direttore del Copernicus Climate Change Service Carlo Buontempo, il quale rivendica il valore neutro dei dati scientifici: “Sono cittadini e politici che devono scegliere. Il mare s’innalza a prescindere dalle scelte sul riarmo”.
Con la rubrica La voce dei buoni, questa settimana andiamo a Cagliari per sentire la voce di Sergio Nuvoli, tutore dei minori stranieri non accompagnati, che ci rivela l’importanza strategica di figure come la sua.
Nello spazio dedicato alle associazioni Marevivo si concentra sul rischio per la nostra salute rispetto ai capi di abbigliamento che indossiamo, con tessuti sempre più derivanti dal petrolio. La Lipu si rivolge alla premier Meloni chiedendole di fermare la legge sulla caccia, che prevede la cattura di specie migratorie e doppiette in azione a febbraio: un ritorno agli anni ’60.
Buona lettura

Transizione energetica a zero consumo di suolo, il mondo ambientalista si è spaccato
di Elisabetta Ambrosi
Un piano di transizione energetica a “consumo di suolo zero”, fondato sull’impiego diffuso del solo fotovoltaico su superfici già artificializzate (tetti, aree dismesse, cave, infrastrutture) e sulla promozione delle comunità energetiche (CER). Nessuno spazio, invece, all’invasione dei progetti di impianti industriali di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili “che non presentano vantaggi né ambientali né economici”. E chiusura anche verso l’eolico perché implica ingente e irreversibile consumo di suolo. È la proposta (e la polemica) portata avanti dalla coalizione ambientale interregionale TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), formata da associazioni e comitati territoriali, che proprio di recente ha presentato il “Piano Nazionale di Transizione energetica a Zero consumo di suolo”, concepito su istanza del “Movimento Sindaci Italiani per una Transizione Energetica Rispettosa dei Territori”.
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Il libro

La nostra luna. Come la compagna celeste della Terra ha trasformato il pianeta, guidato l’evoluzione e fatto di noi ciò che siamo
Rebecca Boyle
Aboca editore, pp. 424, euro 26
Lungi dall’essere un semplice ornamento appeso al cielo, la Luna custodisce la chiave per risolvere alcune delle questioni fondamentali della scienza. Influisce sulle migrazioni, la riproduzione, i movimenti delle foglie e forse anche sul flusso del sangue nelle nostre vene. La Luna ci ha reso ciò che siamo, dalla nostra fisiologia alla nostra psicologia. In questo libro straordinario, la giornalista Rebecca Boyle riformula la storia delle scoperte scientifiche attraverso un’originalissima lente lunare, dalla Mesopotamia ai giorni nostri.
Rebecca Boyle è una giornalista scientifica statunitense.
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