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Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi si occupa di cibo sintetico. Ne scrive Vandana Shiva nel suo ultimo saggio, nel quale dimostra come si tratti dell’ultima frontiera del greenwashing: non è un caso che le grandi multinazionali stiano investendo in questo settore. In realtà, ci spiega l’attivista, i prodotti coltivati in laboratorio possono rivelarsi pericolosi per la salute dell’uomo e per la sopravvivenza del Pianeta.
Parliamo di vacanze sostenibili con il giornalista Massimo Acanfora il quale, in una particolare guida, sostiene che il camper può rivelarsi una soluzione pratica e comoda contro l’overtourism. I camperisti, infatti, scelgono spesso aree interne o piccoli borghi, rispettando ciò che trovano e favorendo le economie locali.
Per la rubrica La voce dei buoni, facciamo un giro tra i volontari della Penny Wirton, la scuola per stranieri fondata dallo scrittore Eraldo Affinati. Un luogo dove le culture si mischiano, per un arricchimento reciproco.
Nello spazio riservato alle associazioni, infine, ospitiamo i consigli della Società Italiana di Medicina Ambientale per contrastare gli eventuali danni prodotti alla pelle dal caldo eccessivo, e del comitato di cittadini Arca, che a Marina di Massa denuncia l’abbattimento di una pineta con i fondi del Pnrr.
Buona lettura.

Pericoloso per la salute e per l’ambiente: Vandana Shiva spiega perché il cibo sintetico è solo greenwashing
di Elisabetta Ambrosi
Un piatto di Golden Rice fortificato come prima portata, un secondo a base di Impossible Burger, un contorno di mozzarella sintetica e verdure nate da semi geneticamente modificati. È l’esempio di un possibile menu artificiale che presto potrebbe arrivare sulle nostre tavole. Ma il cibo artificiale prodotto in laboratorio, oggi tanto propagandato, non solo è una falsa soluzione al cambiamento climatico, ma sta creando la realtà distopica di un’agricoltura senza agricoltori, di un cibo creato facendo a meno delle aziende agricole. In più, richiede più materie prime ed essendo un prodotto ad alta intensità di energia e di risorse, fa aumentare le emissioni di gas serra. È la tesi, e insieme il grido di allarme, lanciato dalla fisica, attivista politica e ambientalista Vandana Shiva nel suo ultimo libro tradotto in italiano Mangiare è un atto intelligente. Difendere un cibo vero per salvarci dall’estinzione (Terranuova).
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Il libro

A fuoco. Il mondo brucia. È ora di disobbedire
di Gianluca Grimalda
18 euro, pp. 400, Feltrinelli
Grimalda è stato il primo lavoratore dipendente licenziato per il suo rifiuto di prendere un aereo. In questo libro racconta il perché della sua scelta, coerente con la sua decennale esperienza di “viaggiatore lento” orientata a ridurre le proprie emissioni di CO².
La sua vicenda lavorativa e affettiva si intreccia al racconto del viaggio di 28.000 chilometri – dall’isola di Bougainville, nelle Isole Salomone, alla Germania – percorsi in nave, treno, pullman, camion, taxi, per 650 ore di viaggio effettivo in 72 giorni. Il viaggio lento offre la possibilità di mettere così “a fuoco” gli abitanti della “periferia globale” e di ascoltare le perdite da loro già sofferte in relazione al cambiamento climatico in corso, le loro paure, speranze, e le loro forme di adattamento.
Grimalda è ricercatore in scienze sociali e attivista climatico.
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