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il Fatto Quotidiano
14 Novembre 2025
I commenti
L'editoriale di Marco Travaglio
 

Risposta sbagliata

Dopo il cronista licenziato per domanda sbagliata (che in realtà era giusta: perché la Russia dovrebbe pagare la ricostruzione dell’Ucraina e Israele non dovrebbe pagare quella di Gaza?), il giornalismo italiano tocca un’altra vetta inesplorata: l’intervista censurata per risposte sbagliate. L’intervistato è il ministro degli Esteri russo Lavrov: il Corriere gli aveva inviato una serie […]

 
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Separare i detenuti dai telefoni cellulari

Se proprio è urgente, per il funzionamento della giustizia italiana, intervenire per una separazione delle carriere, sarebbe allora il caso di impegnarsi seriamente a separare i detenuti dai telefoni cellulari. È usando il telefono dall’interno delle loro celle, infatti, che riescono a proseguire la loro carriera criminale. E magari si riuscirebbe anche a separare le […]

di Antonio Massari

 
 

I giochi di parole di Allen, le capre in Nuova Zelanda e gli argomenti (di) Folli

In un Paese dove tutto va a commedia, niente di meglio che affidare il nodo delle inquietudini contemporanee alle proprie Pagine di diario. Fra gli argomenti usati dagli opinionisti per denigrare il voto politico che non condividono, il più stupido è quello dell’utilità. Stefano Folli, per esempio, se ne è servito su Repubblica per commentare […]

di Daniele Luttazzi

 
 

Riformano i magistrati tirando i dadi col baro

In un grande capolavoro della letteratura francese, Gargantua e Pantagruel di Rabelais, si narra di quel giudice Bridoye che decideva le sue cause mettendo i fascicoli dei due litiganti l’uno di fronte all’altro (visum visu) e tirando i dadi. Dadi piccoli per le cause difficili, dadi grandi e belli per quelle più fluide e meno […]

di Maria Agostina Cabiddu *

 
 

Cronaca nera e processi in tv: l’ennesima “authority” inutile

Una serialità malata si sta impossessando, come un demone, della televisione italiana. Da tempo ne occupa sempre più i programmi, sia quelli dell’informazione sia quelli dell’intrattenimento, non risponde a regole deontologiche giornalistiche, né a valutazioni morali, si fa beffe delle raccomandazioni di qualsivoglia autorità siano esse culturali, religiose o politiche, è ligia soltanto alla regola […]

di Giandomenico Crapis

 
 

Ma ieri la Cassazione ha davvero sepolto le inchieste a Milano?

Gioiscono i due “sindaci” di Milano: Giuseppe Sala, quello eletto, e Manfredi Catella, quello acclamato, via chat, dall’(ex) assessore Giancarlo Tancredi. Dopo la doppia decisione di ieri su Milano della Cassazione, Sala ha dichiarato: “La Suprema corte smentisce la Procura. Ma purtroppo vedo che la Procura continua ad andare avanti senza tener conto che il […]

di Gianni Barbacetto

 
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