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il Fatto Quotidiano
19 Novembre 2022
Che c'è di Bello

Prosegue l’appuntamento con Che c’è di Bello, il nostro inserto culturale del sabato tradotto in newsletter. Potete così scoprire con noi i nuovi film, le serie tv, le uscite in libreria, il personaggio letterario del momento.
Buona lettura.


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L'estratto

Scrittori tutti d’oro. La raccolta postuma di Pietro Citati

Pubblichiamo alcune pagine dell’ultimo libro postumo. Su Dickens e i romanzieri dell'800 diceva: “un peccato mortale non amarli”

di FQ Extra

Cinema

“Spaccaossa”: il maxi-schermo ritrova l’impegno

Ha gusto e sostanza l’opera prima del palermitano Vincenzo Pirrotta, supportato da Ficarra e Picone e dalla fotografia di Daniele Ciprì

di Federico Pontiggia

 

“Il grande gioco” lo conducono i procuratori, non i calciatori

Otto episodi dedicati al business del pallone, tra interessi, mafie, capricci e poca sportività

di Anna Maria Pasetti

 
Teatro e arte

Il caos con stile dedicato a PPP

Hanno debuttato con “Pa’”: poesia, vita e morte di Pasolini

di Filippomaria Pontani

 

“Rubens a Genova”: il pittore innamorato della Superba, tanto da fingersi italiano

Lo speciale rapporto con la città ligure rivive all’interno dell’esposizione a Palazzo Ducale, che raccoglie capolavori del periodo italiano dell’artista

di Angelo Molica Franco

 
Libri

“Piccole cose da nulla” di Claire Keegan: come salvare donne sfruttate

Ambientato in un'Irlanda cupa come i pensieri che sfiorano il protagonista, il romanzo della scrittrice 54enne è stato già tradotto in 30 lingue ed è candidato al prossimo Booker Prize

di Carlotta Vissani

 

Torna il serial killer del Po: il nuovo thriller di Sandrone Dazieri

Ambientato nella landa padana del cremonese, un giallo ad alta dose di adrenalina e con un intreccio notevole

di Fabrizio d'Esposito

 
Ritratto

Flannery O’Connor: la grazia e l’efficacia del realismo cristiano

La scrittrice ha vissuto solo 39 anni. In lei c’è una forte impronta cattolica, ma senza alcun misticismo

di Crocifisso Dentello

 

La storia di Chelsea (Elizabeth) Manning e il lato oscuro delle guerre Usa

Strano che nella copertina delle memorie di Chelsea Manning ci sia solo il suo primo nome e non Elizabeth. Perché la vicenda del soldato(a) Usa, che per prima permette a Wikileaks di caricare notizie e immagini sulle guerre sporche degli Stati Uniti, è una storia che è totalmente intrecciata con l’evoluzione della sua identità di […]

di Salvatore Cannavò

 
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