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il Fatto Quotidiano
14 Gennaio 2023
Che c'è di Bello

Che c’è di Bello, il nostro inserto culturale del sabato tradotto in newsletter. Potete così scoprire con noi i nuovi film, le serie tv, le uscite in libreria, il personaggio letterario del momento.
Buona lettura.


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Il film da vedere

Il matriarcato lieve ma resistente di Pietro Marcello

La terza opera del cineasta Pietro Marcello, girata in Francia, è poetica e bucolica. Una piccola storia in dialogo con la Storia

di Anna Maria Pasetti

 

Con “Babylon” Hollywood torna goliardica e oltraggiosa

Con un Pitt da Oscar: negli Usa è andato male, ora spera nell’Europa

di Federico Pontiggia

 
Teatro e arte

Saverio La Ruina: metti un giorno, in Via del Popolo

Il premio Ubu torna nella sua Calabria per un racconto di un luogo, una famiglia, un’Italia che non c’è più

di Maddalena Oliva

 

Della bellezza non si butta via niente. Il riciclo è l’anima della scultura

L’abbandono è il destino della bellezza. Non esistono opere d’arte dell’antichità che siano nello stato in cui furono create. Alla Fondazione Prada di Milano arriva “Recycling Beauty”, terzo e ultimo appuntamento di un ciclo iniziato nel 2015 sui riusi del classico

di Angelo Molica Franco

 
Libri

L’estinzione dell’uomo bianco genera il panico

Immagina un’umanità “nera” in cui il pregiudizio etnico è finalmente superato e abolito

di Carlotta Vissani

 

Bimbi rapiti e uccisi a Stoccolma: il secondo capitolo della trilogia di Läckberg & Fexeus

Nella contemporanea Svezia dal cupo disincanto esistenziale, accentuato da alcolismo, sesso da Tinder e così via, c’è una comunità chiusa che aggrega solitudini nel nome del dolore e di Epicuro

di Fabrizio d'Esposito

 
In altre parole

Gore Vidal: “A 25 anni, avevo già avuto mille incontri sessuali”

Scrittore, contro-biografo dell’America bigotta, dandy, sceneggiatore, attore e odiatore

di Crocifisso Dentello

 

Ricolfi scortica il Pd, ma resta ossessionato dai diritti Lgbt

Ricolfi coglie l’abbaglio della sinistra moderata per i fasti della globalizzazione lasciando scoperta la protezione dei ceti più deboli. Continua, però, ad avere un’ossessione per i diritti civili, come se la Turco-Napolitano o il codice Minniti non fossero prodotti della stessa sinistra italiana

di Salvatore Cannavò

 
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