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il Fatto Quotidiano
1 Ottobre 2022
Che c'è di Bello

Torna l’appuntamento con Che c’è di Bello, il nostro inserto culturale del sabato tradotto in newsletter. Potete così scoprire con noi i nuovi film, le serie tv, le uscite in libreria, il personaggio letterario del momento.

Buona lettura.


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Narrativa italiana

Quel marziano di Buzzati, autore (e pittore) spaziale

Si apre oggi al MuFant una mostra dedicata all’estro fantastico e fantascientifico dello scrittore: prime edizioni di libri, articoli, tele e giocattoli

di Massimo Novelli

Il film da vedere

“La notte del 12”: il femminicidio è anche un thriller

Grande successo in Francia per un film sulla provincia più subdola

di Federico Pontiggia

 

Anna Frank rivive grazie all’indagine dell’amica Kitty

Folman adatta il “Diario” in un’opera di animazione didattica e visionaria, dal punto di vista di una ragazzina di oggi

di Anna Maria Pasetti

 
Teatro e arte

Cambio sesso: ho un passato nazista

“Un cazzo ebreo”, su identità e Shoah, funziona benissimo sul palco grazie a Cherstich e Pizzigallo

di Camilla Tagliabue

 

I Pittori di Pompei, 100 opere ‘dipingono’ una società tutta immersa nel mito

A Pompei si scontravano l’officina dei Vettii e la Casa dei pittori. Più blasonata la prima

di Angelo Molica Franco

 
Libri

Uomini che corrono coi lupi, alcol e botte

Buona la seconda per il Booker Prize, Douglas Stuart, che qui narra l’infelice infanzia di Mungo

di Carlotta Vissani

 

La capitana Noémie “ritrova” la faccia con un cold case nella Francia rurale

Noémie Chastain alle sei del mattino è alla testa della sua squadra per un blitz in casa di uno spacciatore

di Fabrizio d'Esposito

 
In altre parole

“La fantasia è fertile soltanto quando è futile”

Torna in libreria “Mašen’ka”, il primo romanzo scritto in esilio dal geniale russo

di Crocifisso Dentello

 

Lettere a Liviuccia: la vita privata, ma sempre politica, di Giulio Andreotti

È l’incipit delle lettere personali che Giulio Andreotti inviava alla moglie durante le pause estive, lei in vacanza a badare alla prole e lui nelle stanze del potere

di Salvatore Cannavò

 
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