Non solo gli asili nido non saranno gratis per tutti, ma le poche famiglie che rientreranno nei requisiti dovranno comunque pagarselo. L’Iva sui prodotti per l’infanzia e sugli assorbenti sale al 10%. Per un governo che diceva di voler sostenere donne e maternità, le misure inserite in Manovra sono un bel paradosso. La verità è che la destra al potere reitera schemi patriarcali senza preoccuparsi davvero di parità di genere e di salario, inclusione delle minoranze, contrasto alla violenza. Eppure, sostiene la filosofa statunitense Judith Butler, una vera democrazia dovrebbe necessariamente essere femminista e antirazzista, perché ogni forma di discriminazione impedisce la realizzazione della democrazia stessa: “È doloroso– spiega nell’intervista che ha concesso a Maria Cristina Fraddosio – vedere come spesso i politici di destra cerchino di incutere timore nell’opinione pubblica dipingendo idee terrificanti e false sul genere, sulla razza o sui migranti. Essi traggono vantaggio dalla circolazione di questi fantasmi, perché possono aumentare il proprio potere”. La fondatrice degli studi di genere e docente a Berkeley è stata insignita del dottorato honoris causa in “Gender studies” dall’Università di Bari.
Proprio ieri è stato pubblicato il report Ue sull’uguaglianza di genere: Riccardo Antoniucci ci spiega come l’Italia sia sotto la media europea, soprattutto sul fronte del lavoro: l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) parla di “progressi più lenti rispetto agli altri Paesi”. In generale, le statistiche migliorano un pochino, ma non quelle sui femminicidi.
A proposito di diritti che non bisogna mai dare per assodati: Natascia Ronchetti ci racconta come, a San Marino, a un anno e mezzo dalla legge che ha finalmente reso legale l’aborto (con una normativa tra le più avanzate d’Europa), l’assetto politico traballante rischia di far avanzare i conservatori e quindi di mettere in discussione persino il referendum popolare.
Elisabetta Ambrosi si occupa invece di una ricerca della Fondazione Libellula che fotografa gli adolescenti e la percezione della violenza. I risultati sono disarmanti: per esempio, il 39% dei ragazzi intervistati ritiene che controllare di nascosto il cellulare e i profili di qualcuno non sia una forma di aggressività. La gelosia risulta ammissibile. Eppure l’81%, che sale al 91% tra le ragazze, ha sentito commenti positivi o negativi sul corpo.
Per la pagina culturale, infine, la scrittrice Morena Pedriali Errani ci trasporta nel mondo dei Sinti, popolo perseguitato solo perché diverso. Giuseppe Cesaro ha letto per noi il suo romanzo.
Buona lettura.
A cura di Silvia D’Onghia
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