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14 Ottobre 2020
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“Per tutti questi secoli le donne hanno avuto la funzione di specchi, dal potere magico e delizioso di riflettere raddoppiata la figura dell’uomo”: sono passati quasi cent’anni, ma l’affermazione di Virginia Woolf (Una stanza tutta per sé, 1928) non è invecchiata di un giorno. E se provassimo finalmente a romperlo, quello specchio, e a guardare senza filtri la persona che abbiamo davanti? Quanto gli uomini conoscono davvero le donne e quanto le donne si conoscono in profondità? Non abbiamo le risposte, ma proviamo a raccontare, “A parole nostre”, che nessuno specchio deformante ha motivo di esistere.
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A cura di Silvia D’Onghia
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Progetti e salute
All'Irccs di Roma il 73% dei ricercatori è costituito da personale femminile, la quasi metà di loro ha meno di 35 anni. Ci sono 37 direttrici su 60 laboratori. La Fondazione è convenzionata con il Servizio sanitario, ma una contesa economica con la Regione Lazio rischia di mandare in frantumi un'eccellenza nazionale
di Silvia D’Onghia
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Cervelli che tornano
A 11 anni ha costruito il suo primo robot, a 14 ha parlato dal palco del Ted come prima Digital Champion d'Europa. Ha studiato al Mit di Boston e adesso, a 19 anni, è a capo di un'azienda
di Michela A.G. Iaccarino
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Non per tutti
Diventano legge due provvedimenti dell'Aifa sulle terapie ormonali, che d'ora in poi dovranno essere distribuite dal Servizio sanitario dopo l'ok di "specialisti che operano all'interno di team multidisciplinari con comprovata esperienza nel supporto delle persone con disforia di genere/incongruenza di genere". Ed è questo il problema: di centri così ce ne sono pochissimi in Italia
di Sarah Buono
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La rivoluzione sulla pista da ghiaccio
Avversata dai giudici che desiderano preservare la vecchia scuola, l'atleta giapponese è stata rivoluzionaria: nessuna prima di lei era riuscita in quel salto. Ha rinnovato sia l’immagine fredda e distaccata di questo sport, sia il repertorio di coreografie statiche e posate attraverso performance brillanti ed energiche
di Angelo Molica Franco
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La mostra
Al Palazzo dell'Arte di Milano fino al 7 febbraio saranno esposti 300 scatti della fotografa, che dagli anni Settanta vive e lavora con la popolazione amazzonica. Nel 1992 il loro territorio fu demarcato, ma oggi, con il governo Bolsonaro, è nuovamente sotto l'attacco di cercatori d’oro, tagliatori di legna e fondamentalisti evangelici
di Maria Cristina Fraddosio
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