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Qualche giorno fa, subito dopo essere stata inaugurata dalla rettrice Polimeni e dal sindaco Gualtieri, una panchina rossa contro la violenza sulle donne è stata distrutta dai collettivi dell’Università La Sapienza di Roma e da Non una di Meno. Perché – hanno spiegato le attiviste – “non abbiamo bisogno di panchine, ma di centri antiviolenza e di consultori”. E in effetti, negli stessi giorni, la Capitale si trova a combattere contro la chiusura, da parte della Regione Lazio, dello storico consultorio di via delle Sette Chiese, un presidio sanitario che copre un bacino d’utenza vastissimo. Non parliamo, però, di cronaca locale: come ha potuto verificare Elisabetta Ambrosi, da Nord a Sud è in atto un vero e proprio attacco ai consultori, che sono servizi pubblici gratuiti, spazi contro la violenza di genere e per la promozione dell’educazione sessuale e dell’affettività nelle scuole. Da Trieste a Catania, ovunque le donne stanno lottando per il riconoscimento di un diritto sancito dalla 194.
E a proposito di legge sull’aborto, che Meloni e la destra sostenevano di non voler smantellare: Federica Di Martino ci racconta che è stata appena depositata una proposta di legge (106mila le firme raccolte contro le 50mila necessarie) che obbligherebbe i medici a far ascoltare il battito cardiaco dell’embrione alle donne che vogliono, invece, interrompere una gravidanza. Una pratica, spinta dalle associazioni antiabortiste, che nei fatti avviene già in molti ospedali.
Con Paolo Dimalio torniamo a occuparci di violenza di genere. Lo ha ripetuto tante volte, in questo mese, la famiglia Cecchettin: contro i femminicidi bisogna educare gli uomini. Andrea Pracucci già da un paio d’anni segue questa indicazione. Insieme al collettivo Mica Macho, combatte giorno dopo giorno, nella vita quotidiana, l’idea del maschio patriarca “che non deve chiedere mai”. Mica Macho ha una pagina Instagram da 22mila follower, ma un diluvio di critiche ha travolto il post che rilanciava il messaggio di Elena Cecchettin.
Molto passa attraverso l’educazione alla sessualità e ai sentimenti. Ben vengano, in assenza di misure politiche, le iniziative individuali. Michela Iaccarino ha intervistato Fortuna Imperatore, una psicologa che, per rispondere alle esigenze emotive dei più giovani, sta creando una serie di videogame che tirano in ballo persino Freud.
Per la pagina culturale, infine, tornano i racconti satirici di Amalia Caratozzolo, che questo mese ci consegna la prima parte di un dizionario utile a… sopravvivere alle relazioni amorose.
Buona lettura.
A cura di Silvia D’Onghia
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