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il Fatto Quotidiano
11 Maggio 2022
A parole nostre

Si è parlato tanto di maternità negli ultimi giorni, dopo le parole incredibili della stilista Elisabetta Franchi sul lavoro da dare alle donne che hanno passato il “giro di boa”. Noi che il giro di boa lo abbiamo passato da qualche anno, ma che prima di allora avevamo avuto la fortuna di incontrare datori di lavoro diversi da lei, abbiamo pensato di dedicare molti articoli di questo numero proprio alla maternità. Non nel senso in cui la intende Franchi, però, né nel senso in cui la intendono Pillon e i Pro Vita. Perché non esiste una sola e univoca definizione di maternità: può essere il paradiso, certo, ma anche l’inferno. Come ci ricorda la scrittrice Romana Petri, che esce domani con un libro dedicato proprio alla “Mostruosa maternità”, in cui mette in fila le storie delle donne che hanno preferito il dolore alla gioia. Le abbiamo chiesto di spiegarci qual è la strada che conduce al pozzo nero, quello che la maggior parte delle donne lambisce dopo il parto.

E quante di noi si sono sentite, o si sentono, inadeguate. La società ci cuce addosso un modello irraggiungibile: quello della madre perfetta, che sorridendo prepara il ciambellone per gli amichetti dei figli dopo dieci ore di lavoro appresso a una carriera brillante. Rappresentazioni pubblicitarie che non esistono, lo sappiamo, ma che ci procurano i peggiori sensi di colpa. Ci sentiamo quasi tutte, almeno una volta nella vita, una “Mammadimerda”, per dirla con un famoso blog ironico curato da Francesca Fiore e Sarah Malnerich e oggi divenuto un libro. Elisabetta Ambrosi, che lo ha letto per noi, ci racconta come l’unica soluzione per sopravvivere è “accogliere la nostra inadeguatezza e inalberarla come un vessillo”.

Gli uomini, del resto, non si sentono quasi mai inadeguati nel loro ruolo di padri (o difficilmente lo danno a vedere). Eppure anche da loro può cambiare l’approccio a quel giro di boa di cui parlava Franchi. Maddalena Ronchi, ricercatrice della Bocconi, ha condotto uno studio sui ruoli apicali e decisionali nelle aziende e parla di “Effetto figlia”: “I papà di bimbe femmine sono più consapevoli dei divari esistenti e più sensibili alle barriere che le donne devono affrontare. Questo incide anche sulla parità salariale”. Federica Crovella l’ha intervistata per noi.

Restiamo in qualche modo in tema di bambini anche con Angelo Molica Franco, che ci parla oggi di una mostra e di un volume dedicati alla fotografa Viviane Maier, che nella Chicago degli anni Cinquanta e Sessanta faceva la tata pur di potersi mantenere libera (anche dal mondo editoriale americano). E pure con Giuseppe Cesaro, che attraverso una particolare biografia, ci fa scoprire la vita di Maria Sybilla Merian, la scienziata che – dopo una gravidanza finita malissimo – decide di lasciare il marito per dedicarsi anima e corpo alla sua passione per gli insetti.

Torna, poi, il nostro appuntamento con l’ironia pungente (usando un eufemismo) della nostra Amalia Caratozzolo, che nella sua catalogazione degli uomini questa volta è alle prese con il “tromba-amico” per eccellenza, Giove, re degli dei diventato famoso per le sue scappatelle.

Chiudiamo, invece, con una pubblicazione importante: il collettivo di fumettiste Moleste ha dato alle stampe “Fai rumore”, nove storie contro la violenza e il sessismo. Ce ne parla Maria Cristina Fraddosio.

Buona lettura

A cura di Silvia D’Onghia

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Il contributo

Mostruosa maternità: tutte le strade che portano le donne nel pozzo nero

Romana Petri arriva in libreria con una raccolta di vite di donne che non hanno avuto la capacità di preferire la gioia al dolore: padrone, gelose, aguzzine. E A Parole Nostre dice: “Si è forse raccontata a lungo una storia non vera sull’amor materno?”

di Romana Petri

Imperfette e felici

MammadiMerda, il miraggio della conciliazione: evviva la nostra inadeguatezza

Francesca Fiore e Sarah Malnerich, curatrici del blog ironico, hanno pubblicato un volume in cui sfatano il mito falso del multitasking e dello slogan, altrettanto falso, per cui “volere è potere”

di Elisabetta Ambrosi

La ricerca

Effetto figlia: i manager-padri di bimbe migliorano il gender gap

Maddalena Ronchi, ricercatrice dell’Università Bocconi, ha condotto uno studio sui ruoli apicali e decisionali nelle aziende: “I papà di femmine sono più consapevoli dei divari esistenti e più sensibili alle barriere che le donne devono affrontare. Questo incide anche sulla parità salariale”

di Federica Carla Crovella

L'icona

Viviane Maier, la fotografa che faceva la tata per rimanere libera

Da Utet un volume che sfata alcuni facili miti che sono stati costruiti intorno all'artista e restituisce altre verità: per esempio, il suo disturbo ossessivo-compulsivo, che la convinse a non sviluppare la maggior parte dei suoi scatti per il timore dei furti. A Torino un'esposizione “Inedita”

di Angelo Molica Franco

La lezione

Maria Sybilla Merian: una scienziata insegnò alle donne a essere farfalle

La scrittrice finlandese Selja Ahava ripercorre la vita dell'esploratrice tedesca che amava e dipingeva gli insetti. E che, contro la volontà del marito (dal quale, infatti, si separò) pubblicò volumi scientifici

di Giuseppe Cesaro

Rapporti speciali

Giove, l’erotomane compulsivo diventato il simbolo dei tromba-amici

Il re degli dei deve la sua notorietà e celebrità alle sue pittoresche avventure amorose: da Danae a Leda alla madre di Alessandro Magno. Tutte sedotte e abbandonate (con figli a seguire). Ma la domanda da porsi è un'altra: perché Giunone rappresenterebbe la virtù femminile?

di Amalia Caratozzolo

Comics

Fai rumore (contro violenza e sessismo): il progetto del collettivo Moleste

Nove storie “per osare”, ciascuna raccontata in 15 tavole in chiave intima, profonda e travolgente: “Nessuno può farlo per te, ma non devi farlo da sola”

di Maria Cristina Fraddosio

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