La scorsa settimana la Camera ha approvato, con 190 voti favorevoli e nessuno contrario, il disegno di legge recante disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica: 18 articoli che vanno dal rafforzamento delle misure in tema di ammonimento al potenziamento di quelle di prevenzione, passando per la formazione del personale giudiziario. Un passo avanti? Piccolo. Ciò che è saltato all’occhio, però, è che, a fronte dell’unanimità su un pacchetto che va fondamentalmente a inasprire il Codice Rosso (che, come abbiamo visto negli anni, non funziona da deterrente), a Montecitorio si è consumata una spaccatura maleducata tra la maggioranza di governo e l’opposizione dei 5 Stelle. Il leghista Rossano Sasso ha bollato come “porcheria” che incita i bambini alla “masturbazione” (nientepopodimeno…) una proposta di legge per l’introduzione a scuola dell’educazione affettiva e sessuale. A presentarla è stata la capogruppo M5S in commissione Femminicidi, Stefania Ascari, che al nostro Luca De Carolis oggi spiega la ratio con cui è stata pensata la norma: “Vado di continuo negli istituti, ascolto e quando posso chiedo: ‘Vorreste che ci fossero corsi su questo?’. Tutti gli studenti dicono di sì. Spiegano che nelle loro famiglie non se ne parla, e che l’argomento è un tabù”.
E infatti, secondo una ricerca condotta da Durex, solo il 9% degli adolescenti si rivolge alla famiglia. L’accesso alle informazioni e alle conoscenze continua ad avvenire prevalentemente su internet, con il 45,3% degli intervistati che va incontro al rischio di fake news e informazioni scorrette. Un esempio? Come ci spiega Federica Di Martino, il 62,5% dei giovani ascoltati ha dichiarato di affidarsi unicamente al coito interrotto, percepito come un metodo contraccettivo efficace sia per le gravidanze indesiderate che per le malattie sessualmente trasmissibili.
Con Roberta Zunini torniamo in Iran, dove non solo è morta la 17enne Armita – picchiata dalla polizia morale sulla metropolitana, perché non indossava il velo islamico –, ma è stata nuovamente arrestata la nota avvocata per i diritti umani, Nasrin Sotoudeh. L’hanno fermata proprio durante il funerale della ragazza, e non solo per non aver coperto testa e collo: è stata accusata di “aver disturbato la sicurezza mentale della società”. Ancora una volta, le donne di Teheran si trovano a combattere nell’indifferenza mondiale.
Antonella Ciancio ci racconta, invece, una bella storia. Nel prestigioso campionato americano di basket, l’Nba, è arrivato il primo arbitro trans non binario. Nella lingua italiana non abbiamo ancora le desinenze per “classificarlo”, a meno di non inserire lo schwa, ma Che Flores – questo il suo nome – ha voglia di dimostrare ai giovani che si può esistere, a prescindere dalla propria identità di genere.
Restiamo in tema di ragazzi anche nella pagina letteraria: Elisabetta Ambrosi ha intervistato una docente dell’Accademia Italiana del Galateo, Shubha Marta Rabolli, la quale ha scritto un libro per spiegare agli adolescenti come, attraverso le buone maniere, si possa insegnare il rispetto per gli altri.
Buona lettura.
A cura di Silvia D’Onghia
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