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- 19:20 - Covid: Paita (Iv), 'perplessità su audizione Arcuri, arrivare al più presto alla verità'
Roma, 16 gen (Adnkronos) - "L’audizione di oggi del commissario Arcuri in commissione di inchiesta Covid mi lascia perplessa: non si è potuto approfondire facendo domande, e questo non ha permesso di avere un panorama complessivo". Lo ha detto la senatrice di Italia viva Raffaella Paita, componente della commissione di inchiesta sull’emergenza Covid, al termine dell’audizione di Arcuri.
"Ci sono tanti punti e dubbi che vorremmo fossero chiariti, per essere più precisi nella ricostruzione della vicenda delle mascherine, ma non solo. Non si possono aspettare tempi lunghi, bisogna arrivare alla verità al più presto possibile", aggiunge Paita.
- 19:19 - Covid: FdI, 'Arcuri evasivo, dovrà rispondere a nostre domande'
Roma, 16 gen (Adnkronos) - "Lo Stato italiano, in ragione di una sentenza del Tribunale di Roma, deve risarcire con oltre 203 milioni di euro un’azienda, la Jc Electronics, per l’annullamento ritenuto illegittimo di una consistente commessa di mascherine. Quest’oggi l’allora commissario della struttura emergenziale Covid, Domenico Arcuri, è stato convocato in commissione parlamentare per chiarire la sua posizione, eppure non ha fatto altro che minimizzare, denigrare altri auditi, sindacare sull'operato di società private anziché, come doveva, rendere conto di ciò che ha fatto o omesso di fare la struttura commissariale da lui gestita". Lo dicono i parlamentari di Fratelli d’Italia componenti della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
"Non ha sciolto alcuno dei nodi relativi alla maxicommessa per 1,2 miliardi di euro di mascherine, glissando gli elementi centrali della vicenda. Nella prossima seduta dovrà rispondere alle nostre domande, perché per Fratelli d’Italia è doveroso verso i cittadini italiani ricercare la verità su quella stagione costellata di troppe ombre", concludono gli esponenti di FdI.
- 18:08 - Trasporti: Caruso (sindaco Cosenza), 'Salvini sarà credibile se stanzierà risorse AV Sa-Rc'
Roma, 16 gen (Adnkronos) - "Il Ministro Salvini sfugge al confronto e ieri non si è presentato neanche alla Camera per rispondere al question time sulla volontà o meno di realizzare l’AV Salerno-Reggio, confermando la possibilità che si vuole operare questo scippo alla Calabria per come da mesi riteniamo e che abbiamo corredato di fatti e atti concreti nella partecipata conferenza stampa del 14 gennaio u.s. tenuta a Roma". Lo dice il sindaco di Cosenza Franz Caruso.
"Il Mit, dopo lunghi silenzi, oggi sostiene che solo per impulso del Ministro sono stati avviati i lavori della tratta Battipaglia-Romagnano per 2,9 miliardi a valere su PNRR. Evidentemente detto impulso deve essere stato piuttosto debole e risulta, comunque, tardivo, atteso che difficilmente anche i lavori di tale lotto 1° potranno concludersi entro il 31/12/26, ragion per cui, verosimilmente, le risorse non spese del PNRR dovranno essere compensate e integrate con risorse nazionali -prosegue Caruso-. Il Fondo Complementare è, invece, insufficiente, per come abbiamo ampiamente dimostrato e lo stesso Salvini lo conferma dichiarando che 7 miliardi del Pnc non sono bastevoli per la realizzazione dei lotti 1b e 1c per collegare Romagnano con Praia".
"La risposta del MIT alle nostre sollecitazioni, dunque, risulta ancor più inquietante e preoccupante, soprattutto laddove si afferma che per detti lotti è in corso l’iter autorizzativo e che solo al termine dello stesso saranno reperite le risorse in quanto, tale ipotesi, è in evidente contrasto con tutte le norme in materia di opere e contabilità pubblica che attendono la preventiva copertura finanziaria", dice ancora il sindaco di Cosenza.
(Adnkronos) - "Giustificazioni, queste, che risultano fantasiose boutade in quanto le risorse, ed il Ministro dovrebbe saperlo, vanno stanziate in modo trasparente, chiaro e preventivo. Non di meno, quando il Ministro richiama l’ avvenuto avvio delle procedure di gara per il raddoppio della Galleria Santomarco, a valere sempre sul Pnc, omette di spiegarne le ragioni, ritenendo semplicisticamente di richiamare non meglio specificate difficoltà tecniche, per le quali di colpo, da più di un anno, da ogni documento o sito ufficiale Mit o FS, è sparita ogni traccia del lotto Praia-Tarsia previsto in origine e che naturalmente, a Montalto, si sarebbe dovuto collegare alle nuove gallerie per proseguire verso Reggio", spiega Caruso.
"A questo punto è lecito chiedersi come mai queste generiche difficoltà tecniche richiamate da Salvini, non furono rilevate sin da subito da RFI quando, al costo di 35 milioni, elaborò uno studio di fattibilità molto approfondito che concludeva giustamente con la scelta del cd “tracciato interno” ritenendolo l’unico idoneo per una nuova linea AV che servisse anche la fascia ionica e le zone importanti della sibaritide, della Basilicata e del crotonese. Difficile pensare che uno studio del costo di 35 milioni di euro non sia stato a suo tempo corredato da rilievi e relazioni idrogeologiche approfondite", prosegue.
"Ora ed improvvisamente, però, si parla di un lotto Praia-Paola, senza che esista un accenno di progetto e mistificando la realtà, perché chiunque capirebbe, anche solo dopo un passaggio in treno, che sul fronte tirrenico una nuova linea AV potrebbe essere realizzata solo interamente ed in modo illogico in galleria", dice ancora il sindaco di Cosenza.
(Adnkronos) - " questo punto è grande il sospetto ed il timore, quindi, che la vera intenzione del Ministro Salvini sia quella di completare il tutto a Romagnano per poi, per come spavaldamente affermavano i tecnici RFI nel corso del dibattito pubblico svoltosi a Praia, semplicemente procedere ad una velocizzazione della linea tirrenica", sottolinea Caruso.
"Per cui la nostra ipotesi di scippo dell’AV alla Calabria non ha nessun approccio ideologico, ma si concretizza nella semplice constatazione dei fatti. Un modo solo ha il ministro Salvini per rispondere correttamente alle nostre istanze: procedere all’immediato reperimento e stanziamento delle risorse e dare incarico a RFI e Italferr di riprogettare il rimanente secondo lotto seguendo le risultanze dello Studio di fattibilità originario che prevedeva una linea centrale a servizio di tutto il Mezzogiorno", conclude.
- 18:05 - Centro: Borghi, 'Iv presente sia a Orvieto che a Milano, serve opera condensazione'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - “Sappiamo di non essere la condizione autosufficiente a rappresentare tutto il centro, ma siamo senz’altro la condizione necessaria per affrontare questo tipo di percorso. Ricordo che i nostri gruppi parlamentari di Camera e Senato si chiamano Italia Viva-Il Centro, e quindi chi se non noi, se non Italia Viva, è titolata ad aprire una discussione su questo mondo? Non da monopolista ma sicuramente da protagonista. Ci confronteremo lungo questa direzione”. Lo dice a Radio Leopolda il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, che sabato parteciperà all’evento di Milano di Comunità democratica.
“Saremo presenti sia ad Orvieto, con la senatrice Paita e il senatore Scalfarotto, che a Milano con l’onorevole Maria Elena Boschi e il sottoscritto. Il centro riformista – spiega Borghi – è all’indomani di tre grandi big bang, quindi in una condizione di polverizzazione della massa e di frammentazione dell’energia, come conseguenza di tre grandi fenomeni politici che hanno caratterizzato gli ultimi due anni: l’affermazione a destra di una leader di destra estrema, quella speculare a sinistra di Elly Schlein, che ha messo in difficoltà l’ala riformista del Pd, e infine l’esperienza del Terzo polo e la sua archiviazione con le evidenti e note responsabilità di chi lo guidava, il senatore Calenda. Ci sono quindi tanti frammenti che girano nell’etere, tanta energia sparsa, e serve quindi una operazione di condensazione”.
- 17:39 - Covid: Boccia, 'contributo Pd costruttivo se lavoro commissione serio'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - “Come Pd abbiamo partecipato oggi ai lavori della commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid, con un preciso intento: verificarne la credibilità e il rigore scientifico nelle attività di analisi e di indagine. Come tutti i gruppi parlamentari sanno, abbiamo presentato a Montecitorio una proposta di legge per modificare i profili di questa commissione, nata con una grave forzatura della maggioranza riguardante le sue competenze". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto in commissione Covid dopo l’audizione Domenico Arcuri.
"Anche oggi è emerso con evidenza qual è il crinale su cui si svolgerà il confronto: una discussione che non può essere fatta senza considerare preventivamente, e sempre, i profili scientifici che hanno guidato l’azione dello Stato e delle sue articolazioni territoriali, a partire dalle Regioni. La gestione di quella tragica emergenza non può essere spiegata e compresa senza inquadrare la genesi della pandemia, che vedeva difficoltà oggettive di tutte le strutture preposte a rispondere alle necessità. E tutto questo si lega a doppio filo al ruolo della Protezione civile e della struttura commissariale: altrimenti non si spiegherebbe perché nacque una struttura commissariale con quelle caratteristiche e perché fu coinvolta la stessa Invitalia. Se si parte da un approccio serio e complessivo il nostro contributo non mancherà. Se invece questa commissione serve in modo strumentale per fare processi politici sommari o a discutere come avvenuto oggi, di contratti che riguardano interessi di singoli, sganciati da una discussione complessiva che ha riguardato la vita del Paese, allora l’orizzonte dei nostri lavori sara molto limitato e saremo conseguenti".
"Un conto è discutere delle grandi questioni scientifiche e sanitarie che furono affrontate e portarono a scelte di rilevanza nazionale e internazionale che hanno cambiato la storia della sanità e dei rapporti con l’Europa (come dimostra anche la nascita del PNRR), altro conto è discutere di società, sponsorizzate dalla maggioranza, e invitate anche in una nota festa di partito, che da vendere materiale elettrico sono passate a vendere mascherine, venendo poi rappresentate come fossero multinazionali. La distanza è enorme e questo da il senso della delicatezza del quadro che abbiamo di fronte. Siamo lo Stato e abbiamo il dovere di garantire rispetto e rigore ad ogni nostra azione, a maggior ragione in questo contesto. Ci auguriamo che in questa sede vengano ascoltati molti dei protagonisti, scienziati, medici, tecnici, di quella stagione. Forse per questo sarà necessaria una riunione della commissione stessa sulle linee programmatiche del lavoro. Riteniamo che vadano chiarite bene, le finalità dell’attività della Commissione, per approfondire ogni aspetto della vicenda pandemica connessa al Covid 19”.
- 17:32 - Giustizia: Gianassi (Pd), 'provvedimento pessimo e pericoloso, da destra furore ideologico'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - “Il giudizio del Partito Democratico in merito al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere è pessimo. Ci siamo opposti e continueremo ad opporci a un provvedimento che è sbagliatissimo. La maggioranza ha assunto un atteggiamento punitivo nei confronti della magistratura. Non è un sospetto: sono le parole degli esponenti di governo a dirlo. Basti ricordare le parole di Matteo Salvini che dopo le sentenze dei giudici sul caso Albania, disse che occorreva mettere mano alla Costituzione e fare la separazione delle carriere. La verità è che è sgradita l'autonomia e l'indipendenza della magistratura. Tuttavia, non esiste una democrazia al mondo che non riconosca il principio e il valore dell'autonomia e dell’indipendenza della magistratura”. Così il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia.
“Questa destra – ha aggiunto l’esponente dem - è ossessionata dal furore ideologico. Continua a riproporre battaglie vecchie di 30 anni, mentre tutto il mondo è cambiato. Poiché è assolutamente incapace di guardare al futuro, si rifugia nella bandiera ideologica, in presenza di un comparto della Giustizia che è fragilissimo e che avrebbe bisogno, non di ideologia ma di fatti e azioni concrete. La destra ha appena approvato la manovra di Bilancio che taglia 500 milioni di euro per la giustizia dal 2025 al 2027. Il processo telematico è in tilt, i giudici di pace rinviano le udienze al 2023, il carcere e’ al collasso e di fronte a tutti i problemi della Giustizia il governo si volta dall'altra parte”.
“Questo provvedimento – ha concluso Gianassi - è pericoloso perché cancella il quadro che, sulla Giustizia, avevano saputo fare con grande saggezza i costituenti, ricostruendo l'Italia democratica. Questa riforma cambia norme, che garantivano equilibrio, e introduce una traiettoria molto pericolosa che oggi inizia e che domani può concludersi con la sottomissione del Pubblico Ministero all'esecutivo. Scenari davvero gravi che dobbiamo contrastare. Continueremo la nostra battaglia anche fuori dall'Aula di Montecitorio”.
- 17:24 - Infezioni in gravidanza, scoperti meccanismi implicati nell'autismo
Roma, 16 gen. (Adnkronos Salute) - Il disturbo dello spettro autistico (Asd) è una condizione complessa nella quale le persone hanno difficoltà a stabilire relazioni sociali normali, usano il linguaggio in modo anomalo o non parlano affatto e presentano comportamenti limitati e ripetitivi. Inoltre, le persone con Asd possono anche presentare sintomi comuni ad altre condizioni, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), ansia e disturbi del sonno. Un studio innovativo pubblicato su 'Molecular Psychiatry', compiuto da un team di ricerca guidato da Claudia Bagni, professoressa ordinaria di Biologia applicata presso il Dipartimento Biomedicina e prevenzione dell'Università di Roma Tor Vergata e presso il Dipartimento di Neuroscienze fondamentali dell'Università di Losanna in Svizzera, svela nuovi meccanismi legati proprio al neurosviluppo di questa patologia che ad oggi, a livello mondiale, è diagnosticata a 1 bambino su 100, come riportato dall'Oms, aprendo una potenziale strada a future ricerche e possibili interventi terapeutici.
I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da una significativa eterogeneità. Sebbene l'eziologia rimanga in gran parte sconosciuta, gli esperti ritengono che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa contribuire all'insorgenza di questi disturbi. Un elemento che ha suscitato particolare attenzione - riporta una nota - è l'attivazione del sistema immunitario materno durante la gravidanza, conosciuta come Maternal Immune Activation (Mia). Questa condizione, che si verifica in seguito a infezioni materne durante la gestazione, è stata associata a un aumento dell'insorgenza di disordini del neurosviluppo nella prole. Tuttavia, i meccanismi molecolari che collegano le infezioni in gravidanza ai danni neuronali nel feto rimangono ancora poco conosciuti.
In questo studio, il gruppo guidato da Bagni ha esplorato l'interazione tra l'assenza della proteina Fragile X Messenger Ribonucleoprotein 1 (Fmrp), responsabile della sindrome dell'X Fragile, la principale causa monogenetica di Asd, e l'attivazione del sistema immunitario materno o Mia, un possibile fattore di rischio associato all'Asd. Per questa scoperta i ricercatori hanno collaborato con Muna Hilal, che ha svolto gli studi di comportamento animale presso la piattaforma Neuro-Bau, diretta dal co-autore Leonardo Restivo, Università di Losanna.
"I nostri risultati - spiega Bagni - rivelano che l'attivazione del sistema immunitario materno, in una finestra temporale critica dello sviluppo prenatale, può influenzare lo sviluppo cerebrale del feto, portando nella prole a disturbi del comportamento associati ad autismo. Tuttavia, negli animali Fmr1 Ko, il modello genetico di autismo studiato, la Mia non sembra aggravare i sintomi. Il nostro studio indica la possibile presenza di meccanismi disfunzionali comuni che potrebbero essere alla base dell'autismo causato sia da mutazioni genetiche che ambientali".
"Questi meccanismi - aggiunge Eleonora Rosina, ricercatrice del team Bagni - coinvolgono alterazioni di una specifica via molecolare, nota come mTor-Fmrp, cruciale per la funzionalità neuronale e la comunicazione sinaptica". "E' importante sottolineare - conclude Giorgia Pedini, ricercatrice Università degli Studi di Roma Tor Vergata - che l'attivazione della risposta immunitaria durante la gravidanza riduce i livelli di Fmrp nell'ippocampo della prole, una regione del cervello chiave per l'apprendimento, la memoria e alcuni aspetti legati alla socializzazione".