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- 18:29 - Ucraina: Zelensky, 'subiamo perdite, armi arrivano troppo lentamente'
Kiev, 15 set. (Adnkronos) - Le truppe ucraine stanno subendo ingenti perdite perché le armi occidentali arrivano troppo lentamente per equipaggiare adeguatamente le forze armate. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn.
La Russia ha guadagnato terreno in alcune parti dell'Ucraina orientale, compresa la zona di Pokrovsk. Zelensky ha affermato che la situazione a est è "molto dura", aggiungendo che metà delle brigate ucraine lì non è equipaggiata.
- 18:21 - Tumori, Di Maio (Aiom): "In oncologia più voce ai pazienti con questionari ad hoc"
Barcellona, 15 set. (Adnkronos Salute) - "Come ti sei sentito oggi?", "Ti senti nervoso?", "Provi dolore?", "Hai nausea e vomito?", "Riesci a fare una lunga passeggiata?". A queste domande rispondono sempre più pazienti oncoologici attraverso questionari ad hoc, i Patient-Reported Outcomes, ovvero esiti/risultati riportati dal paziente. “I PRO sono un report diretto della condizione del paziente, senza il filtro, l’interpretazione e la modifica da parte degli operatori sanitari. Sono ormai considerati gold standard per la valutazione dei sintomi soggettivi, sia nella pratica clinica negli studi clinici. Pur essendo consapevoli della complessità dei Pro come endpoint, i risultati mostrati nel corso sia degli ultimi anni da vari studi clinici dell’impatto di questo strumento sulla qualità di vita dei pazienti supportano nell’incoraggiare un cambiamento culturale e gestionale da parte delle direzioni sanitarie sull’opportunità di far interagire la cartella clinica elettronica con gli strumenti in grado di raccogliere i PRO".
"Anche in oncologia, usando questi strumenti, possiamo dare più voce ai pazienti – sottolinea Di Maio – sono loro a riferirci direttamente benessere o malessere durante il percorso diagnostico terapeutico che stanno affrontando. In ambito oncologico abbiamo sempre usato degli endpoint tradizionali per descrivere i trattamenti e la loro tossicità, un'attività questa misurata dai clinici con gli esami strumentali e non dai pazienti". Però, "un conto è raccogliere il punto di vista del paziente semplicemente nel colloquio col paziente durante la visita - fa notare l'oncologo - un conto utilizzare degli strumenti 'validati', che si chiamano PROMS - Patient Reported Outcome Measures, che ci consentono di raccogliere le informazioni fornite dai paziente. In questi ultimi anni, i PROMS sono diventati sempre più importanti in due ambiti. Nella ricerca clinica - perché conosciamo meglio la qualità di vita, il benessere complessivo e i sintomi soggettivi del singolo paziente – e nella pratica clinica perché aiutano il rapporto medico-paziente, che va oltre al colloquio durante la visita".
Altro "aspetto importante la lettura in tempo reale dei questionari – sottolinea l’oncologo – che consente una gestione migliore del singolo paziente. Tra le domande, ad esempio, una ricorrente viene fatta sulla 'fatigue’', che è una condizione che accomuna molti pazienti oncologici. A volte il medico non si accorge di questo sintomo o lo sottovaluta".
- 18:16 - Maltempo: 7 persone annegano per inondazioni tempesta Boris
Vienna, 15 set. (Adnkronos) - Sette persone sono annegate in Austria, Polonia e Romania e altre quattro risultano disperse nella Repubblica Ceca. Questo il bilancio delle conseguenze della tempesta Boris, che continua a colpire l'Europa centrale e orientale, portando piogge torrenziali e inondazioni che hanno costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case. Da giovedì, ampie zone dell'Austria, della Repubblica Ceca, dell'Ungheria, della Romania e della Slovacchia sono state colpite da forti venti e piogge insolitamente intense.
- 18:14 - Napoli, 20enne investito e ucciso dopo una lite
Napoli, 15 set. - (Adnkronos) - Un 20enne è stato investito e ucciso dopo una lite nella notte a Marano di Napoli. Un automobilista coetaneo della vittima in caserma. All'alba di oggi, carabinieri della sezione Radiomobile maranese erano intervenuti in via del Mare a Marano di Napoli, per un incidente stradale. A perdere la vita il 20enne Corrado Finale, mentre è rimasto ferito un amico 18enne. Oggi pomeriggio la svolta: i carabinieri hanno individuato il possibile investitore, attualmente trattenuto in caserma in attesa di ulteriori accertamenti. Al momento si attendono indicazioni dall’autorità giudiziaria, ma si fa largo l'ipotesi dell'omicidio volontario dopo una lite.
- 18:13 - Tumori: cancro vescica, con immunoterapico perioperatorio migliora sopravvivenza
Barcellona, 15 set. (Adnkronos Salute) - Migliorare la sopravvivenza e ridurre il rischio di recidiva (e di morte) nel carcinoma della vescica muscolo-invasivo. Obiettivi possibili grazie al primo regime immunoterapico perioperatorio con durvalumab. E’ quanto emerge dallo studio di fase 3 NIAGARA presentato oggi durante il simposio presidenziale del Congresso 2024 della European Society for Medical Oncology (Esmo) che riunisce in questi giorni a Barcellona migliaia di oncologi da tutto il mondo, e contemporaneamente pubblicati nel The New England Journal of Medicine.
A un’analisi ad interim predefinita dello studio, i pazienti trattati con il regime perioperatorio ( prima e dopo l’intervento) con durvalumab mostrano una riduzione del 32% del rischio di progressione di malattia, di recidiva, di non completare la chirurgia prevista o di morte rispetto al braccio di confronto. La Efs media stimata non è stata raggiunta nel braccio durvalumab rispetto a 46,1 mesi nel braccio di confronto. Si stima che il 67,8% dei pazienti trattati con il regime durvalumab fosse libero da eventi a due anni, rispetto al 59,8% del braccio di confronto. I risultati dell’endpoint secondario di sopravvivenza mostrano che il regime perioperatorio con durvalumab ha ridotto il rischio di morte del 25% rispetto alla chemioterapia neoadiuvante pre-cistectomia radicale. La sopravvivenza mediana non è stata raggiunta in entrambi i bracci. L’82,2% dei pazienti trattati con il regime durvalumab è vivo a due anni rispetto al 75,2% del braccio di confronto.
"Lo studio NIAGARA dimostra che l’aggiunta dell’immunoterapia con durvalumab, prima e dopo la chirurgia, può rappresentare una strategia innovativa, in grado di cambiare la pratica clinica per i pazienti con tumore uroteliale della vescica infiltrante operabile – afferma Lorenzo Antonuzzo, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Clinica all’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università di Firenze -. Questo regime immunoterapico permette di migliorare in modo significativo i due endpoint principali dello studio, cioè la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza globale. Il dato sulla sopravvivenza globale è particolarmente rilevante in una popolazione di pazienti complessa da trattare, come quella colpita dal tumore uroteliale della vescica infiltrante. Pur trattandosi di una neoplasia localizzata a livello della vescica, è più aggressiva rispetto a quella non infiltrante e può estendersi localmente fino a invadere gli strati muscolari e l’intera parete vescicale".
Nello studio che ha coinvolto circa 1000 pazienti, "sono stati utilizzati il trattamento neo-adiuvante, cioè perioperatorio, costituito dalla chemioimmunoterapia e durvalumab in monoterapia dopo l’intervento chirurgico – continua Antonuzzo -. Il braccio di confronto è costituito dalla chemioterapia neoadiuvante. NIAGARA è il primo studio registrativo in cui un regime immunoterapico, prima e dopo l’intervento chirurgico, prolunga la sopravvivenza in questa patologia".
"Il trattamento standard, per circa 20 anni, è stato costituito dalla chemioterapia neoadiuvante seguita dalla chirurgia, ma la metà dei pazienti va incontro a recidiva o progressione di malattia, per cui resta un bisogno clinico ancora insoddisfatto – sottolinea Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) -. Inoltre, in Italia, il trattamento delle forme infiltranti operabili è variegato, perché vi sono pazienti che vengono trattati direttamente con la chirurgia. Gli importanti risultati dello studio NIAGARA possono costituire uno stimolo all’utilizzo della terapia neoadiuvante in tutti i pazienti. Va anche sottolineato che il regime chemioimmunoterapico è ben tollerato e sicuro".
Nella gestione della malattia "e per garantire il miglior percorso terapeutico, è fondamentale il team multidisciplinare, che deve comprendere, tra gli altri, il radiologo, il chirurgo, l’oncologo, l’urologo e l’anatomo patologo – conclude Di Maio -. Il tumore della vescica è uno dei più frequenti, nel 2023 in Italia sono stati stimati 29.700 nuovi casi. È una neoplasia subdola, perché nelle fasi iniziali può essere del tutto asintomatica. I primi segni d’allarme sono sintomi urinari, ad esempio difficoltà a urinare e minzioni frequenti, e la presenza di ematuria, cioè sangue nelle urine. Il principale fattore di rischio è il fumo di sigaretta, a cui si aggiunge l’esposizione professionale a determinate sostanze cancerogene, come ammine aromatiche e nitrosamine".
Il carcinoma della vescica è il nono tumore più comune a livello mondiale, con più di 614.000 diagnosi all’anno. Il carcinoma della vescica muscolo invasivo rappresenta circa un quarto dei casi di tumore della vescica. Nel setting con Mibc circa 117.000 pazienti vengono trattati con lo standard di cura. La terapia standard comprende la chemioterapia neoadiuvante e la cistectomia radicale. Tuttavia, anche dopo la cistectomia, i pazienti sono soggetti a tassi elevati di recidiva e ad una prognosi sfavorevole. Circa il 50% dei pazienti sottoposti alla chirurgia per la rimozione della vescica va incontro a recidiva. Sono fortemente necessarie opzioni terapeutiche che prevengano la recidiva dopo la chirurgia.
- 18:06 - Ucraina: Mosca, 'distrutto treno che trasportava armi straniere'
Mosca, 15 set. (Adnkronos) - Nelle ultime 24 ore, le truppe russe hanno distrutto un treno delle forze armate ucraine che trasportava armi straniere e un magazzino con missili e proiettili. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che le truppe russe hanno colpito inoltre siti di stoccaggio di droni e imbarcazioni senza pilota, officine per la produzione di componenti per missili tattici-operativi e attrezzature nemiche in 148 regioni.
- 17:38 - Mo: media, 'serie di attacchi israeliani nel sud del Libano'
Beirut, 15 set. (Adnkronos) - I media libanesi riportano la notizia di una serie di attacchi aerei israeliani nella zona di Mahmoudiyeh, situata circa 10 chilometri a nord di Metula, al confine con il Libano.