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- 12:33 - Ucraina: risoluzione M5s, 'governo si impegni per de-escalation e per pace'
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Il governo italiano, in merito alla crisi ucraina, si impegni "a imprimere una concreta svolta per profondere il massimo ed efficace sforzo sul piano diplomatico, in sinergia con gli altri Stati membri, per l'immediata cessazione delle operazioni belliche in territorio ucraino e l’avvio, con iniziative multilaterali o bilaterali, di negoziati utili a una de-escalation militare, per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una Conferenza di pace da tenersi sotto l’egida delle Nazioni Unite, portando il nostro Paese finalmente a farsi capofila di un percorso di soluzione negoziale del conflitto che non lo impegni in ulteriori forniture di materiali di armamento, per il raggiungimento di una soluzione politica in linea con i principi del diritto internazionale". Così la risoluzione del Movimento 5 stelle, a prima firma Francesco Silvestri, in occasione delle comunicazione della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
I pentastellati chiedono alla presidente del Consiglio anche di "non dare seguito alla richiesta di revocare le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo di cui all’invito del Parlamento europeo contenuto nel paragrafo 8) della risoluzione approvata lo scorso 19 settembre; a farsi promotore di azioni di moral suasion nei confronti degli altri Stati membri dell’Unione affinché non raccolgano l’invito di cui al paragrafo 8) della suddetta risoluzione del Parlamento europeo circa l’uso da parte dell’Ucraina delle armi fornite dai Paesi occidentali in territorio russo, al fine di scongiurare la preoccupante deriva bellicista delineatasi nell’agenda europea e di cui la risoluzione del 19 settembre rappresenta una conferma; in analogia con quanto già avviene a livello degli altri Stati membri dell’Unione, a comunicare a ciascuna Camera, nelle rispettive Assemblee, in merito alle autorizzazioni di invio di armamenti, anche con riferimento al loro potenziale offensivo, procedendo alla declassificazione degli allegati contenenti la lista di armamenti inviati ed eventualmente da inviare e l’eventuale autorizzazione al loro utilizzo in territorio russo".
In conclusione, il Movimento 5 stelle chiede di "scongiurare la distrazione sia di ulteriori risorse di bilancio interne sia a valersi su fondi europei a favore del co-finanziamento dell'industria della difesa, in particolare per la produzione di armamenti, nonché a evitare il sostegno militare all’Ucraina con almeno lo 0,25 % del loro PIL annuo, come dalla proposta avanzata dal Parlamento europeo, e a sostenere il costante invio di aiuti umanitari per la popolazione ucraina, nonché il rafforzamento delle misure di accoglienza adottate per le persone in fuga dalla crisi bellica, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti minori, anche al fine di assicurare la tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e alle esigenze dei soggetti più fragili, tra cui donne, anziani e disabili".
- 12:31 - Ue: in risoluzione definitiva maggioranza spunta parte su sanzioni Russia
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Nel testo della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni al Senato salta la parte relativa alla valorizzazione del potenziale del Mercato Unico, mentre compare - rispetto alla bozza circolata ieri - l'impegno del governo a promuovere "una piena ed efficace applicazione delle sanzioni nei confronti della Federazione russa" e "ad adottare ulteriori effettive misure per contrastarne l'elusione, anche attraverso Paesi terzi".
Confrontando il testo provvisorio a cui le forze politiche di centrodestra hanno lavorato nelle scorse ore con quello definitivo presentato oggi a Palazzo Madama emerge che al punto 16, dove si chiede all'esecutivo di "lavorare con gli altri Stati membri e con le Istituzioni europee, anche sulla base delle proposte contenute nel 'Rapporto Letta' e nel 'Rapporto Draghi'" è sparita la seguente dicitura: "per favorire la piena valorizzazione del potenziale del Mercato Unico ed un urgente rilancio della competitività europea, che richiede risorse consistenti derivanti sia da possibili strumenti comuni che da investimenti privati, per cui resta essenziale il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali". Nella risoluzione definitiva inoltre compare l'invito al governo a lavorare per l'approvazione del Patto per il Mediterraneo "ispirato a un nuovo approccio paritario" della Ue nei confronti dei Paesi del vicinato Sud.
- 12:30 - 'Connect minds, enable innovation', tema dell'edizione 2025 di Rebuild
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione. La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.
Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile - commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.
Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.
L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.
“La vera trasformazione del settore - afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.
A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano. E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.
- 12:29 - 'Connect minds, enable innovation', tema dell'edizione 2025 di Rebuild
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione. La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.
Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile - commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.
Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.
L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.
“La vera trasformazione del settore - afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.
A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano. E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.
- 12:26 - Parlamento: Bonelli batte Schlein e Fratoianni nella dichiarazione dei redditi
Roma, 15 ott (Adnkronos) - In attesa di un confronto esteso a tutto il campo largo (o fronte progressista) al momento è Angelo Bonelli a dichiarare un reddito imponibile maggiore tra i leader del centrosinistra. Nella dichiarazione dei redditi 2024 del deputato di Avs figura un imponibile di 102.802 euro. A seguire, il leader di Sinistra italiana e anche lui deputato Avs Nicola Fratoianni con 98.979 euro. Sul podio Elly Schlein, che dichiara 98.471 euro di imponibile. Mancano ancora, però, le documentazioni patrimoniali relative al 2024 di Giuseppe Conte, Carlo Calenda e Matteo Renzi. Il leader di Iv lo scorso anno dichiarò un reddito di ben 3,2 milioni di euro.
- 12:25 - Anytime Fitness, raggiunto il traguardo di 50 club in Italia
Roma, 15 ott. - (Adnkronos) - Ha raggiunto il traguardo di 50 club aperti in Italia Anytime Fitness, il più grande franchising al mondo del settore e l’unico presente in tutti i continenti, noto per garantire all’interno delle proprie palestre un servizio d'eccezione per 365 giorni all’anno, Pasqua e Natale compresi. Sbarcato in Italia soltanto nel 2016, il franchise statunitense ha infatti inaugurato con la recente apertura della sua seconda palestra a Bergamo - in Via Andrea Fantoni 1/B - il suo 50esimo club all’interno del Paese, annunciando ambiziosi progetti per il futuro.
“L’apertura del 50esimo club Anytime Fitness in Italia è un traguardo che ci riempie d’orgoglio - ha commentato Roberto Ronchi, AD di Anytime Fitness Italia - ma siamo consapevoli che si tratta di un obiettivo che fa parte di un percorso più ampio, destinato a darci grandi soddisfazioni anche in futuro. Qui in Italia, sin dalla nostra prima apertura nel 2016, abbiamo trovato terreno fertile per diffondere la nostra filosofia di fitness. E oggi, quasi 10 anni dopo, siamo ancora più convinti che questo Paese abbia uno straordinario potenziale di sviluppo, che il nostro brand ha tutta l’intenzione di cogliere”.
La storia del brand in Italia ha infatti inizio nel 2016 grazie ad un imprenditore italo australiano che, intravedendo nel franchise fondato nel 2002 negli Stati Uniti un grande potenziale di sviluppo, decide di acquistare la licenza per distribuire il marchio Anytime Fitness nella Penisola. Da allora, la crescita del marchio all’interno del Paese non si è mai arrestata, e dopo un iniziale concentrazione dello sviluppo sulle aree di Roma e Milano, l’attenzione del franchising si è spostata su scala nazionale, arrivando a presidiare con uno o più club la maggior parte delle regioni italiane.
Raggiunto il traguardo dei 50 club in Italia, però, Anytime Fitness guarda ora al suo sviluppo futuro sul territorio nazionale. Il brand, che all’interno del Paese ha già all’attivo 50mila iscritti e mira a chiudere il 2024 con un volume d’affari generato di oltre 35 milioni di euro (nel 2023 lo stesso dato era già superiore ai 30 milioni), punta adesso a svilupparsi ulteriormente all’interno della Penisola, raggiungendo l’obiettivo di 60 club entro la fine del 2024. Il proposito più sfidante del franchise, tuttavia, rimane quello a lungo termine, che punta ad arrivare a 400 club sul territorio italiano nei prossimi 10 anni.
A garantire il successo del franchise in passato e per il futuro, le sue caratteristiche innovative: le palestre di Anytime Fitness si distinguono infatti non solo per essere aperte 365 giorni all'anno, ma anche per avere un approccio assistenziale inclusivo, dove trainer e istruttori qualificati si dedicano a ciascun cliente, offrendo un supporto personalizzato agli obiettivi e alle capacità di ogni iscritto. Caratteristica molto apprezzata del brand, inoltre, anche l’interconnessione dei suoi club a livello globale: grazie alla chiavetta magnetica che viene consegnata al momento dell’iscrizione, ogni socio può accedere in qualsiasi palestra Anytime Fitness d’Italia e del mondo in qualunque momento. Peculiarità che hanno determinato, sin dalla sua nascita, il successo del brand a livello globale: il franchise, infatti, è oggi presente in 42 Paesi con oltre 5.400 club e più di 5 milioni di iscritti, attestandosi come la catena di fitness in franchising che cresce più velocemente a livello globale.
- 12:19 - Ue: Monti a Meloni, ''nazionalismo economico' ostacolo a competitività
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "Io credo che sia stato un errore del suo governo, nel marzo scorso, acquiescere alla pressione forte francese e tedesca che ha portato anche l'Italia ad aderire alla decisione del Consiglio europeo di lasciare molto più spazio libero ai governi nazionali nel dare gli aiuti di Stato. Questo si è tradotto in un vantaggio per le imprese tedesche a danno, in particolare, delle imprese italiane". Così l'ex premier e senatore a vita Mario Monti, in aula al Senato intervenendo nel dibattito successivo alle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo.
La premier "ha sottolineato come il tema della competitività in Europa sia centrale -dice Monti - ed è motivo di orgoglio per tutti che l'Ue si sia rivolta a due personalità italiane, Enrico Letta e Mario Draghi. Le loro analisi hanno avuto una grande risonanza. Ma non vorrei che ciò che fa titolo delle loro analisi faccia ombra a ciò che rimane sotto la crosta. Il vero problema che ostacola la competitività ha un nome - indica Monti -: 'nazionalismo economico', ovvero la resistenza degli Stati membri a lasciare giocare lo spazio economico più ampio che hanno voluto creare".
"Stiamo attenti - ha messo in guardia Monti - a non risentire nelle nostre proposte economiche di un'eccessiva influenza di una parte di Europa che forse ha già dato il meglio che poteva dare". Al contrario, per il senatore a vita, "sono da coltivare da parte dell'Italia quei paesi meno potenti, orfani del Regno Unito più vicini alle idee che lei - dice Monti rivolgendosi a Meloni - ha voluto portare avanti di maggiore apertura, innovazione e accettazione delle sfide della globalizzazione".