Articoli di Davide Casati →
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- 12:14 - Fisco: Schlein, 'pronti al dialogo per abbassare tasse su lavoro, ma destra non tocca i privilegi'
Roma, 10 ott (Adnkronos) - "Vorremo abbassare la tassazione sul lavoro, ma loro non toccano i privilegi, fanno un fisco corporativo". Lo ha detto Elly Schlein a L'aria che tira.
- 12:14 - **Quirinale: Nato e crisi ucraina, Mattarella a Cracovia per Vertice Arraiolos**
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Le prospettive di approfondimento delle relazioni transatlantiche in tempi di sfide e minacce globali, cercando di rafforzare la cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati Uniti, con un'attenzione particolare alla crisi ucraina, vista anche la sede che ospiterà l'incontro. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà da stasera in Polonia, a Cracovia, dove domani si svolgerà il ventunesimo incontro del Gruppo Arraiolos, il vertice informale che riunisce i Capi di Stato non esecutivi dell'Unione europea. Sullo sfondo le imminenti elezioni presidenziali americane e l'assunzione del semestre di presidenza europea da parte di Varsavia a partire dal prossimo primo gennaio.
Al centro del confronto la verifica delle possibilità di arrivare ad una soluzione del conflitto ucraino, fermo restando, come più volte ribadito dal Presidente Mattarella, che "la pace non vuol dire sottomissione e abbandono dei principi della dignità di ogni Stato e del diritto internazionale, né sottomissione alla prepotenza di chi pensa di affermarsi con l’uso delle armi". Attenzione poi al ruolo dell'Unione europea nella ricostruzione dell'Ucraina, alla questione della sicurezza energetica, emersa con particolare forza proprio all'indomani dell'invasione russa e legata al tema della transizione verde. Inevitabile, naturalmente, una panoramica sulle principali problematiche legate al rafforzamento dell'integrazione europea all'inizio della nuova legislatura dell'Unione.
Del Gruppo di Arraiolos, che prende il nome dalla città portoghese che nel 2003 ospitò il primo vertice su iniziativa del Presidente del Portogallo, Jorge Sampaio, fanno parte i Capi di Stato di Italia, Austria, Bulgaria, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
- 12:13 - Malattia mentale, esperti: "Almeno 2 mld di euro e 30% di personale in più"
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - I disturbi mentali costano all'Europa circa 800 miliardi di euro all'anno. L'Italia, però, destina soltanto circa il 3% del Fondo sanitario nazionale alla salute mentale. Per affrontare adeguatamente le sfide poste da queste patologie, è necessario un incremento di almeno 1,9 miliardi di euro nei prossimi 3 anni, per raggiungere la percentuale minima del 5%. La salute mentale ha bisogno di almeno 2 miliardi in più e del 30% di personale in più, pari a circa 7.500 operatori. Tanti ne mancano, infatti, per poter prendere in carico tutte le persone che hanno bisogno di aiuto, secondo il Collegio nazionale dei direttori dei Dipartimenti di salute mentale.
Proprio per sottolineare l'importanza della salute mentale per il benessere complessivo dell'individuo e per rivendicare un ruolo da protagonisti nelle scelte che riguardano questa materia, diversi Comuni italiani hanno dato vita a 'Everyone4MentalHealth', un'iniziativa della Rete Città sane Oms, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità - ricorda una nota - con l'obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica a sviluppare politiche e programmi per il benessere di cittadini e cittadine. Per tutto ottobre, mese in cui ricorre la Giornata mondiale della salute mentale che si celebra oggi, gli enti locali aderenti all'iniziativa promuoveranno incontri, attività e confronti su questo tema. Diverse le città che hanno già aderito alla chiamata della Rete, che rimarrà aperta nei prossimi mesi, organizzando iniziative sui loro territori: Milano, Verona, Torino, Ancona, Monza, Bergamo, Cisternino, Udine, San Mauro Pascoli , ma altre si aggiungono in queste ore.
"La Rete Città Sane Oms - afferma Lamberto Bertolé, presidente della Rete e assessore al Welfare e salute del Comune di Milano - nasce da un presupposto che ancora oggi, nonostante la lunga pandemia ci abbia dimostrato il contrario, fatica a trovare accoglimento e riscontro nella gestione del sistema sanitario nazionale: le città sono i luoghi dove si manifestano le esigenze di salute dei cittadini e delle cittadine e devono quindi essere protagoniste della costruzione delle strategie e della programmazione degli interventi. Da sempre la salute mentale viene considerata un tema di serie B nonostante, soprattutto nei grandi centri urbani, sia emerso con forza in questi anni quanto questa incida sulla qualità della vita dei cittadini e delle cittadine. Metterla al centro del dibattito deve essere allora una priorità di tutte le istituzioni e proprio dai Comuni parte un appello che trova concretezza in tantissime iniziative che si realizzeranno sul territorio. Ci auguriamo di non essere lasciati soli in questa sfida e chiediamo al Governo e al sistema sanitario una risposta sempre più forte ed efficace".
Diverse le iniziative previste. Lo scorso 6 ottobre, all'Extra G7 Salute di Ancona, alla presenza di oltre 1.200 cittadini si è svolto lo spettacolo di sensibilizzazione sulla salute mentale dei comici Ale&Franz. Oggi, 10 ottobre, il tram della salute mentale percorrerà le strade di Milano per incontrare la cittadinanza e portare alle fermate il suo messaggio contro lo stigma. Previste, inoltre, rassegne cinematografiche dedicate, presentazioni di libri, dibattiti con professionisti ed esperti. L'intenzione è quella di mettere il tema al centro del dibattito nazionale, orientare i cittadini alla conoscenza dei servizi sui territori e promuovere la nascita di sinergie tra le tante associazioni che lavorano in questo campo.
L'investimento sulla salute mentale, come dimostra il rapporto 'Headway - Mental Health Index 4.0' dello scorso settembre, pubblicato dal gruppo Teha, produce importanti benefici: se è vero, infatti, che i disturbi mentali costano all'Europa circa 800 miliardi di euro all'anno, è anche vero che ogni euro destinato alla cura e alla prevenzione genera un ritorno di 4,5 euro, grazie alla riduzione dei costi sanitari e al miglioramento della produttività, anche nel mercato del lavoro. Il rapporto evidenzia, inoltre, come i disturbi mentali sono ora la terza patologia più comune tra i bambini sotto i 15 anni nell'Ue. Tra quelle più diffuse ci sono depressione, ansia e disturbi del comportamento. Tali disturbi non solo sono un peso per i sistemi sanitari, ma limitano anche il potenziale educativo e sociale di molti giovani. E' importante lavorare sull'accesso ai servizi. Secondo le stime Ipsos, sebbene il 76% degli italiani consideri la salute mentale importante come quella fisica, solo il 39% ritiene che il sistema sanitario fornisca trattamenti equamente efficaci per entrambe. Tema centrale è anche l'aderenza terapeutica corretta. Uno studio pubblicato nel 2022 su 'The Lancet Psychiatry' ha evidenziato che una parte significativa dei pazienti sospende il trattamento già entro i primi 3 mesi. Altri studi recenti in Italia e nel mondo hanno confermato che circa il 50% dei pazienti che iniziano una terapia farmacologica per disturbi della salute mentale, come antidepressivi o ansiolitici, tende a interrompere il trattamento prima del previsto a causa dello stigma a essi associato.
"La campagna di Everyone4MentalHealth - osserva Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale - è un'iniziativa di grande valore, che promuove una cultura volta a superare stigmi e pregiudizi ancora troppo diffusi. Informare correttamente e favorire il dialogo con esperti e professionisti è fondamentale per cambiare la percezione e dimostrare che 'non c'è salute senza salute mentale'. E' importante favorire la discussione sull'influenza che temi cruciali come la povertà educativa, il benessere nei luoghi di lavoro e l'inclusione sociale attraverso lo sport hanno sulle vite di tutti. L'impegno di questi Comuni è prezioso perché il loro ruolo è fondamentale per sviluppare politiche inclusive che sostengano il benessere psicologico delle comunità. Everyone4MentalHealth - conclude - rappresenta un modello concreto di come, attraverso una collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore, si possa costruire una società più attenta e inclusiva".
- 12:12 - Bper, nel nuovo piano industriale utile netto 4,3 miliardi nel 2025-27
Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - Per Bper, un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027 (1,5 miliardi nel 2027), un dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi nel 2025-2027 (payout ratio medio di circa 75%), Rote superiore al 16% nel 2027, Cet1 ratio superiore al 14,5% nel 2027 e 5,5 miliardi di ricavi nel 2027 (+1,5% 2024-2027), positivamente impattati dall'effetto combinato della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni (+12% 2024-2027) per un totale di 550 milioni, che più che compensano il calo di 450 milioni del margine di interesse dovuto alle prudenziali aspettative sui tassi e al calo effetto ecobonus. E' quanto emerge dal nuovo piano industriale di Bper 'B:Dynamic Full Value 2027'.
I ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% in arco di Piano (Cagr +0,5%) a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027, principalmente per effetto dell’incremento delle commissioni (250 milioni euro) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (300 milioni di euro) che compenseranno il calo del margine di interesse dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (450 milioni). Il Margine di interesse è previsto attestarsi a circa 3,1 miliardi di euro a fine 2027 (-5% 2024-2027; Cagr -1,8%). I principali driver del calo del margine di interesse sono legati al calo dei tassi di interesse per 300 milioni di euro e alla riduzione dell’effetto dell’Ecobonus e di altri fattori per €150 milioni, parzialmente compensati da positive dinamiche di raccolta e impieghi per 300 milioni.
Le Commissioni sono previste in aumento di circa 250 milioni a circa 2,3 miliardi nel 2027 (+12% 2024-2027; Cagr +3,8%) con una contribuzione equilibrata di tutte le componenti (prodotti Wealth Management, Bancassurance e servizi bancari). Le Attività Finanziarie Totali cresceranno di circa il 3% l’anno, con la raccolta gestita in aumento dai 67 miliardi di fine 2024 a circa 81 miliardi a fine 2027, pari ad un tasso di crescita del 7% l’anno.
Gli Oneri operativi scenderanno dell’1% in arco di Piano a meno di 2,8 miliardi nel 2027, per effetto di circa 270 milioni di risparmio sui costi grazie alle iniziative del Piano, compensando 100 milioni di effetto inflattivo (incluso il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro del settore creditizio e finanziario) e 100 milioni di svalutazioni e ammortamenti principalmente legati a investimenti IT. Il Cost/Income è previsto in miglioramento da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027.
Gli Oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (Cagr -2,3%) attestandosi a circa 2,4 miliardi alla fine 2027. Le spese amministrative diminuiranno del 16% in arco di Piano.
Il Risultato netto è previsto in aumento da circa 1,3 miliardi a circa 1,5 miliardi (+15% 2024-2027; Cagr+5%), che si traduce in un Rote6 di oltre il 16%. L’Utile netto cumulato è previsto attestarsi a circa 4,3 miliardi in arco di Piano. La Qualità del credito rimarrà prudenzialmente stabile a fine 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4%, un coverage ratio superiore al 52% e un costo del rischio inferiore a 45 punti base. Le Attività Ponderate per il Rischio (Rwa) aumenteranno in linea con il portafoglio crediti di circa il 3% l’anno attestandosi a 61 miliardi nel 2027. Il Cet1 Ratio si manterrà al di sopra del 14,5%.
Il livello Mrel sarà di circa il 31% nel 2027; il Liquidity Coverage Ratio arriverà al 145% e il Net Stable Funding Ratio si attesterà al 130% a fine 2027. Grazie ad una forte generazione di capitale, Bper prevede di remunerare gli azionisti con un Pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%. Ai fini di quanto precede, la Banca potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici.
- 12:10 - Fisco: Schlein, 'contrari ad aumentare le tasse al ceto medio'
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - "Siamo contrari ad aumentare la tasse al ceto medio, che si è impoverito in questi anni. Non si va mai ad attaccare chi ha visto aumentare i propri profitti e le rendite". Lo ha detto Elly Schlein a L'aria che tira, su La7.
- 12:08 - Giornata malato reumatico, Anmar: "Parlamento approvi Ddl 946 su assistenza"
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - “Il Parlamento deve accelerare sull’approvazione del Ddl 946 e quindi sulla riorganizzazione e il potenziamento della reumatologia del nostro Paese. È un atto legislativo che può dare risposte importanti all’esigenze socio-sanitarie dei pazienti italiani, in particolare agli oltre 734mila colpiti dalle forme più gravi di malattia reumatologica”. È l’appello a Camera e Senato avanzato oggi da Anmar, Associazione nazionale malati reumatici, e dall’Osservatorio Capire in occasione della Giornata mondiale del malato reumatico, nel corso di un convegno, a Roma, che vede la partecipazione di rappresentanti dei pazienti, clinici, medici di medicina generale, farmacisti e istituzioni.
“La nostra associazione ha accolto con grande entusiasmo il Disegno di legge dello scorso marzo - afferma Silvia Tonolo, presidente nazionale Anmar - Da anni denunciamo alcune carenze strutturali nell’assistenza a persone interessate da malattie serie e che non possono essere sottovalutate. Soprattutto, lamentiamo la mancata integrazione tra ospedale-territorio inerente al trattamento di patologie come artrite reumatoide, fibromialgia o il lupus sistemico. Si tratta di un problema strutturale che è emerso in tutta la sua gravità durante la pandemia ma che non è stato ancora risolto. Più in generale le altre criticità, presenti nei vari sistemi sanitari, devono essere affrontate attraverso i Tavoli di lavoro regionali ai quali devono partecipare anche i rappresentanti dei pazienti”. Questi, come ricorda l’avvocato Patrizia Comite, responsabile legale dell’Osservatorio Capire, “erano previsti da una mozione sull’assistenza reumatologica approvata dal Parlamento nel marzo del 2022. Attualmente sono stati istituti solo in Umbria, Toscana e Veneto e a breve dovrebbe esserne attivato uno anche in Regione Campania. I Tavoli regionali rappresentano il ‘luogo’ ideale dove trovare delle soluzioni concrete ai problemi dei pazienti. Con il dialogo con le istituzioni locali è possibile garantire a loro tutti i diritti fondamentali. Tra questi vi è l’accesso alle terapie innovative e a tutti i farmaci inseriti nel prontuario dell’Agenzia italiana del farmaco”.
Quasi tutte le malattie reumatologiche “presentano un andamento cronico e si sviluppano attraverso diversi stadi evolutivi - aggiunge Mauro Galeazzi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Capire - Ogni singolo paziente ha perciò bisogno di una presa in carico che garantisca il più possibile la continuità di cura e un accesso costante alle prestazioni sanitarie. Per realizzare tutto questo servono dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, ovvero degli strumenti organizzativi e clinici che devono essere aggiornati tenendo conto delle ultime evidenze scientifiche. Per mettere in pratica tutti i punti previsti dai percorsi sono infine necessarie le Reti reumatologiche regionali. Sono le strutture sanitarie che consentono l’ottimizzazione delle risorse disponibili per assicurare un’assistenza capillare sull’intero territorio nazionale”.
Anche in questo caso “le Reti non sono presenti in tutta Italia e alcune sono solo state progettate e mai realmente attivate - aggiunge Tonolo - Anche per questo motivo chiediamo quindi la piena attuazione di tutti i punti previsti della mozione del marzo del 2022 e l’approvazione del Ddl 946”. Le malattie reumatologiche interessano in Italia oltre 5,4 milioni di uomini e donne d’ogni fascia d’età. “È un numero epidemiologico davvero rilevante - sottolinea Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir, Società italiana di reumatologia - Sono patologie che possiamo gestire con buoni risultati grazie ad armi terapeutiche efficaci e in grado di assicurare buone qualità di vita. Uno dei problemi che noi specialisti dobbiamo affrontare sono i forti ritardi diagnostici. A volte possono trascorrere fino a 9 anni dalla comparsa dei primi sintomi prima che la malattia sia individuata. In questi casi risulta davvero difficile assicurare ai pazienti un successo terapeutico. Più in generale vi è una tendenza a sottovalutare queste malattie mentre sarebbe opportuna una maggiore attenzione da parte sia della popolazione che del personale medico-sanitario”.
“Il farmacista del territorio può avere un ruolo nel favorire le diagnosi precoci e invitare in cittadini a non trascurare alcuni persistenti ‘mal di schiena’ - sottolinea Claudia Pietropoli, membro del Consiglio di presidenza di Federfarma nazionale e presidente Federfarma Rovigo - Proprio in Veneto abbiamo avviato dei progetti pilota di sensibilizzazione indirizzati all’intera popolazione e che hanno prodotto interessanti risultati. Un altro momento in cui possiamo intervenire a sostegno dei pazienti reumatici è la fase della vaccinazione”. A tale proposito, “si prospetta una stagione influenzale molto difficile - conclude Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale - È indispensabile proteggere tutti i soggetti fragili tra cui vi sono le persone colpite da una patologia reumatologica. Si assiste inoltre ad un lieve aumento dei contagi da Covid-19 e quindi rinnoviamo l’invito per pazienti e caregiver a sottoporsi regolarmente all’immunizzazioni”.
- 11:59 - Nordcorea: Seul condanna chiusura collegamenti stradali e ferroviari al confine
Seul, 10 ott. (Adnkronos) - La Corea del Sud ha condannato con forza la decisione della Corea del Nord di tagliare tutti i collegamenti stradali e ferroviari al confine. Lo hanno riferito i media locali. Il ministero dell'Unificazione di Seul - ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap - ha definito la decisione come una battuta d'arresto per le aspirazioni all'unificazione dei popoli di entrambe le Coree. Ieri, Pyongyang - come riferito dall'agenzia di stampa Kcna controllata dallo Stato - aveva annunciato l'intenzione di interrompere tutti i collegamenti stradali e ferroviari con la Corea del Sud, aggiungendo che il confine sarà anche rinforzato con "forti strutture di difesa".
Immagini satellitari recenti mostrano che la Corea del Nord ha iniziato a demolire strade e ferrovie nei pressi del confine che un tempo collegavano l'ormai chiuso parco industriale di Kaesong, una joint venture finanziata da Seul. Da quando Kim ha dichiarato alla fine dell'anno scorso che le due Coree sono ora "stati ostili", la Corea del Nord ha sistematicamente reciso i legami fisici al confine. L’esercito sudcoreano ha affermato inoltre che negli ultimi mesi la Corea del Nord ha piazzato decine di migliaia di mine lungo il confine.
"Condanniamo fermamente la misura della Corea del Nord come un atto anti-unificazione e antinazionale che respinge l'aspirazione all'unificazione del nostro popolo e dei residenti in Corea del Nord", ha dichiarato il Ministero dell'Unificazione sudcoreano. La chiusura da parte della Corea del Nord dei collegamenti di trasporto è considerata in gran parte simbolica, poiché da molti anni non vi è alcuno scambio diretto attraverso il confine pesantemente militarizzato tra i due paesi.
Martedì scorso, il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva affermato di aver rinunciato alla riunificazione della penisola coreana, questione che - aveva spiegato - in Corea del Nord "non interessa più a nessuno". "Prima si parlava molto di liberare il Sud e di unirlo con la forza, ma ora tutto ciò non ci interessa e, da quando abbiamo fondato i due paesi, abbiamo ancora meno consapevolezza di quel paese", aveva detto, aggiungendo che la Corea del Nord è pronta ad adottare una nuova costituzione che designa il Sud come nazione "ostile" e ridisegna i confini marittimi. Un cambiamento che, avvertono gli analisti, potrebbe smantellare decenni di cauta diplomazia e aumentare le tensioni militari.
L'articolo 9 della Costituzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea afferma che essa mira a realizzare il socialismo "nella metà settentrionale della Corea" e cerca "la riunificazione sul principio di indipendenza, riunificazione pacifica e grande unità nazionale". "Sono attesi emendamenti costituzionali che definiscano i legami intercoreani come due stati ostili e altre misure correlate", ha detto lunedì ai giornalisti Koo Byung-sam, portavoce del Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud. Tuttavia, non è ancora chiaro quando esattamente la decisione verrà formalmente presa.
Gli analisti si aspettano che la costituzione modificata includa clausole che definiscano la Corea del Nord come uno "stato socialista separato", segnalando una rottura definitiva da qualsiasi legame storico o etnico con il Sud. Sebbene le relazioni intercoreane siano state altalenanti, queste modifiche costituzionali potrebbero ostacolare gravemente le prospettive di una loro ripresa nel medio e lungo termine, secondo Lim Eul-chul, professore di scienze politiche presso la Kyungnam University di Changwon.
"La revisione costituzionale apre un nuovo capitolo nel deterioramento dei legami intercoreani, iniziato dopo il fallimento del vertice di Hanoi del 2019", ha affermato Lim, riferendosi all'incontro tra Kim e l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Le tensioni probabilmente aumenteranno ulteriormente in un ciclo infinito di scambi di colpi di scena”, ha aggiunto. A gennaio, Kim ha dichiarato che, in caso di guerra, il Nord avrebbe dovuto occupare completamente il Sud e integrarlo nel suo territorio. Ciò segna un completo allontanamento dall'accordo quadro intercoreano del 1991, che aveva definito le relazioni come una "relazione speciale provvisoria" con la riunificazione come obiettivo finale. L'accordo prevedeva il riconoscimento reciproco dei rispettivi sistemi politici, l'impegno ad astenersi dall'aggressione militare e il perseguimento della riunificazione attraverso scambi e cooperazione graduali.