Articoli di Antonio Esposito →
Video →
- 13:49 - Sanità, Giorgetti: "Tema longevità tocca profondamente economie avanzate"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - Miglioramento della qualità della vita, promozione di una longevità sana, prevenzione e sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale che deve far fronte all’aumento delle patologie croniche legate all’invecchiamento della popolazione. Sono solo alcuni temi al centro di una tavola rotonda che ieri ha chiuso la prima giornata del V Congresso internazionale 'Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport' organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Tra gli ospiti, anche il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti secondo il quale "l’ambito in cui opera la Fondazione Paolo Sorbini, cioè il miglioramento della qualità della vita nel quadro dell’incremento della longevità, tocca profondamente le economie avanzate come quelle italiane". Con la crescita dell’aspettativa di vita "la sostenibilità del Sistema sanitario sarà sempre più legata alla capacità di agire sulla dimensione della prevenzione – ha detto Giorgetti - Prevenzione intesa non solo come individuazione tempestiva delle patologie, ma anche come adozione di abitudini di vita salutari. Questo perché i dati evidenziano che le cause delle patologie connesse all’invecchiamento sono riconducibili in modo significativo a fattori di rischio su cui si può intervenire, come gli stili di vita poco sani".
Quando si parla di longevità – è emerso dalla tavola rotonda - un ruolo importante possono averlo le resolvine, molecole che regolano la fase conclusiva di un processo infiammatorio acuto, riparando i tessuti danneggiati e ripristinando quindi lo stato di buona salute del nostro organismo. "Siamo stati i primi a scoprire le resolvine - ha spiegato Charles N. Serhan, direttore del Center for experimental therapeutics and reperfusion injury presso il Mass General brigham e professore alla Harvard medical school - e ora ci sono 1831 studi su queste molecole e ancora non abbiamo finito di capirle. Siamo solo all’inizio, possono fare molto di più. Possono avere un ruolo nella rigenerazione dei tessuti e la capacità di promuovere la proliferazione delle cellule staminali".
"Nella storia della medicina ci sono dei passi avanti e conquiste che non possono essere dimenticati. L’aspirina, ad esempio, rimane un farmaco miracoloso decenni dopo il suo sviluppo, però dobbiamo prendere in considerazione il quadro generale e considerare l’importanza dell’induzione e la promozione delle resolvine perché certi antiinfiammatori in questo senso non ci aiutano – ha aggiunto Barry Sears, presidente della Inflammation research foundation e ideatore della dieta Zona - Dobbiamo lavorare sul metabolismo e sulla base di questo individuare gli strumenti che abbiamo a disposizione in questa battaglia".
Tra i temi toccati nella tavola rotonda anche le correlazioni tra longevità e diverse patologie come ad esempio il diabete. "Diabete e longevità sana sono tematiche strettamente connesse - ha sottolineato Camillo Ricordi, professore di chirurgia e capo della Divisione di trapianti cellulari dell’università di Miami Miller school of medicine in Fellow - Il diabete è una malattia che accelera il processo di invecchiamento e le strategie che possiamo implementare possono aiutare sia a prevenirlo. In tal senso la pandemia è stata un fortissimo acceleratore per la ricerca sulla longevità sana".
Infine, è stata sottolineata l’importanza dell’esercizio fisico "che ha un ruolo prevalentemente preventivo nelle malattie croniche neurodegenerative – ha poi concluso Alberto Albanese, presidente dell'Associazione internazionale sulle sindromi parkinsoniane e malattie correlate - Quando compaiono i primi sintomi abbiamo margini terapeutici molto ridotti. Per questo la prevenzione è fondamentale. È dimostrato che l’attività fisica continua e regolare di tipo aerobico previene e riduce il futuro sviluppo di malattie neurologiche di vario tipo".
- 12:42 - Salute, Sorbini (Enervit): "Da 50 anni impegnati in ricerca per longevità sana"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - "Sono quasi cinquant’anni che ci occupiamo di capire, attraverso la ricerca scientifica, cosa bisogna fare per poter avere una lunga aspettativa di vita in salute". Lo afferma Alberto Sorbini, presidente di Enervit e tra i fondatori di Fondazione Paolo Sorbini, in occasione del V Congresso internazionale "Healthy lifespan - positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport" organizzato da Fondazione Paolo Sorbini, e promosso - ieri e oggi - da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
"Sono molto soddisfatto - continua Sorbini - perché la ricerca scientifica ha dimostrato che la strada che abbiamo intrapreso da tanti anni è quella giusta, dove i pilastri sono: seguire una dieta possibilmente bassa in termini calorici, così da controllare l’infiammazione, alta in Omega 3 e con il giusto equilibrio di macro elementi, un esercizio fisico quotidiano e, infine, evitare di aumentare di peso. Come conferma la ricerca scientifica, questi tre elementi sono quelli cruciali per avere un’aspettativa di vita sempre più sana". "Siamo molto contenti da tutti i punti di vista, il livello del convegno è alto. È una soddisfazione e un orgoglio", conclude.
- 12:34 - Salute: studio, integrazione di maltodestrine e fruttosio riduce l'infiammazione
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - In occasione del V congresso internazionale "Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammationdiet, physical activity and sport", organizzato da Fondazione Paolo Sorbini e promosso da Enervit e Technogym, sono stati presentati oggi i risultati di una nuova ricerca condotta dall’Equipe Enervit, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, che esplora l’impatto dell’integrazione di maltodestrine (un carboidrato complesso idrosolubile) e fruttosio sulla modulazione dei biomarcatori infiammatori e del profilo lipidomico negli atleti di endurance.
Lo studio sperimentale - riporta una nota - è stato guidato da un team di esperti dell’Equipe Enervit tra cui Stefano Righetti, medico chirurgo presso la Fondazione Irccs S.Gerardo di Monza, che si occupa di Cardiologia interventistica e dello sport, segue gli atleti delle specialità di resistenza della Federazione italiana di atletica leggera (Fidal); Elena Casiraghi, specialista in alimentazione e integrazione dello sport e docente a contratto di Teoria e Metodi di Preparazione degli Sport individuali presso l'Università degli Studi di Pavia, e Luca Mondazzi, medico chirurgo, specialista in Scienza dell'Alimentazione e in Gastroenterologia, responsabile del Servizio nutrizione di sport service Mapei e responsabile scientifico dell’Equipe Enervit Sport.
La ricerca ha coinvolto 29 maratoneti esperti che sono stati sottoposti a due sessioni di corsa su strada da 15 km ad una intensità moderata-alta, al 90% della velocità aerobica massima. A seguito di una prima analisi del Vo2 max (parametro che indica la nostra capacità e prestazione sportiva) per stabile la velocità aerobica massima degli atleti, lo studio è stato condotto con un disegno cross-over, in cieco, e controllato con placebo.
Durante la prima sessione di corsa metà dei corridori ha assunto una miscela di maltodestrine e fruttosio (rapporto 2:1), l'altra ha ricevuto un placebo, mentre durante la seconda sessione coloro che avevano ricevuto la miscela hanno ricevuto il placebo e viceversa. Il protocollo di analisi - dettaglia la nota - prevedeva l'assunzione dei carboidrati immediatamente prima, durante e fino a due ore dopo l'attività fisica, con l’obiettivo di valutare il loro effetto sull'infiammazione e sul recupero post-sforzo.
I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli infiammatori negli atleti che hanno assunto la miscela di carboidrati. In particolare, si è osservato un calo dei globuli bianchi, dei neutrofili e dell'interleuchina-6 (IL-6) nelle prime ore successive all'esercizio. Questi marcatori sono associati ai processi infiammatori e di risposta allo stress, e la loro riduzione è stata attribuita all'effetto positivo dell'integrazione. Inoltre, i livelli di cortisolo, un indicatore di stress fisico, sono risultati più bassi rispetto al gruppo placebo, suggerendo un miglior recupero a breve termine. Un altro aspetto rilevante emerso riguarda il profilo lipidomico. L'assunzione di carboidrati, infatti, ha stimolato un aumento transitorio degli Omega-3 nel sangue nelle ore successive all’attività, acidi grassi noti per le loro proprietà antinfiammatorie, ed una riduzione di Omega-6 24 ore dopo l’esercizio, spesso associati a processi infiammatori. Questo equilibrio ha potenzialmente favorito una modulazione positiva dell'infiammazione.
Particolarmente interessante è stato l'effetto del rapporto tra Omega-6 e Omega-3 sul danno muscolare. Gli atleti con un rapporto più equilibrato tra questi acidi grassi hanno mostrato minor danno muscolare legato all’esercizio, misurato attraverso i livelli di creatina-chinasi (CK). Al contrario, un rapporto sbilanciato ha favorito un maggior incremento della CK, suggerendo un impatto negativo su muscoli. Questi risultati - spiegano gli esperti - evidenziano l'importanza di una nutrizione mirata. La ricerca dell'Equipe Enervit apre nuove prospettive per gli atleti di endurance che cercano di massimizzare il recupero muscolare e minimizzare i rischi associati a un'eccessiva infiammazione post-allenamento.
"I nostri risultati dimostrano chiaramente che l'integrazione con maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1 può modulare in modo significativo l'infiammazione post-esercizio - afferma Righetti - Questo è un aspetto che potrebbe essere cruciale per gli atleti di endurance, che si confrontano costantemente con allenamenti intensi e frequenti. Questi risultati aprono nuove strade per l'ottimizzazione delle strategie di recupero e rappresentano un grande passo avanti nel campo della nutrizione sportiva".
Secondo quanto emerso dalla ricerca, assumere maltodestrine e fruttosio 2:1, a 80g/h, immediatamente prima, durante e nelle 2 ore successive ad una corsa di circa 1 ora a intensità moderata-alta, è in grado di ridurre significativamente l'infiammazione post-esercizio, con minori livelli di IL-6, globuli bianchi, neutrofili e hs-Pcr. Lo studio - conclude la nota - non solo conferma l'efficacia dell'integrazione di carboidrati, ma suggerisce anche che il bilanciamento tra Omega-6 e Omega-3 nel sangue può avere un impatto cruciale sul danno muscolare e, di conseguenza, sulle capacità di recupero di un atleta.
- 12:15 - Salute, Mondazzi (UniMi): "Omega 3 scudo contro rischio cardiovascolare"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - "Tra gli atleti è diffusa l’abitudine di assumere una supplementazione di acidi grassi Omega 3 soprattutto per l’azione di protezione cardiovascolare, ma anche per migliorare l’efficienza energetica mitocondriale, l’adattamento all’esercizio e l’economia dello stesso, la funzione cerebrale e nervosa, l’infiammazione delle vie aeree e il broncospasmo determinato dall’esercizio. Gli Omega 3 hanno un ruolo anche nella riduzione dell’infiammazione e del danno muscolare indotti dall’esercizio, così come del danno cardiaco". Lo afferma Luca Mondazzi, professore alla Scuola di specializzazione in Scienze dell’alimentazione dell’Università degli studi di Milano, responsabile del servizio nutrizione di Sport Service Mapei e responsabile scientifico dell’equipe Enervit sport, in occasione del panel 'Attività fisica ed esercizio fisico per una longevità sana', che ha aperto la seconda giornata del V Congresso internazionale "Healthy lifespan - positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport" organizzato da Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
"Un valore di Omega 3 index, ovvero di percentuale di acidi grassi Omega 3 rispetto al totale degli acidi grassi della membrana cellulare, di 8 è collegato ad una diminuzione del rischio cardiovascolare - spiega Mondazzi - se inferiore a 4 si riscontra un aumentato rischio cardiovascolare. Una supplementazione giornaliera nell’ordine dei 2 grammi nell’arco di qualche mese è efficace nel determinare il raggiungimento dell’Omega 3 index ottimale". A giovare dell’assunzione di Omega 3 anche i traumi cranici moderati e le concussioni collegati all’attività sportiva: "Circa il 20% degli oltre 2 milioni di accessi annui ai Pronto soccorso europei per lesioni traumatiche cerebrali è collegato a lesioni che si verificano nel corso di attività sportive o ricreative - sottolinea l'esperto - Il 50% continua ad avere sintomi a circa 12 mesi dall’evento ed è riconosciuto che l’esposizione ripetuta a traumi cerebrali anche lievi comporta un aumento del rischio di malattie neurodegenerative. In modelli animali è dimostrato che la supplementazione di omega 3 post trauma cerebrale è in grado di migliorare significativamente lo score in tutte le aree considerate".
Il "broncospasmo da esercizio interessa circa il 20% degli atleti, può manifestarsi sia in soggetti asmatici che in soggetti sani, sia durante che dopo l’esercizio, determinando difficoltà respiratorie e riduzione delle performance". Tuttavia, "può anche essere asintomatico e non determinare una diminuzione delle prestazioni, pur essendo presente. Il broncospasmo innesca una cascata di reazioni infiammatorie e, anche in questo caso, gli acidi grassi Omega 3 possono svolgere un ruolo di supporto. In tutti gli studi che riguardano il broncospasmo da esercizio e la supplementazione di acidi grassi Omega 3, si è osservato che l’assunzione di Omega 3 ha contribuito a rimodulare la presenza di molecole promotrici di infiammazione, come eosinofili e pro-citochine".
- 11:50 - Salute, Mantovani (Humanitas): "Infiammazione ha ruolo chiave in invecchiamento"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - "C’è un paradigma generale dell’invecchiamento, menzionato oggi ripetutamente, che è quello dell’inflammaging. Ci sono molti studi, a cui anche noi abbiamo collaborato, che dicono che il nostro sistema immunitario funziona per acceleratori e freni e il tono infiammatorio è dettato dall’equilibrio tra essi. Ci sono dati che mostrano che, controllando tutto quello che si può controllare, se noi mettiamo a confronto il tono infiammatorio di soggetti anziani che hanno una vita sociale con quello di altri anziani che non hanno una vita sociale, c’è una differenza profonda. Questo ci ricorda che i nostri due sistemi più complicati, nervoso centrale e immunitario, dialogano". Lo afferma Alberto Mantovani, professore emerito della Humanitas university e direttore scientifico Irccs Istituto clinico Humanitas, intervenendo al V Congresso internazionale "Healthy lifespan - positive nutrition, anti inflammation diet, physical activity and sport", organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini a Palazzo Mezzanotte a Milano e promosso - ieri e oggi - da Enervit e Technogym. Esperti di fama internazionale si stanno confrontando sui principali aspetti legati al miglioramento della qualità della vita e alla promozione di una longevità sana.
"La comunità scientifica è molto preoccupata per quello che sta succedendo con le sigarette elettroniche: secondo il British Medical Journal c’è un milione di persone in più che usano le sigarette elettroniche e che prima non fumavano. La nicotina è la sostanza che più rapidamente crea dipendenza e c’è preoccupazione per i sapori delle sigarette elettroniche che attirano i ragazzi o addirittura i bambini" spiega il professore, per il quale la "quantità accettabile" di sigarette di "qualsiasi tipo è zero, zero fumo, anche se di sigaretta elettronica. Al contrario, frutta e verdura sono un tesoro di composti straordinari e anche l’esercizio fisico è fondamentale, almeno 30 minuti al giorno".
A preoccupare l'esperto è anche il sovrappeso, soprattutto nei più piccoli: "Siamo il secondo peggior Paese in Europa per numero di bambini in sovrappeso oppure obesi, tempo fa non era così. I dati sull’esercizio fisico sono esattamente sulla stessa linea, quindi c’è una grande preoccupazione per quello che succederà alle nuove generazioni, con il prezzo che pagheranno come individui e il prezzo che pagheremo come società, perché questa situazione ha a che vedere con la sostenibilità di un bene straordinario che abbiamo, ovvero il Servizio sanitario nazionale". Il sovrappeso "è un cancerogeno riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità - avverte Mantovani - che cambia la risposta ad alcune terapie, per esempio quelle immunologiche. Mi piacerebbe che ci fosse una percezione condivisa della situazione e che venissero messe in atto pratiche e politiche per salvare il futuro di questo Paese".
- 10:46 - Trump: "Israele dovrebbe colpire siti nucleari Iran". Ucciso in Libano leader braccio armato Hamas
(Adnkronos) - Mentre Hezbollah riferisce di scontri con le truppe israeliane al confine con il Libano ("I soldati del nemico israeliano hanno tentato di nuovo di avanzare verso la periferia del villaggio di Odaisseh (Adaysseh)" e 'gli scontri continuano'), Donald Trump afferma che Israele dovrebbe colpire i siti nucleari dell'Iran. "La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi", ha detto il tycoon a chi gli chiedeva cosa pensasse della risposta data dal presidente Usa sulla possibilità che lo Stato ebraico colpisca gli impianti atomici di Teheran.
Joe Biden si è detto contrario e nelle ultime ore ha esortato il governo israeliano guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu a cercare anche "altre alternative" agli attacchi alle installazioni petrolifere iraniane.
Intanto Hamas conferma l'uccisione in Libano di Saeed Atallah Ali, un comandante del braccio armato del gruppo, le Brigate al-Qassam. E' stato ucciso, secondo quanto confermato da Hamas e riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, in un raid di un drone israeliano che ha colpito il campo profughi palestinesi di Beddawi, nella zona di Tripoli, nel nord del Paese dei Cedri. Nell'operazione, stando a Hamas, sono rimasti uccisi anche la moglie e due figlie di Atallah Ali. "Promettiamo al nostro popolo di vendicare il sangue puro versato e di confermare che la nostra prossima serie di risposte sarà nei fatti prima che nelle parole", afferma Hamas.
I militari israeliani confermano raid effettuati nella notte contro "elementi dell'organizzazione terroristica di Hezbollah che operavano in un centro di comando all'interno di una moschea adiacente al Martyr Salah Ghandour Hospital, nel sud del Libano". L'operazione è avvenuta a Bint Jbeil.
Le Forze di difesa israeliane esortano gli sfollati libanesi in fuga dalle operazioni militari a non tornare nelle loro case, perché i raid contro il sud del Libano continuano. Lo ha scritto su X un portavoce delle Idf, senza specificare quali sono i villaggi che sono nel mirino.
Unifil, la forza delle Nazioni Unite in Libano, non lascerà le sue posizioni nel sud del Libano nonostante quella che è stata definita una richiesta di "riposizionamento" da parte di Israele. "Il 30 settembre le Idf hanno notificato a Unifil la loro intenzione di avviare incursioni di terra limitate in Libano - afferma la Missione secondo quanto si legge sul Guardian - Hanno anche chiesto il trasferimento di alcune nostre posizioni". I caschi blu, assicurano, "restano in tutte le posizioni e continua a sventolare la bandiera delle Nazioni Unite".
Allerta Fbi e Dipartimento per la sicurezza interna per possibili minacce alla sicurezza o violenze in vista del 7 ottobre, quando sarà passato un anno dall'attacco di Hamas in Israele. L'anniversario, è la valutazione nel contesto del conflitto in corso, potrebbe essere "un fattore motivante per estremisti violenti o autori di crimini d'odio a commettere atti di violenza o minacciare la sicurezza pubblica".
Yahya Sinwar sarebbe vivo, starebbe ancora prendendo decisioni cruciali per Hamas, avrebbe indurito le sue posizioni, sarebbe diventato fatalista dopo quasi un anno di guerra a Gaza, non avrebbe alcuna intenzione di raggiungere un accordo con Israele e anzi sarebbe determinato a vederlo coinvolto in un conflitto più ampio in Medio Oriente. E' quanto emerge dal New York Times che cita funzionari statunitensi. Anche se, riconoscono, non esiste una prova certa della sua esistenza in vita.
Secondo il giornale, i negoziatori americani credono che Hamas non abbia alcuna intenzione di raggiungere un accordo con Israele per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre di un anno fa in Israele che ha portato all'avvio delle operazioni militari israeliane contro Hamas nell'enclave palestinese. E, scrive ancora il Nyt, i funzionari Usa ritengono anche che il premier israeliano Benjamin Netanyahu sia preoccupato soprattutto della sua sopravvivenza politica e potrebbe non ritenere che un cessate il fuoco a Gaza sia nel suo interesse.
Stando ai funzionari americani, nelle ultime settimane - si legge - Hamas non ha mostrato alcun desiderio di impegnarsi in colloqui. E le fonti sospettano sia più rassegnato di fronte al proseguimento delle operazioni militari israeliane. La convinzione di Sinwar sarebbe, secondo i funzionari, che una guerra più ampia con maggiori pressioni per Israele e i suoi soldati potrebbe portare i militari a ridurre le operazioni a Gaza. E, osserva il Nyt, la guerra nella regione si è allargata, ma non in modo tale da avvantaggiare significativamente Hamas, "almeno non ancora".
- 10:16 - Wta Pechino, Errani e Paolini in finale nel doppio
Pechino, 5 ott. - (Adnkronos) - Sara Errani e Jasmine Paolini volano in finale nel doppio al torneo Wta 1000 di Pechino (cemento, montepremi 8.955.610 dollari). Alla sesta semifinale stagionale le due azzurre hanno sconfitto 6-4, 1-6, 10-4 le statunitensi Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands, che le avevano battute in semifinale a Miami Manca ormai solo la certificazione matematica per la qualificazione alle Wta Finals di Riyadh. Sarebbe la prima partecipazione per una giocatrice o una coppia italiana nel torneo di fine stagione dal 2015.