Minzoparade
I servizi pop del Tg di Uno delle 20
Dalla già mitica pompetta salva-vino alla più lussuosa clinica per i nostri amici a quattro zampe, passando per le concitate polemiche sul cane caduto dal traghetto. Le notizie pop del Tg di Uno probabilmente ci risolleveranno dalla crisi, o forse riusciranno persino a convincere Reporters sans frontières che in Italia la stampa gode di ottima salute.
Per il momento l’unico risultato è la nascita della Minzoparade, sport nazionale nato proprio sul sito de Il Fatto Quotidiano da un’idea di Ernesto Salvi, che decreterà con il vostro prezioso aiuto la notizia più notizia del secolo.
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- 14:27 - Lega: Grimoldi, 'Romeo ottimo candidato, si arriverà a nome unico per Lombardia'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - In Lombardia "stanno facendo pressioni su Toccalini affinché si ritiri" dalla corsa per la guida della Lega lombarda. "Ciò è plausibile che avvenga e si arrivi a candidato unico. Sarà così un congresso che non analizzerà i problemi politici, il candidato salirà, dirà che i problemi ci sono ma restando compatti tutto si sistemerà. E così, con questa ipotesi, finirà a tarallucci e vino". Lo dice Paolo Grimoldi, ex leghista ora di Patto per il Nord. "Romeo è un ottimo candidato. I problemi, tuttavia, sussisteranno a partire dai nodi politici e sul nome : Salvini Premier", conclude Grimoldi.
- 14:24 - Autonomia: Malan, 'se sarà referendum lo vinceremo, non siamo preoccupati'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - "Non festeggiamo per la decisione della Cassazione, ne prendiamo atto. Tutt’al più possiamo essere un po’ sorpresi, ma nelle dinamiche di questi tempi è normale". Lo dice a Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, il capogruppo FdI in Senato, Lucio Malan.
"Non siamo preoccupati in caso si dovesse andare al voto sull’Autonomia, se si andrà al referendum io penso che lo vinceremo anche con buoni margini, perché è facilissimo spiegare le nostre spiegazioni. Sono molto ottimista", aggiunge Malan.
- 14:22 - Green Social Impact, sostenibilità aziende passa da crescita delle comunità
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Dare valore alla sostenibilità. Una mano arriva dalla valutazione e dalla misurazione dell’impatto sociale delle scelte green, il solo termometro che può orientare i benefici verso i cittadini. Una road map che tiene conto soprattutto delle ricadute sociali. La discussione sull’auto elettrica ha dimostrato i limiti del cammino dell’economia verde e dei rigori ideologici dell’Unione europea che stanno per essere riconsiderati. La transizione deve essere sostenibile dal punto di vista economico, sociale e geopolitico. Gradualità, misure eque e solidali senza lasciare nessuno indietro. Il banco di prova per una soluzione è sempre quello con la realtà. Ovvero come nella vita quotidiana la sostenibilità incide sulla crescita delle comunità di cittadini. Ci vuole un nuovo modello di sviluppo e di crescita attraverso una economia partecipativa. I piccoli correttivi non servono. Occorre una rinascita valoriale. Il bene comune, il benessere condiviso. Un bilancio dettagliato di quello che è stato fatto e quello che rimane da fare è scaturito dal confronto serrato uscito oggi, 12 dicembre, dall’European Colloquium 'Green Social Impact', AdnKronos è tra i media partner dell’evento, organizzato da Istud Business School, la più antica business school privata italiana, insieme e Cottino Social Impact Campus di Torino,
"La transizione ecologica – spiega Marella Caramazza, direttore generale Istud Business School e Board Member Cottino Social Impact Campus, direttore strategie del CeVIS, Centro di competenze per la valutazione e la misurazione dell’impatto - non è solo una questione ambientale ma è intrinsecamente legata a come viviamo, lavoriamo e connettiamo come comunità. Ed è essenziale gestire attentamente questa transizione per evitare che le comunità più vulnerabili ne subiscano le conseguenze negative. Possiamo iniziare a monitorare alcuni dati. Salute delle comunità; Accesso a innovazioni green e fonti di energia rinnovabile; Economia circolare; Diversità e inclusione".
Quindi è del tutto lecito in una fase congiunturale caratterizzata da una preoccupazione diffusa dell’opinione pubblica, alimentata dalla progressiva perdita di competitività dell’industria europea e dagli effetti delle interminabili crisi internazionali e dalla fine della pandemia, chiedersi se la transizione ecologica sta rallentando. "Che l’economia verde goda buona salute lo dicono innanzitutto le imprese. C’è un’Italia – si sofferma Danilo Bonato Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization – che sta proseguendo il proprio impegno climatico riducendo del 25% le sue emissioni di gas serra rispetto al 1990 e spingendo con decisione sulle fonti rinnovabili con 6 GW incrementali nello scorso anno. Serve un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo secondo le linee di investimento indicate da Mario Draghi".
Sottovalutare la crisi climatica non farebbe che limitare le possibilità di sviluppo economico futuro. Ne è convinto il professore Valentino Piana Direttore Economics Web Institute e Senior Climate Strategist dell’European Network of Living Labs. "La Cop 29 ha avviato un discorso sulle cifre da mobilitare che rapidamente vanno verso le centinaia e migliaia di miliardi. Qualunque imprenditore dovrebbe sentire che il mercato va lì e che i suoi prodotti innovativi possono trovare co-progettazione e adattamento alle condizioni locali attraverso gli strumenti non-di-mercato, tra cui processi sociali di condivisione e formazione delle competenze e delle tecnologie".
E’ atteso il recepimento negli Stati Membri, entro il 2026 "di obblighi stringenti per le imprese quali la rendicontazione di sostenibilità, la gestione responsabile – elenca l’avvocato Paolo Peroni di Rödl & Partner – delle catene del valore e l’eliminazione o minimizzazione degli impatti negativi sui diritti umani e l’ambiente. Non è solo un adempimento normativo ma una scelta strategica per generare valore condiviso e garantire competitività nel lungo periodo".
La parola crisi è ricorrente "il termine – lo insegna il professor Andrea Farinet docente di Economia e Gestione delle imprese della Liuc-Università Cattaneo - viene etimologicamente dal verbo greco krinomai e significa decidere. Dobbiamo decidere, scegliere un nuovo tipo di progresso economico e sociale, pensare e sperimentare architetture dove esseri umani e ambiente convivono in equilibrio. In uno scenario come quello attuale l’approccio socialing è probabilmente l’unico che va veramente incontro alle reali necessità degli individui che vogliono sentirsi compresi, che sono alla ricerca di un confronto autentico e che sempre di più sentono il bisogno di condividere esigenze e difficoltà oggettive. Una terza via né catastrofista né negazionista".
Un progetto sostenibile non è altro che un co-creato hub di persone, economia e scienza. Lo pensa Massimiliano Braghin Presidente e Co-Founder di Infinityhub S.p.A. Benefit. "Tutto è collegato. Azioni nativamente sostenibili nelle tre accezioni di sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Quando tutti sono integrati fin dall’inizio, tutti partecipano al capitale. La partecipazione di tutti ai valori e alla distribuzione del valore garantisce una risposta positiva diffusa. Chi si muove prima avrà sicuramente dei vantaggi". Per questo un dettaglio non trascurabile è la formazione e la conoscenza. Education prima del business. Dalle scuole medie. Dai giovani studenti. "Nel 2023 – commenta Eliana Baruffi country communications manager di Abb - abbiamo coinvolto ventimila ragazzi e ragazze, Spieghiamo loro come la tecnologia possa aiutare la sostenibilità e di come ciascun professionista può portare il suo contributo. Per noi progresso sociale significa, oltre che salute e sicurezza per i nostri lavoratori, impegno per una società più inclusiva e motivata".
E’ quel sentiment che ritroviamo anche quando si parla di economia circolare costituita da atti concreti delle comunità dove la valutazione dell’impatto sociale è quotidianità. Un esempio arriva da Roberto Sancinelli Presidente di Montello S.p.A., il più grande centro di riciclo di plastica e umido a livello europeo. La plastica si trasforma in minuscoli granuli che possono essere riutilizzati per tutto. L’organico invece è trasformato in energia elettrica e termica, in biometano e fertilizzante organico, mentre l’anidride carbonica viene reimmessa nel ciclo industriale anche per trasformare in gassata l’acqua minerale. "Se vogliamo limitare il consumo di materie prime fossili c’è solo una opzione - precisa Sancinelli -, ovvero riciclare. Entro il 2050 la plastica vergine aumenterà del 3-3,5% e questo significa che in trent’anni raddoppieremo la quantità di plastica che circolerà nel pianeta".
Il riciclo ha similitudini anche nel giro “riscaldare, risparmiare e non inquinare”. Purtroppo "la penetrazione delle rinnovabili non emissive – spiega Riccardo Bani, presidente di Teon – nel settore termico che pesa per il 65% dei consumi finali in energia, in Italia è solo del 6%". E se prima di pensare alle auto elettriche si metteva mano al cambio delle vecchie caldaie con le pompe di calore? I risparmi di spesa sarebbero dal 40 al 70% con emissioni azzerate. La transizione ecologica va fatta adottando soluzioni meditate affrancate da inutili contrapposizioni. "Quella che Carlo Petrini – ricorda l’editorialista e saggista Maurizio Guandalini, chairman dell’evento e curatore del libro La Transizione Ecologica (raccontata da chi la fa) punto di riferimento per gli studiosi- chiama la saggezza contadina dei saperi secolari che insieme alla scienza potranno fronteggiare scenari di geoeconomia e geopolitica popolati da ‘squali’, i decisori finali della rivoluzione energetica, impegnati a duellare per il controllo delle materie prime e delle risorse del sottosuolo".
- 14:22 - Governo: inno d'Italia e presepe fatto da un dipendente, il brindisi di Meloni con staff
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Si è rinnovato anche quest'anno il tradizionale scambio di auguri per le festività natalizie tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il personale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel Cortile d'Onore di Palazzo Chigi gli studenti di quattro scuole superiori facenti parte della 'Rete Progetto Made in Italy' - l'Istituto di istruzione superiore 'Vergani-Navarra' di Ferrara, l'Istituto d’istruzione superiore polo tecnico del Mediterraneo 'Aldo Moro' di Santa Cesarea Terme (Lecce), l'istituto professionale servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera 'Ugo Tognazzi' di Velletri (Roma) e l'istituto di istruzione superiore 'Giovanni Sulpicio' di Veroli (Frosinone) – hanno fatto gustare ai dipendenti prodotti tipici regionali, igp e dop offerti da consorzi di tutela e produttori d'eccellenza del comparto agro-alimentare e gastronomico italiano.
L’albero di Natale, informa Palazzo Chigi, donato alla presidenza del Consiglio dal Comune di Alleghe e dalla Provincia di Belluno è il cimale di un abete bianco, proveniente da un lotto boschivo certificato Pefc, gestito secondo i criteri di sostenibilità. L’installazione e il trasporto sono stati garantiti dalla Protezione Civile e dall'Associazione nazionale Alpini di Belluno. Il presepe artigianale, realizzato da un dipendente della presidenza e donato a Palazzo Chigi, si caratterizza per la presenza, assieme ai personaggi e agli ambienti tradizionali, di una riproduzione della seicentesca Biblioteca Chigiana, davanti alla quale si svolge la scena della Natività. Lo scambio di auguri è stato arricchito da un’esibizione del Coro dei Carabinieri Forestali del Comando regionale Abruzzo Molise.
- 14:19 - Green Social Impact, sostenibilità aziende passa da crescita delle comunità
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Dare valore alla sostenibilità. Una mano arriva dalla valutazione e dalla misurazione dell’impatto sociale delle scelte green, il solo termometro che può orientare i benefici verso i cittadini. Una road map che tiene conto soprattutto delle ricadute sociali. La discussione sull’auto elettrica ha dimostrato i limiti del cammino dell’economia verde e dei rigori ideologici dell’Unione europea che stanno per essere riconsiderati. La transizione deve essere sostenibile dal punto di vista economico, sociale e geopolitico. Gradualità, misure eque e solidali senza lasciare nessuno indietro. Il banco di prova per una soluzione è sempre quello con la realtà. Ovvero come nella vita quotidiana la sostenibilità incide sulla crescita delle comunità di cittadini. Ci vuole un nuovo modello di sviluppo e di crescita attraverso una economia partecipativa. I piccoli correttivi non servono. Occorre una rinascita valoriale. Il bene comune, il benessere condiviso. Un bilancio dettagliato di quello che è stato fatto e quello che rimane da fare è scaturito dal confronto serrato uscito oggi, 12 dicembre, dall’European Colloquium 'Green Social Impact', AdnKronos è tra i media partner dell’evento, organizzato da Istud Business School, la più antica business school privata italiana, insieme e Cottino Social Impact Campus di Torino,
"La transizione ecologica – spiega Marella Caramazza, direttore generale Istud Business School e Board Member Cottino Social Impact Campus, direttore strategie del CeVIS, Centro di competenze per la valutazione e la misurazione dell’impatto - non è solo una questione ambientale ma è intrinsecamente legata a come viviamo, lavoriamo e connettiamo come comunità. Ed è essenziale gestire attentamente questa transizione per evitare che le comunità più vulnerabili ne subiscano le conseguenze negative. Possiamo iniziare a monitorare alcuni dati. Salute delle comunità; Accesso a innovazioni green e fonti di energia rinnovabile; Economia circolare; Diversità e inclusione".
Quindi è del tutto lecito in una fase congiunturale caratterizzata da una preoccupazione diffusa dell’opinione pubblica, alimentata dalla progressiva perdita di competitività dell’industria europea e dagli effetti delle interminabili crisi internazionali e dalla fine della pandemia, chiedersi se la transizione ecologica sta rallentando. "Che l’economia verde goda buona salute lo dicono innanzitutto le imprese. C’è un’Italia – si sofferma Danilo Bonato Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization – che sta proseguendo il proprio impegno climatico riducendo del 25% le sue emissioni di gas serra rispetto al 1990 e spingendo con decisione sulle fonti rinnovabili con 6 GW incrementali nello scorso anno. Serve un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo secondo le linee di investimento indicate da Mario Draghi".
Sottovalutare la crisi climatica non farebbe che limitare le possibilità di sviluppo economico futuro. Ne è convinto il professore Valentino Piana Direttore Economics Web Institute e Senior Climate Strategist dell’European Network of Living Labs. "La Cop 29 ha avviato un discorso sulle cifre da mobilitare che rapidamente vanno verso le centinaia e migliaia di miliardi. Qualunque imprenditore dovrebbe sentire che il mercato va lì e che i suoi prodotti innovativi possono trovare co-progettazione e adattamento alle condizioni locali attraverso gli strumenti non-di-mercato, tra cui processi sociali di condivisione e formazione delle competenze e delle tecnologie".
E’ atteso il recepimento negli Stati Membri, entro il 2026 "di obblighi stringenti per le imprese quali la rendicontazione di sostenibilità, la gestione responsabile – elenca l’avvocato Paolo Peroni di Rödl & Partner – delle catene del valore e l’eliminazione o minimizzazione degli impatti negativi sui diritti umani e l’ambiente. Non è solo un adempimento normativo ma una scelta strategica per generare valore condiviso e garantire competitività nel lungo periodo".
La parola crisi è ricorrente "il termine – lo insegna il professor Andrea Farinet docente di Economia e Gestione delle imprese della Liuc-Università Cattaneo - viene etimologicamente dal verbo greco krinomai e significa decidere. Dobbiamo decidere, scegliere un nuovo tipo di progresso economico e sociale, pensare e sperimentare architetture dove esseri umani e ambiente convivono in equilibrio. In uno scenario come quello attuale l’approccio socialing è probabilmente l’unico che va veramente incontro alle reali necessità degli individui che vogliono sentirsi compresi, che sono alla ricerca di un confronto autentico e che sempre di più sentono il bisogno di condividere esigenze e difficoltà oggettive. Una terza via né catastrofista né negazionista".
Un progetto sostenibile non è altro che un co-creato hub di persone, economia e scienza. Lo pensa Massimiliano Braghin Presidente e Co-Founder di Infinityhub S.p.A. Benefit. "Tutto è collegato. Azioni nativamente sostenibili nelle tre accezioni di sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Quando tutti sono integrati fin dall’inizio, tutti partecipano al capitale. La partecipazione di tutti ai valori e alla distribuzione del valore garantisce una risposta positiva diffusa. Chi si muove prima avrà sicuramente dei vantaggi". Per questo un dettaglio non trascurabile è la formazione e la conoscenza. Education prima del business. Dalle scuole medie. Dai giovani studenti. "Nel 2023 – commenta Eliana Baruffi country communications manager di Abb - abbiamo coinvolto ventimila ragazzi e ragazze, Spieghiamo loro come la tecnologia possa aiutare la sostenibilità e di come ciascun professionista può portare il suo contributo. Per noi progresso sociale significa, oltre che salute e sicurezza per i nostri lavoratori, impegno per una società più inclusiva e motivata".
E’ quel sentiment che ritroviamo anche quando si parla di economia circolare costituita da atti concreti delle comunità dove la valutazione dell’impatto sociale è quotidianità. Un esempio arriva da Roberto Sancinelli Presidente di Montello S.p.A., il più grande centro di riciclo di plastica e umido a livello europeo. La plastica si trasforma in minuscoli granuli che possono essere riutilizzati per tutto. L’organico invece è trasformato in energia elettrica e termica, in biometano e fertilizzante organico, mentre l’anidride carbonica viene reimmessa nel ciclo industriale anche per trasformare in gassata l’acqua minerale. "Se vogliamo limitare il consumo di materie prime fossili c’è solo una opzione - precisa Sancinelli -, ovvero riciclare. Entro il 2050 la plastica vergine aumenterà del 3-3,5% e questo significa che in trent’anni raddoppieremo la quantità di plastica che circolerà nel pianeta".
Il riciclo ha similitudini anche nel giro “riscaldare, risparmiare e non inquinare”. Purtroppo "la penetrazione delle rinnovabili non emissive – spiega Riccardo Bani, presidente di Teon – nel settore termico che pesa per il 65% dei consumi finali in energia, in Italia è solo del 6%". E se prima di pensare alle auto elettriche si metteva mano al cambio delle vecchie caldaie con le pompe di calore? I risparmi di spesa sarebbero dal 40 al 70% con emissioni azzerate. La transizione ecologica va fatta adottando soluzioni meditate affrancate da inutili contrapposizioni. "Quella che Carlo Petrini – ricorda l’editorialista e saggista Maurizio Guandalini, chairman dell’evento e curatore del libro La Transizione Ecologica (raccontata da chi la fa) punto di riferimento per gli studiosi- chiama la saggezza contadina dei saperi secolari che insieme alla scienza potranno fronteggiare scenari di geoeconomia e geopolitica popolati da ‘squali’, i decisori finali della rivoluzione energetica, impegnati a duellare per il controllo delle materie prime e delle risorse del sottosuolo".
- 14:19 - **Bce: attesa ripresa Eurozona più lenta, in 2025 Pil +1,1%**
Roma, 12 dic. - (Adnkronos) - Nel giorno in cui decide un nuovo taglio dei tassi per 25 punti alla luce di un calo dell'inflazione ormai stabilizzato la Bce - illustrando le nuove stime macroeconomiche - ammette che i suoi esperti "si attendono ora una ripresa economica più lenta di quanto indicato nelle proiezioni di settembre. Nonostante l’aumento della crescita registrato nel terzo trimestre di quest’anno, gli indicatori basati sulle indagini congiunturali segnalano una contrazione nell’attuale trimestre. Le proiezioni degli esperti indicano una crescita economica dello 0,7% nel 2024, dell’1,1% nel 2025, dell’1,4% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027".
"La ripresa prevista - continua è riconducibile principalmente all’incremento dei redditi reali, grazie al quale le famiglie dovrebbero poter effettuare maggiori consumi, e all’aumento degli investimenti delle imprese. Nel corso del tempo, il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbe sostenere una crescita della domanda interna" continua la Bce.
- 14:17 - Green Social Impact, sostenibilità aziende passa da crescita delle comunità
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Dare valore alla sostenibilità. Una mano arriva dalla valutazione e dalla misurazione dell’impatto sociale delle scelte green, il solo termometro che può orientare i benefici verso i cittadini. Una road map che tiene conto soprattutto delle ricadute sociali. La discussione sull’auto elettrica ha dimostrato i limiti del cammino dell’economia verde e dei rigori ideologici dell’Unione europea che stanno per essere riconsiderati. La transizione deve essere sostenibile dal punto di vista economico, sociale e geopolitico. Gradualità, misure eque e solidali senza lasciare nessuno indietro. Il banco di prova per una soluzione è sempre quello con la realtà. Ovvero come nella vita quotidiana la sostenibilità incide sulla crescita delle comunità di cittadini. Ci vuole un nuovo modello di sviluppo e di crescita attraverso una economia partecipativa. I piccoli correttivi non servono. Occorre una rinascita valoriale. Il bene comune, il benessere condiviso. Un bilancio dettagliato di quello che è stato fatto e quello che rimane da fare è scaturito dal confronto serrato uscito oggi, 12 dicembre, dall’European Colloquium 'Green Social Impact', AdnKronos è tra i media partner dell’evento, organizzato da Istud Business School, la più antica business school privata italiana, insieme e Cottino Social Impact Campus di Torino,
"La transizione ecologica – spiega Marella Caramazza, direttore generale Istud Business School e Board Member Cottino Social Impact Campus, direttore strategie del CeVIS, Centro di competenze per la valutazione e la misurazione dell’impatto - non è solo una questione ambientale ma è intrinsecamente legata a come viviamo, lavoriamo e connettiamo come comunità. Ed è essenziale gestire attentamente questa transizione per evitare che le comunità più vulnerabili ne subiscano le conseguenze negative. Possiamo iniziare a monitorare alcuni dati. Salute delle comunità; Accesso a innovazioni green e fonti di energia rinnovabile; Economia circolare; Diversità e inclusione".
Quindi è del tutto lecito in una fase congiunturale caratterizzata da una preoccupazione diffusa dell’opinione pubblica, alimentata dalla progressiva perdita di competitività dell’industria europea e dagli effetti delle interminabili crisi internazionali e dalla fine della pandemia, chiedersi se la transizione ecologica sta rallentando. "Che l’economia verde goda buona salute lo dicono innanzitutto le imprese. C’è un’Italia – si sofferma Danilo Bonato Direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization – che sta proseguendo il proprio impegno climatico riducendo del 25% le sue emissioni di gas serra rispetto al 1990 e spingendo con decisione sulle fonti rinnovabili con 6 GW incrementali nello scorso anno. Serve un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo secondo le linee di investimento indicate da Mario Draghi".
Sottovalutare la crisi climatica non farebbe che limitare le possibilità di sviluppo economico futuro. Ne è convinto il professore Valentino Piana Direttore Economics Web Institute e Senior Climate Strategist dell’European Network of Living Labs. "La Cop 29 ha avviato un discorso sulle cifre da mobilitare che rapidamente vanno verso le centinaia e migliaia di miliardi. Qualunque imprenditore dovrebbe sentire che il mercato va lì e che i suoi prodotti innovativi possono trovare co-progettazione e adattamento alle condizioni locali attraverso gli strumenti non-di-mercato, tra cui processi sociali di condivisione e formazione delle competenze e delle tecnologie".
E’ atteso il recepimento negli Stati Membri, entro il 2026 "di obblighi stringenti per le imprese quali la rendicontazione di sostenibilità, la gestione responsabile – elenca l’avvocato Paolo Peroni di Rödl & Partner – delle catene del valore e l’eliminazione o minimizzazione degli impatti negativi sui diritti umani e l’ambiente. Non è solo un adempimento normativo ma una scelta strategica per generare valore condiviso e garantire competitività nel lungo periodo".
La parola crisi è ricorrente "il termine – lo insegna il professor Andrea Farinet docente di Economia e Gestione delle imprese della Liuc-Università Cattaneo - viene etimologicamente dal verbo greco krinomai e significa decidere. Dobbiamo decidere, scegliere un nuovo tipo di progresso economico e sociale, pensare e sperimentare architetture dove esseri umani e ambiente convivono in equilibrio. In uno scenario come quello attuale l’approccio socialing è probabilmente l’unico che va veramente incontro alle reali necessità degli individui che vogliono sentirsi compresi, che sono alla ricerca di un confronto autentico e che sempre di più sentono il bisogno di condividere esigenze e difficoltà oggettive. Una terza via né catastrofista né negazionista".
Un progetto sostenibile non è altro che un co-creato hub di persone, economia e scienza. Lo pensa Massimiliano Braghin Presidente e Co-Founder di Infinityhub S.p.A. Benefit. "Tutto è collegato. Azioni nativamente sostenibili nelle tre accezioni di sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Quando tutti sono integrati fin dall’inizio, tutti partecipano al capitale. La partecipazione di tutti ai valori e alla distribuzione del valore garantisce una risposta positiva diffusa. Chi si muove prima avrà sicuramente dei vantaggi". Per questo un dettaglio non trascurabile è la formazione e la conoscenza. Education prima del business. Dalle scuole medie. Dai giovani studenti. "Nel 2023 – commenta Eliana Baruffi country communications manager di Abb - abbiamo coinvolto ventimila ragazzi e ragazze, Spieghiamo loro come la tecnologia possa aiutare la sostenibilità e di come ciascun professionista può portare il suo contributo. Per noi progresso sociale significa, oltre che salute e sicurezza per i nostri lavoratori, impegno per una società più inclusiva e motivata".
E’ quel sentiment che ritroviamo anche quando si parla di economia circolare costituita da atti concreti delle comunità dove la valutazione dell’impatto sociale è quotidianità. Un esempio arriva da Roberto Sancinelli Presidente di Montello S.p.A., il più grande centro di riciclo di plastica e umido a livello europeo. La plastica si trasforma in minuscoli granuli che possono essere riutilizzati per tutto. L’organico invece è trasformato in energia elettrica e termica, in biometano e fertilizzante organico, mentre l’anidride carbonica viene reimmessa nel ciclo industriale anche per trasformare in gassata l’acqua minerale. "Se vogliamo limitare il consumo di materie prime fossili c’è solo una opzione - precisa Sancinelli -, ovvero riciclare. Entro il 2050 la plastica vergine aumenterà del 3-3,5% e questo significa che in trent’anni raddoppieremo la quantità di plastica che circolerà nel pianeta".
Il riciclo ha similitudini anche nel giro “riscaldare, risparmiare e non inquinare”. Purtroppo "la penetrazione delle rinnovabili non emissive – spiega Riccardo Bani, presidente di Teon – nel settore termico che pesa per il 65% dei consumi finali in energia, in Italia è solo del 6%". E se prima di pensare alle auto elettriche si metteva mano al cambio delle vecchie caldaie con le pompe di calore? I risparmi di spesa sarebbero dal 40 al 70% con emissioni azzerate. La transizione ecologica va fatta adottando soluzioni meditate affrancate da inutili contrapposizioni. "Quella che Carlo Petrini – ricorda l’editorialista e saggista Maurizio Guandalini, chairman dell’evento e curatore del libro La Transizione Ecologica (raccontata da chi la fa) punto di riferimento per gli studiosi- chiama la saggezza contadina dei saperi secolari che insieme alla scienza potranno fronteggiare scenari di geoeconomia e geopolitica popolati da ‘squali’, i decisori finali della rivoluzione energetica, impegnati a duellare per il controllo delle materie prime e delle risorse del sottosuolo".