Il tenente colonnello Mauro Cesar Barbosa Cid, meglio conosciuto come il Colonnello Cid, ha una lunga storia con la famiglia dell’ex presidente Jair Bolsonaro. La Polizia federale brasiliana – riferisce Globo News – ha riscontrato sul cellulare del fidato braccio destro dell’ex capitano Bolsonaro scambi di messaggi, audio e persino la bozza di un colpo di stato per mantenere al potere l’ex presidente, dopo la sconfitta elettorale presidenziale a novembre. L’inquietante bozza riguarderebbe il cosiddetto Glo, lo strumento costituzionale che consente al presidente della Repubblica di convocare le Forze armate per ristabilire l’ordine pubblico in situazioni eccezionali, come quella avvenuta l’8 gennaio a Brasilia, quando migliaia di bolsonaristi presero d’assalto i palazzi del potere.

Il colonnello Cid è rimasto in silenzio, martedì, quando ha dovuto deporre sui contenuti del complotto golpista emerso dai messaggi ricevuti e scambiati con Ailton Barros, l’ex maggiore dell’esercito arrestato a maggio, e con il colonnello Élcio Franco. Nei messaggi indirizzati a Cid dagli ex alleati di Bolsonaro ci sono indicazioni di una sequenza di atti – scrive la rivista Carta Capital – per impedire a Lula d’assumere la presidenza. Il complotto avrebbe previsto d’intervenire anche contro il Supremo tribunale federale e sabotare il sistema elettorale, convincendo i generali a rompere con la democrazia. Non ci sono ancora informazioni sul fatto che Bolsonaro fosse o meno a conoscenza dell’inquietante materiale golpista raccolto dall’assistente e figlio del generale Mauro Cesar Lourena Cid, già commilitone dell’ex presidente nel corso di formazione per ufficiali dell’Esercito nell’accademia militare delle “Agulhas Negras”.

All’accademia degli “Aghi Neri” si sono formati alti graduati che hanno lavorato fianco a fianco con Bolsonaro negli anni della presidenza, tra cui l’eminenza grigia dell’ex governo, il generale Augusto Heleno, che ha comandato il Gabinetto della sicurezza istituzionale della presidenza (Gsi) fino al 31 gennaio, ossia otto giorni prima dei moti bolsonaristi a Brasilia. La senatrice Eliziane Gama, la relatrice della Cpmi – la Commissione parlamentare d’inchiesta mista del Congresso nazionale, creata in questi giorni per indagare sugli attacchi antidemocratici – ha dichiarato che il colonnello Cid sarà interrogato immediatamente dalla Commissione che ascolterà militari e civili che avrebbero finanziato gli atti golpisti e attivisti accampati di fronte alle caserme durante e dopo l’elezione presidenziale. La lista è lunga, sono più di 40 persone, tra cui il generale Walter Braga Netto, ex ministro degli Interni; Augusto Heleno, ex ministro del Gsi; Anderson Torres, ex ministro della giustizia e Segretario della sicurezza pubblica per il Distretto federale; e Silvinei Vasques, ex direttore generale della Polizia stradale federale.

Il colonnello Cid era un “Ajo”, come sono chiamati gli aiutanti di campo nei circoli di potere, i quali agiscono come segretari privati ​​a tempo pieno, sono discreti, a volte caricano persino i cellulari dei capi, accolgono i visitatori, scrivono richieste e, molto importante, vedono e ascoltano tutto. Secondo il giornale Extra, Cid assunse per Bolsonaro l’influente ruolo di consigliere, un fatto che suscitò invidie. Nel 2020 il militare ha dovuto testimoniare nell’inchiesta aperta dal Supremo tribunale federale dopo che la Polizia federale trovò messaggi scambiati tra Cid e il blogger Allan dos Santos. Nel dicembre dello scorso anno, i federali conclusero che Cid, insieme a Bolsonaro, avevano commesso un reato per aver divulgato false informazioni sul Covid-19. L’Ajo Cid è stato coinvolto anche nello scandalo dei gioielli dati dal governo dell’Arabia Saudita all’allora First Lady Michelle Bolsonaro. Il braccio destro di Bolsonaro si era impegnato personalmente per tentare di sdoganare i gioielli bloccati alla dogana, utilizzando un aereo dell’Aeronautica militare brasiliana. In un altro fronte d’indagine la Polizia federale indaga per capire se Cid e altri militari hanno gestito una sorta di banca parallela” per pagare le spese dell’ex presidente e della sua famiglia. Il clan Bolsonaro nega le accuse. Tra i messaggi rinvenuti sul cellulare di Cid, gli investigatori hanno trovato uno in cui l’ex maggiore Barros ha affermato di sapere chi ha ordinato l’omicidio della consigliera comunale Marielle Franco e dell’autista Anderson Gomes assassinati dagli ex militari, divenuti poi miliziani, Ronnie Lessa ed Elcio Queiroz, entrambi identificati dagli inquirenti come gli esecutori materiali dell’atroce assassinio.

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