“Modalità di pagamento dell’aggiornamento professionale, determinazione del premio di risultato, regolamentazione dello smart working“. E oltre a questo c’è anche un altro problema, ovvero “l’invasione degli uomini chiave dell’azienda negli spazi redazionali di via Solferino”. Il sito ProfessioneReporter.eu dà conto dei motivi che hanno portato il Corriere della Sera a proclamare sciopero il 10 e 11 giugno: in queste due giornate il sito non sarà aggiornato e il giornale cartaceo non uscirà in edicola. Le ragioni sopra elencate sono quelle che hanno portato alla rottura netta tra Comitato di redazione (Cdr, ovvero la rappresentanza sindacale interna al quotidiano) e l’azienda, dove è saltata anche la consueta divisione che caratterizza gli spazi redazionali dagli uffici dell’amministrazione. Il motivo? Sono in corso i lavori per la preparazione degli uffici dell’azionista principale, Urbano Cairo. E al piano terra resta sacrificata la redazione della Cronaca di Milano, ma in questo caso lo spazio viene utilizzato per la realizzazione di un ascensore privato di Cairo, che da piano terra lo porterà agli uffici. “A venti metri – conclude ProfessioneReporter – dalla stanza del direttore”.

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