Durissimo attacco di Carlo De Benedetti, editore di Domani, all’indirizzo del governo Meloni e della presidente del Consiglio nel corso del 12esimo Festival della tv a Dogliani (Cuneo), dove ha risposto alle domande di Daniela Preziosi, giornalista del suo quotidiano.

Il primo fendente è sferrato sul presidenzialismo vagheggiato da Giorgia Meloni (elezione diretta del presidente della Repubblica o del premier): “Speriamo che questo non sia l’ultimo anno di Repubblica parlamentare in Italia, perché c’è qualcuno che lo vorrebbe, come il nostro presidente del Consiglio. C’è una determinazione della Meloni, peraltro dichiarata in campagna elettorale, di voler cambiare la governance di questo paese. È una follia, perché se c’è una cosa che funziona è la presidenza della Repubblica. E ha funzionato anche quando dei presidenti, nell’esercizio del loro ruolo, sono diventati un po’ strani, come Cossiga“.

De Benedetti loda Sergio Mattarella: “È uno dei migliori presidenti della Repubblica che abbiamo avuto. In questi ultimi 10 anni ha navigato in un modo straordinario, dando prova di equilibrio e di saggezza. Se pensiamo che Di Maio aveva chiesto l’impeachment per Mattarella e lui l’ha fatto ministro, si vede veramente l’equilibrio e il rispetto della volontà popolare da parte del presidente della Repubblica. Auguriamoci che Mattarella duri e che soprattutto l’istituzione della presidenza della Repubblica continui”.

Implacabile il giudizio che l’ingegnere dà delle discusse parole pronunciate da Giorgia Meloni sul “pizzo di Stato”. Daniela Preziosi le paragona a quelle di Pietro Lunardi, ministro dei Trasporti del secondo governo Berlusconi, che nel 2001 disse: “Mafia e camorra sono fenomeni che ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono, dovremo convivere con queste realtà. Noi andiamo avanti a fare le opere che dobbiamo fare”.

De Benedetti commenta: “Intanto Lunardi era un cretino. È venuto dal nulla ed è scomparso nel nulla, quindi non ha avuto tempo di fare danni. Meloni ha pronunciata quelle parole a Catania, in una città in cui è nato Libero Grassi, un imprenditore che è stato ucciso dalla mafia perché si era rifiutato di pagare il pizzo. Non è solo uno sfregio allo Stato, ma di più. Vuol dire anche una irresponsabilità – continua – È stata un’uscita indegna. Un presidente del Consiglio che accoppia il concetto di Stato a quello di pizzo è indegno e non è in grado di governare. Non è semplicemente una indecenza, ma è proprio un’incapacità. Penso e spero che con questo la Meloni abbia toccato il fondo“.

A Preziosi che gli chiede se ci salverà l’Europa, l’imprenditore risponde: “Ci salverà l’impreparazione di questa banda di incompetenti che governa. Adesso non voglio fare i singoli nomi, tanto sono tutti uguali. Ma io sono convinto che Meloni andrà a sbattere sull’Europa, perché non è in grado di tenere il passo con l’Europa. Non è un problema ideologico o un problema di destra o di sinistra, ma è un problema di capacità, di preparazione, di essere adatto al ruolo. Secondo me, adesso abbiamo visto solo le bollicine in assenza di un buon bicchiere di vino rosso“.

E rincara: “Questa compagnia di giro che ci governa non è in grado di tenere il passo con l’Europa. E lo dico con dispiacere, perché ci tengo all’Italia e il pensiero che andremo a sbattere non mi toglie la soddisfazione di non vedere più quella faccetta lì a girare per i corridoi di Palazzo Chigi con la televisione che la segue. È grave l’eventualità che lei vada a sbattere, soprattutto perché è l’Italia che va a sbattere”.

De Benedetti conclude con lo scenario che si potrebbe presentare: “Siccome non c’è un’opposizione al momento visibile, un’altra volta si dovrà ricorrere a una soluzione di emergenza come il governo Monti e il governo Draghi. Non trovo giusto che il presidente della Repubblica prenda un signore, anche capacissimo e bravissimo, e gli dica di fare il presidente del Consiglio. Non è giusto perché questa cosa corrode la democrazia. Draghi ha fatto molto bene al paese, ma dal punto di vista del contributo al senso della democrazia che deve essere profondo in ognuno di noi non ha reso un buon servizio“.

Video di Radio Radicale

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