Il Comune di Firenze adotterà un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi, tipici delle piattaforme come Airbnb e simili, in tutta l’area Unesco del centro storico. Lo ha annunciato oggi il sindaco Dario Nardella: sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale. L’obiettivo è sostenere la residenza nel centro storico. “Ci rendiamo conto che è una norma ardita – ha detto il sindaco -, giuridicamente ardita, ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale”.

Inoltre, ha annunciato Nardella, “useremo la leva fiscale per tutti coloro che vorranno collaborare e tornare indietro: i proprietari di immobili, attualmente destinati ad affitto breve, che vorranno tornare a fare affitti di lungo periodo, avranno da parte della nostra amministrazione un incentivo, l’azzeramento dell’Imu seconda casa per tre anni. Un appartamento medio in centro paga più di 2mila euro all’anno di Imu seconda casa”. Nardella spiega che la “fuga in avanti2 è motivata anche dal fatto che la proposta contenuta nella prima bozza della legge sugli affitti brevi, elaborata dal governo, “la riteniamo del tutto inefficace”.

Di segno opposto le reazioni. “Il provvedimento del comune di Firenze è la conferma di quello che noi diciamo: questa bozza di disegno di legge sugli affitti brevi non risolve il problema“, afferma il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca che plaude all’iniziativa di Nardella. Viceversa il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa afferma che “La delibera annunciata dal sindaco di Firenze, con la quale intenderebbe da oggi stesso vietare la locazione breve in una parte della città, non è solo palesemente incostituzionale, ma addirittura eversiva“. Per l’assessore al Turismo di Venezia, Simone Venturini, l’ipotesi di stop agli affitti brevi in area Unesco a Firenze “è giuridicamente ardita”. “Quel tipo di misura – dice, parlando a titolo personale – non può limitare l’uso dell’immobile, è evidente che alla prima applicazione scatterà il ricorso al Tar, invalidandola”.

“Lo stop ai nuovi affitti brevi nel centro storico di Firenze annunciato dal sindaco Dario Nardella è “un segnale che va certamente nella direzione giusta”. Lo affermano in una nota Cgil, Filcams Cgil e Sunia, secondo cui le misure annunciate da Nardella sono positive “anche e soprattutto in considerazione del vuoto assoluto del governo su questo tema”. “Un plauso al sindaco Nardella che ha avuto il coraggio di prendere una decisione così importante per il futuro di Firenze. L’obiettivo deve essere lo sviluppo del lavoro e, di conseguenza del tessuto sociale, non la sola rendita”. Così in una nota il segretario della Uil Toscana Riccardo Fantappiè.

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