Il sistema aeroportuale italiano è tornato sui volumi di traffico pre-pandemia. Lo scorso aprile, con 16,5 milioni di passeggeri transitati, è stato superato del 2,5% il traffico del 2019. A trainare la ripresa è il segmento internazionale, riferisce Assaeroporti con 10,7 milioni di passeggeri, oltre due terzi del totale, è cresciuto del 30% rispetto al 2022 e raggiunto sostanzialmente i livelli pre-Covid con una differenza di appena l’1,6% in meno.

La forte risalita dei passeggeri in arrivo dall’estero è andata ad aggiungersi al traffico nazionale che con 5,8 milioni di viaggiatori ha superato dell’11% i volumi del 2019. Il risultato di aprile avvicina ai risultati pre-Covid anche il traffico registrato nel primo quadrimestre del 2023: complessivamente i passeggeri hanno toccato quota 52,3 milioni, ovvero il 97,6% dei livelli del 2019. “Il risultato raggiunto dagli aeroporti italiani nel mese di aprile è un’ottima notizia e conferma la resilienza del settore”, è stato il commento ai dati del presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo.

“Ci auguriamo che gli anni terribili del Covid siano ormai alle spalle – ha aggiunto – e che il comparto sia sempre più centrale nelle politiche di sviluppo del nostro Paese”. Nel 2022, i dati Enac avevano mostrato come già si fosse ridotta la forbice con i livelli pre-pandemici. Con oltre 164 milioni di passeggeri nell’intero anno si era consolidata una decisa ripresa del traffico aereo che aveva fatto registrare il +104% rispetto all’anno precedente accorciando il divario, registrato nei due precedenti anni, rispetto al periodo pre-lockdown.

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