Nel pomeriggio di lunedì 27 marzo si è verificata l’ennesima aggressione a un dipendente Atm, l’azienda di trasporti di Milano. Il lavoratore, un 34enne, era intervenuto in difesa di una donna durante una lite con l’uomo che la accompagnava. Secondo quanto riportato da Il Giorno, la vicenda è avvenuto alla fermata Garibaldi della metropolitana lilla in direzione Bignami. L’agente di stazione ha visto dal monitor di servizio quello che stava accadendo lungo la banchina ed è intervenuto nei confronti dell’uomo, furente verso quella che era molto probabilmente la sua compagna. Quest’ultimo ha reagito colpendo il dipendente Atm con un paio di pugni in faccia e allontanandosi insieme alla stessa donna verso cui si stava scagliando poco prima.
Il dipendente aggredito è stato trasportato in condizioni non gravi al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è stato successivamente dimesso con una prognosi di dieci giorni. L’allarme della centrale operativa dell’Atm al 112 ha causato l’intervento degli agenti della Polmetro: del passeggero violento però non c’è nessuna traccia. Ai fini investigativi verranno analizzate le immagini registrate dalle telecamera di videosorveglianza per individuare l’uomo. “Ancora una volta – l’attacco in un comunicato del Coordinamento Rsu Conciliazione M1 – da parte delle istituzioni e di Atm nessun atto concreto in favore di quei lavoratori che ogni giorno prestano servizio a contatto con l’utenza, dimostrando poco interesse nei confronti di un fenomeno in continua crescita”.
Il fenomeno è già stato oggetto in passato di riunioni in Prefettura, con lo scopo di aumentare i controlli sulle tratte “rischiose” e rendere gli interventi delle forze dell’ordine più veloci. “Il Coordinamento Rsu – la nota conclusiva – esprime la dovuta solidarietà nei confronti del collega coinvolto e si riserva di avviare insieme ai lavoratori tutte le iniziative piu incisive al fine di lenire tali fenomeni.
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