Sono 700 gli agenti che presidiano dal primo mattino Venezia in vista della manifestazione non autorizzata che si terrà nel pomeriggio in Campo Santa Margherita. Per tutta la notte sono proseguiti i controlli mirati sugli arrivi nella città lagunare, sia sul Ponte della libertà che in stazione. Al momento nessuna persona è stata respinta.

Lunghe code di auto lungo il ponte che collega la città storica alla terraferma si erano formate già ieri sera. A Venezia è alta la tensione per il possibile arrivo di circa 200 anarchici, anche da fuori Italia. Per questo il piano di sicurezza elaborato nei giorni scorsi prevede di ‘chiudere’ i manifestanti nel campo, bloccando ogni via di accesso.

La manifestazione è stata organizzata in solidarietà con Juan Antonio Sorreche Fernandez, il cittadino spagnolo condannato in primo grado a 28 anni dal Tribunale di Treviso per l’attentato dinamitardo compiuto nel 2018 contro il K3, la sede di Villorba della Lega trevigiana. Ieri 24 marzo sono iniziati a circolare alcuni volantini che chiamano al raduno: il testo incrocia più temi, dal conflitto russo-ucraino, alla vicenda di Alfredo Cospito. “Un compagno seppellito vivo in regime di 41 bis – recita tra l’altro il volantino – altri compagni e compagne di fatto condannati al carcere a vita. Sono i riflessi interni di una condizione riassumibile in tre parole: siamo in guerra”.

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