Ultimo appuntamento con Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, in prima serata il martedì su Rai2. Un ciclo di puntate dedicate a donne (e uomini) indomabili, ambiziosi, forti, non necessariamente da amare, ma che non si potrà fare a meno di ascoltare. Ornella Vanoni, una delle voci più influenti del panorama musicale italiano, racconta a Belve vizi e virtù di una vita eclettica, a partire dalla spregiudicata giovinezza. A proposito di quegli anni, quando Fagnani le chiede se è vero che avesse l’abitudine di girare per casa in mutande, Vanoni ricorda: “Dove abitavo c’erano tutti finestroni, e io non giravo in mutande ma proprio nuda. Tutti mi dicevano che
mi avevano visto dalle finestre. Sì, sono una scostumata! Pensa che c’era un periodo in cui avevo solo due paia di mutande, un paio nere e le altre bianche”. E quando Fagnani le chiede: “Quindi le usava con parsimonia?” Vanoni risponde divertita: “Molta. Uscivo la sera con gonna e tacchi a spillo. Bisogna per forza avere le mutande? Non è detto”.

C’è spazio anche per dettagli più intimi e meno conosciuti come i suoi amori, mai negati, per le donne: “Una è stata una grande amicizia che è durata tanti anni. Un’altra è durata meno. Le donne sono attraenti, però a me purtroppo il sesso femminile non interessa molto, e infatti ho fatto soffrire queste persone. Io mi innamoro della persona, in quell’altra cosa non sono molto brava”. A questo punto Fagnani le fa notare che in “materia” ha la stessa posizione di Berlusconi quando dice “se fossi gay sarei lesbica”, e allora Vanoni divertita replica: “Sarò… come si dice adesso… fluida, ma nel giudizio soltanto”.

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Belve, Claudio Amendola si confessa a Francesca Fagnani: “Ho avuto una dipendenza dalla cocaina e ne sono uscito grazie ai figli”

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