Cgil, Cisl e Uil escono delusi da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il governo sulla riforma del fisco. Le organizzazioni lamentano la convocazione a sole 48 ore dal varo della riforma e la mancata visione del testo. “Noi ci aspettavamo una interlocuzione di merito già nelle settimane precedenti – afferma Domenico Proietti, segretario confederale Uil – abbiamo ribadito al governo che occorre fare una svolta epocale nella lotta all’evasione fiscale. Senza questo non c’è nessuna riforma fiscale che si possa realizzare. Su questo c’è stata un’affermazione molto generale di impegno alla lotta all’evasione, però non sono stati indicati strumenti concreti per farla”. “Con una convocazione a 48 ore dal varo della riforma vuol dire che non ci sono spazi di partecipazione e di coinvolgimento” afferma Gianna Fracassi, vicesegretaria della Cgil. “Quindi – continua il Fracassi – il giudizio sul metodo è negativo ma lo è anche sul merito perché si sta riproponendo la logica della ‘flat tax’ che viene estesa e una rimodulazione delle aliquote che sicuramente agevola i redditi alti ed altissimi”. Luigi Sbarra, segretario generale Cisl: “Senza risposte da parte del governo siamo pronti a valutare assieme a Cgil e Uil le iniziative di mobilitazione da mettere in campo a sostegno delle nostre ragioni”.
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