Lanci di bottiglie, atti di vandalismo e manifestanti fermati dalla polizia. Il corteo romano degli anarchici scesi in piazza per protestare contro il 41 bis nei confronti di Alfredo Cospito, ancora in sciopero della fame, ha registrato attimi di tensione tra i manifestanti presenti, circa 800 secondo le forze dell’ordine, e il folto cordone di agenti dispiegati nella capitale per limitare il più possibile danneggiamenti e azioni violente.

Ma arrivati sulla via Prenestina, alcuni partecipanti alla manifestazione hanno tentato di costruire delle barricate e iniziato un fitto lancio di bottiglie verso le forze dell’ordine che, per respingerli, hanno compiuto una serie di cariche di alleggerimento. Nel corso del corteo, durante il quale si invitavano le persone a scendere in piazza, sono stati anche esplosi petardi e fatte scritte in difesa dell’esponente condannato al carcere duro. Ma dopo il lancio di bottiglie la tensione è apparentemente rientrata. Alcuni manifestanti sono però stati fermati dalla polizia e portati in Questura per essere identificati, con la loro posizione che sarà valutata nelle prossime ore.

Momenti di tensione si erano registrati nel pomeriggio anche a piazzale Prenestino, dove i blindati delle forze dell’ordine sono avanzati per disperdere un gruppo di persone a volto coperto che durante un tratto del corteo si sono rese responsabili di diversi atti vandalici. I manifestanti hanno prima lanciato bottiglie contro le forze dell’ordine davanti a un deposito Atac, poi hanno infranto i vetri di un’auto della vigilanza privata e quelli di una pensilina a una fermata del bus. Infine, hanno incendiato una cabina elettrica con un fumogeno e bersagliato una concessionaria Fiat.

L’evento si è svolto al coro di “fuori tutti dal 41 bis” e si è tenuto anche un sit-in in solidarietà dell’anarchico abruzzese. Gli stessi manifestanti hanno poi annunciato di essere diretti nel quadrante est della città, verso i quartieri popolari di Roma. Al corteo anche alcuni cartelli contro il sottosegretario alla Giustizia Delmastro, il vice presidente del Copasir Donzelli e i giornalisti.

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