E anche Cnh se ne va. Il gruppo che vale in borsa 21 miliardi di euro e che produce macchinari agricoli e per l’edilizia lascia piazza Affari dopo 10 anni. Sarà quotata solo sul listino newyorkese. Il management e il consiglio di amministrazione hanno deciso, “dopo approfondite considerazioni e analisi” che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo Nyse. La società intende dire addio alla borsa italiana entro l’inizio del 2024. È l’ennesimo disimpegno nei confronti dell’Italia da parte di Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann che di Chn è primo azionista con il 27% delle azioni. Dopo la “fusione” Fca- Psa che ha di fatto portato il gruppo automobilistico sotto la guida francese, la stessa Exor aveva abbandonato il listino milanese per spostarsi su quello di Amsterdam dove la legislazione è più favorevole, anche fiscalmente, ai soci di maggioranza. Cnh, che impiega 35mila dipendenti nel mondo e ha un fatturato di 20 miliardi, è comunque già domiciliata fiscalmente in Olanda e qui paga le tasse. In Italia il gruppo ha 5 stabilimenti (Jesi, Modena, Lecce, Torino, San Piero in Bagno) e dà lavoro ad oltre 4mila persone.

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